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Rosanna Filippin, segretario regionale Pd - "Non sarà una tassa sulle imbarcazioni di lusso a far crollare il turismo in Veneto. La costa Esmeralda non mi sembra abbia subito un gran tracollo turistico". Commenta così Rosanna Filippin, segretario veneto del PD, la critica di Zaia alla manovra "Salva Italia" del governo Monti. "La Regione Sardegna - commenta la Filippin - ancora nel 2006 ha istituito una tassa piuttosto onerosa per le imbarcazioni che attraccano lungo le coste dell'isola, eppure ogni estate il rito della Costa Esmeralda si ripete. Definire depressiva la manovra per questo motivo - spiega la Filippin - è ingiusto e sintomo di superficialità".

"L'obiettivo di riattivare la crescita è un meccanismo complesso e articolato, che probabilmente la Lega ignora. Il partito "del Nord" - commenta la Filippin - si è riempito la bocca delle parole crescita e autonomia, ma noi siamo rimasti a bocca asciutta. Proprio adesso - incalza la Filippin - che il paese deve fare un balzo per evitare il baratro, la Lega è disposta a strumentalizzare qualunque misura della manovra in funzione del proprio orticello".
"Ci sono - analizza la Filippin - delle misure che potevano essere considerate in questa manovra, ma che il Governo non ha inserito. Sto parlando di azioni più ambiziose nella lotta all'evasione fiscale, dell'abbassamento delle commissioni bancarie sull'uso delle carte di credito, di una dismissione patrimoniale condivisa per ridurre consistentemente il debito e ancora della messa all'asta delle frequenze televisive che si sono liberate col passaggio al digitale terrestre. Il PD - conclude la Filippin - è stato chiaro fin dall'inizio su questo, accettando ugualmente la manovra in nome della responsabilità istituzionale; la Lega continua a scherzare col fuoco e sembra scommettere davvero sul default del paese".