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Occupato da lavoratori e sindacalisti il Consiglio provinciale a Vicenza, Variati accolto in assemblea

Di Edoardo Andrein Venerdi 19 Dicembre 2014 alle 13:53 | 0 commenti

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Le iniziative di protesta dei dipendenti provinciali continuano e in questa mattina di venerdì 19 dicembre lavoratori e sindacalisti sono tornati ad occupare (foto) la sala del Consiglio provinciale a Palazzo Nievo in Contrà Gazzolle a Vicenza. Presenti il segretario generale della FP Cgil, Giancarlo Puggioni, il segretario generale della FP Cisl, Ruggero Bellotto, e Federico Martelletto dell’Unione Sindacale di Base.

Durante l'assemblea verso le ore 13 è stato accolto anche il Presidente della Provincia Achille Variati.

In piedi in mezzo a loro, in una sala consiglio gremita ha voluto spiegare tutti i passi fatti dal suo insediamento. Microfono in mano, il Presidente ha ricordato le pesanti richieste di restituzioni arrivate dal Governo Letta e ora da quello attuale, gli assegni sempre più cospicui – dai primi 2 milioni agli 8 di quest'anno ai 24 del 2015 – staccati o in procinto di esserlo a favore del governo centrale. Un salasso che ha sottratto e sottrae risorse importanti alla vita amministrativa e nel contempo mette in pesante discussione la vita stessa dell'ente e con essa il futuro dei suoi dipendenti. 

Ecco le sue parole:

“Anch'io, come voi, aspetto l'esito del maxi emendamento in votazione, in queste ore, al Senato. E mi attendo che quanto chiesto per i dipendenti dell'ente almeno per il prossimo biennio, vale a dire sicurezza occupazionale, pur in una fase aperta alla mobilità, e certezza di stipendio, si concretizzi nella norma. Io sono un volontario qui, non prendo un euro di stipendio, e se ho accettato un incarico che comunque segna una divisione con il passato dal momento che sono stato eletto dai Sindaci e dagli amministratori vicentini, è stato solo ed unicamente per amore verso il mio territorio. Non sono venuto qui per chiudere la Provincia, ma per rilanciarla in un'ottica di collaborazione con i comuni, continuando a fornire servizi ai cittadini. Quando si parla di Province non bisognerebbe mai dimenticare che esse gestiscono il 70% della rete stradale nazionale, a cominciare dalle strade di montagna, gli Istituti scolastici superiori, oltre 140 edifici solo da noi, gli interventi per la difesa idrogeologica del suolo, il sostegno a 100 ragazzi ipovedenti e ipoacusici nelle scuole, la programmazione territoriale. Sto operando, pertanto, con senso di responsabilità e spirito di servizio. Nel rispetto dei cittadini certamente, ma anche della dignità e della professionalità dei dipendenti, che spesso non si tiene nella giusta considerazione”.

 

Di seguito invece la posizione espressa da Federico Martelletto di USB:

"A seguito dell'assemblea molto partecipata promossa da tutta la rsu della Provincia di Vicenza si è deciso l'occupazione della sede della giunta. Centinaia di lavoratori (la gran parte) hanno occupato quella sede come iniziativa di protesta contro lo smantellamento previsto delle Province. Smantellamento che come già noto comporta la riduzione di servizi per i cittadini  e la mobilità del personale, se non addirittura possibili licenziamenti. Sono stati anche posizionati striscioni permanenti alle finestre del Palazzo.

Alla occupazione è giunto il presidente Variati che ha portato le ultime nuove: ha riferito di un emendamento, che se verrà votato, comporterà il mantenimento del 50% dei dipendenti in funzione alla Provincia, mentre per il restante 50% è prevista la mobilità. Questi ultimi però rimarranno  in funzione alla  Provincia fino alla fine del 2016. Quindi due anni per riuscire a definire la loro mobilità verso altri enti. In sostanza, se così sarà, viene rinviato di due anni il  problema, in quanto gli oltre 8000 esuberi delle province dovranno trovare collocazione in questo periodo. Cosa a nostra opinione non sicura, dal momento che che la  gran parte degli enti pubblici hanno notevoli sofferenze finanziarie e quindi poche disponibilità di accoglimento. I lavoratori a margine della giornata hanno chiesto a gran voce che le sigle sindacali siano unitarie, che le convocazioni locali, regionali ecc siano a chi effettivamente rappresenta i lavoratori, la rsu. Una posizione che che condividiamo.  Informiamo che lunedì 22 dicembre alle 15 è previsto un incontro fra il presidente Variati e la Conferenza dei Sindaci sull'argomento Provincia, alle ore 14.30 a Villa Cordellina a Montecchio Maggiore.  Usb e la rsu propone di esserci per una ulteriore manifestazione di protesta dei dipendenti in quella sede.

