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L'isola felice del rugby italiano: i leoni della Benetton Treviso battono il Munster 19-18.

Di Citizen Writers Domenica 13 Febbraio 2011 alle 22:41 | 0 commenti

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Riceviamo da Andrea Rizzi, vicentino di Velo d'Astico, e volentieri pubblichiamo il suo articolo e la sua foto (una touche di oggi) vista anche l'importanza della vittoria internazionale della Benetton Treviso, una squadra bandiera del rugby veneto e nazionale. Aspettiamo sempre i vostri contributi a [email protected]

di Andrea Rizzi.

La lezione inglese. Certo, chi poteva credere che dopo l'incoraggiante prova del Flaminio per la Nazionale Italiana arrivasse, al Sei Nazioni, una così sonora lezione dai maestri inglesi? 59-13 il risultato maturato sul campo a favore della Rosa, frutto di perfezione di gioco, ottimi calciatori, potenza fisica, velocità, strategia.

La "piccola" Italia di Nick Mallett si è eclissata all'incalzare continuo del XV inglese. Una squadra allo sbando, disordinata, pasticciona, pessima copia di quella che ha affrontato l'Irlanda, all'esordio del prestigioso Sei Nazioni e capace solo di subire lo strapotere avversario. Una nazionale "pay" e quindi di pochi, la nostra, che nessun cittadino può vedere liberamente se non nella differita televisiva proposta da La7 e La7.it. Politica stolta, figlia di una Federazione miope alle necessità di un movimento, che continua a crescere grazie alla bellezza e gentilezza di questo sport magnifico, ma non certo grazie ad una politica di scarsissima visibilità mediatica.
L'orgoglio ed il cuore dei Leoni. Ci attendevamo tutti una sconfitta quest'oggi a Monigo, pur conoscendo l'orgoglio di questa squadra, punta di diamante del nostro movimento rugbistico. Una squadra che ha quale suo motto una frase di Goethe ovvero che "l'audacia ha in sè genio, potere e magia". E proprio l'audacia necessitava oggi ai biancoverdi. I campioni irlandesi del Munster arrivavano a Treviso con una formazione rimaneggiata, ma con importanti nomi del calibro dell'All Black Howlett e del sudafricano Du Preez. Una delle più forti compagini europee, al comando della Magners League, attendeva oggi il XV del Benetton Treviso. Entrambe le squadre giocavano con l'handicap delle importanti assenze dei nazionali impegnati nel Sei Nazioni. Nella conferenza stampa del pre-gara, l'allenatore Franco Smith aveva ricordato che i trevigiani non avevano nulla da perdere, ma con tutte le assenze, non coperte da adeguati rimpiazzi internazionali, rimaneva solo il cuore e l'orgoglio per sopravanzare l'orda di Limerick.
Una partita perfetta. I Leoni di Smith hanno iniziato la partita con veemenza, rintuzzando le folate dei rossi irlandesi del Munster, placcando tutto quel che si muoveva sopra il manto verde di Monigo. Dopo i primi due calci che portavano il risultato sul 3 pari il Benetton è riuscito, prima a passare in vantaggio con un calcio di De Waal, e poi, grazie ad una armoniosa compattezza di squadra, a bloccare il Munster, nonostante l'inferiorità numerica dovuta ad un cartellino giallo comminato a Sbaraglini al 31'. Un vero e proprio muro quello trevigiano con scritto "non si passa". Il primo tempo si chiude sul 6 a 3 per i padroni di casa. La ripresa si apre con un'ulteriore trasformazione di De Waal che porta il punteggio sul 9 a 3 per Treviso. L'ottimo lavoro della mischia trevigiana unito alla fallosità della prima linea degli irlandesi, hanno costretto l'arbitro a decretare due ammonizioni, con il Benetton stavolta favorito da un doppio vantaggio numerico. Si comincia a respirare l'aria delle grandi vittorie e delle giornate storiche. Al 18° minuto del secondo tempo grazie ad una lunga e concitata azione di Pratichetti e Nitoglia, i Leoni schiacciano in meta con Padrò. 16-3!! Apoteosi a Treviso, gli spalti incitano i Leoni nello sforzo decisivo. Non serviranno poi le 2 mete irlandesi di Howlett e Coughlan, intervallate dalla solita magnifica pedata di De Waal, a ribaltare una partita che finisce 19-18. Vittoria storica!!! Tutti in piedi ad applaudire questi ragazzi, meno baciati dagli onori e dalla mondanità dei più nomi nazionali, ma in grado di far vivere lo spirito vero, schietto, del rugby veneto e italiano.
L'isola felice. E' iniziata poi la festa, con tanta birra, tanto buon umore in attesa del terzo tempo. Il magico mondo del rugby fatto di rispetto, di valori, attira i giovani, i bambini, tanto quanto le famiglie ed i nonni. Tanti momenti di grande sportività raccolti in due episodi: il religioso silenzio che ha avvolto lo stadio quando uno dei calciatori si accingeva a centrare i pali e l'applauso sincero dei supporters irlandesi al Benetton Rugby dopo la vittoria. Questo è il rugby e questa è l'isola felice del rugby italiano che sa anche vincere con i più forti, con tanto impegno, passione, coraggio. Qui nella nostra regione, culla del rugby italiano. Imparerà anche la "piccola" Italia di Nick Mallett? Mah...

 

MARCATORI: pt 7' Warwick p.; 17' e 28' De Waal p.; st 6' De Waal p.; 18' Padrò meta tr. De Waal; 23' Warwick p.; 27' Howlett meta; 35' De Waal p.; 36' Coughlan meta tr. Warwick.
BENETTON TREVISO: B. Williams; Nitoglia (st 39' De Jager), Galon, Pratichetti (st 18' Benvenuti), Sepe; De Waal, Botes; Filippucci (st 38' E. Pavanello), Padrò, Vermaak; Van Zyl, A. Pavanello; Cittadini (st 21' Di Santo), Sbaraglini, Rizzo (pt 6' Fernandez Rouyet). A disp.: Ceccato, Muccignat, Marcato. All. Smith.
MUNSTER: Deasy (st 19' De Hurley); Howlett, Gleeson (st 11' Tuitupou), Mafi, Zebo; Warwick, D. Williams; Coughlan, O'Donnell, Holland; Foley (st 9' O'Driscoll), Nagle (st 19' Ryan); Archer (st 19' Borlase), Varley, Da. Hurley (st 1' Du Preez). A disp.: Sherry, Sheridan. All. McGahan.
ARBITRO: Jones della Federazione Gallese.
NOTE: pt 6-3; cartellino giallo a: Sbaraglini (pt 31'), Varley (st 6'), Du Preez (st 10'); man of the match: Gonzalo Padrò (Benetton Treviso);

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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