Quotidiano | Categorie: Energia

No alla centrale a carbone del delta del Po

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 26 Luglio 2011 alle 01:39 | 0 commenti

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Sinistra Ecologia e Libertà del Veneto - Sinistra Ecologia Libertà del Veneto è schierata da tempo contro la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. Il Consiglio di Stato ha poi emesso - in data 17 Maggio 2011 - una sentenza che di fatto annullava la possibilità di avviare i lavori per la riconversione a carbone. Il referendum contro il nucleare ha rafforzato in modo significativo una nuova linea energetica fondata sul risparmio e sulle fonti pulite e rinnovabili.

Oggi il governatore leghista del Veneto Luca Zaia, che pure si è espresso contro il nucleare, vuole cambiare la legge del parco del Delta del Po, per fare un regalo all'Enel, aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e permettere la riconversione a carbone di Porto Tolle.

I danni per l'ambiente sarebbero gravissimi e l'inquinamento atmosferico si estenderebbe per centinaia di kilometri, rendendo l'aria dannosa e irrespirabile in grande parte della pianura padana, in modo ben più grave che accogliendo quote contenute di spazzatura dell'area napoletana.

Dal punto di vista occupazionale, il livello di spesa previsto dalla riconversione a carbone permetterebbe - se indirizzato alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico - l'attivazione di posti di lavoro dieci volte superiori di quelli prevedibili nella fase cantieristica e in quella di massa a regime della centrale voluta dall'Enel.

E' necessaria la più ampia mobilitazione per impedire le modifiche legislative regionali volute dal governatore leghista Luca Zaia e per riaprire la possibilità di una riconversione a metano della centrale.

Sinistra Ecologia Libertà aderisce sin d'ora alla manifestazione contro il carbone proposta a Porto Tolle dal Comitato Nazionale contro il nucleare che si sta trasformando nel "Forum italiano per l'energia".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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