Anche nelle altre province venete si sono verificate iniziative come quella di oggi a Vicenza.. Addirittura a Padova la rsu occupa la Provincia con modalità permanente fino a  lunedì p.v.

Invitiamo i lavoratori a tenere alta la guardia perchè  al momento non vi sono certezze. Fino a emendanti approvati, (che poi però potrebbero essere modificati da altri emendamenti),

invitiamo i lavoratori delle Province a non sentirsi tranquilli e per questo motivo è necessario continuare con le proteste. Ma sopratutto, non deve passare il principio che le Province chiudono e vengono tagliati i servizi importanti che offrono alla cittadinanza (alla viabilità, alle scuole ecc)".

 

Il segretario generale della FP CGIL di Vicenza Giancarlo Puggioni:

"Senza risposte e soluzioni i dipendenti provinciali di Vicenza sono pronti allo sciopero ed all'occupazione permanente! La Regione deve intervenire per garantire servizi, lavoro ed occupazione, non può stare a guardare lasciando nel caos le Province ed i lavoratori".

 

Alla fine dell'assemblea i lavoratori della Provincia berica hanno approvato un ordine del giorno che viene riportato di seguito.

ORDINE DEL GIORNO APPROVATO DALL'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI VICENZA

"La scelta del Governo  di porre la fiducia in tempi rapidi sulla legge di stabilità, ha, purtroppo confermato l'intenzione del Governo di proseguire con i tagli finanziari e la riduzione delle dotazioni organiche di province e città metropolitane.

Il rischio effettivo è un futuro prossimo fatto di mobilità e disoccupazione anche per decine di lavoratori della provincia di VIcenza che, insieme ai 20.000 esuberi su scala nazionale, al contrario avrebbero dovuto costituire la struttura portante del nuovo riordino istituzionale.

Tenuto conto della situazione, considerate del tutto insufficienti, perché indifferenti ai tagli previsti, le modifiche all'ultima versione della legge di stabilità, e per il fatto che le funzioni attualmente in capo alla provincia non potranno essere cancellate pena l'interruzione di servizi fondamentali per i cittadini, i lavoratori e le lavoratrici provinciali sono decisi a proseguire nella lotta e nella mobilitazione attraverso nuove ed ulteriori iniziative, anche di informazione e di sensibilizzazione con il coinvolgimento dei cittadini, delle amministrazioni locali, delle associazioni e delle imprese, e di lotta sindacale, non escludendo il ricorso allo sciopero ed al l'occupazione permanente della Provincia.

I lavoratori e le lavoratrici riuniti in assemblea decidono di partecipare numerosi al sit in di lunedì 22 dicembre a Treviso , in occasione di un incontro di tutti i presidenti delle province del Veneto che, insieme ai loro dirigenti, devono garantire il lavoro e gli stipendi a tutti i dipendenti provinciali, promuovendo ogni utile e concreta azione nei confronti del governo  e della Regione  Veneto, quest'ultima colpevolmente assente e del tutto indifferente al problema dei servizi e del lavoro.

Infine, l'assemblea chiede alL'Amministrazione provinciale di farsi parte attiva ed essere trasparente, costituendo subito un tavolo permanente di informazione e confronto tra direzione ed organizzazioni sindacali, e, nel contempo, informare, segnalare ed indicare a tutti gli utenti ed a tutti gli enti il rischio che la funzione che si svolge oggi è a rischio, perché la stessa potrebbe essere persa o non finanziata, con il conseguente rischio per l'utenza di perdere il servizio.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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