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Matteo Quero, Consigliere provinciale partito democratico  -  Patto provinciale sul lavoro: Quero contro l’assessore Martini per l’attacco a Sandonà. Il consigliere provinciale del Pd replica all’attacco dell’Assessore contro il direttore della Caritas diocesana e legge in aula gli articoli della Costituzione.

“Una risposta irriguardosa e arrogante, che anziché dare spiegazioni nel merito attacca in modo vile una persona che nemmeno era presente ai lavori del Consiglio Provinciale”. È netto il giudizio del consigliere provinciale Matteo Quero sulla risposta offerta dall’Assessore Morena Martini alla domanda d’attualità (clicca qui) sul caso del bando del Comune di Arsiero che escludeva dall’accesso ai lavori socialmente utili i cittadini privi di cittadinanza italiana.

All’Assessore Martini, che aveva accusato il direttore della Caritas diocesana Giovanni Sandonà di “fare politica”, affermando che il Dio in cui lei crede non c’è così “superbo” come quello in cui crede Sandonà, Matteo Quero ha replicato ribadendo le domande rimaste senza risposta contenute nella domanda d’attualità e leggendo in aula gli articoli 1 e 3 della Costituzione: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” ha ricordato Quero e “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Il Patto provinciale per il lavoro, ha ricordato Quero, “non prevede nessuna forma di esclusione basata sui criteri della nazionalità o della cittadinanza. L’Assessore provinciale non può dimenticarsene e assecondare scelte dei Comuni in contrasto con questi principi e con il buon senso. Io comunque non lo posso accettare, perché per me il principio che deve valere è chiaro: nessuno escluso”.