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Lega Nord a Roma contro rugby veneto?

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 8 Agosto 2009 alle 09:40 | non commentabile

Pnv. 8 agosto 2009               

 

La lettera di garanzia finanziaria di Alemanno rivela che i soldi rubati ai Veneti servono anche per rubare ciò che è costruito con il nostro sudore e la nostra passione, il rugby veneto
Un allenatore di rugby veneto, uno di quelli che parlano poco e fanno molto, un Veneto come tutto il mondo ci ammira essere, ha deciso che il troppo è troppo e ha fatto un'azione che deve essergli costata molto in termini morali e di esposizione alla pubblica opinione.
Già, perché noi Veneti non siamo abituati alle ciacole italiane e ai politicanti da transatlantico e anche quando qualcuno di noi ci si abitua, viene subito cooptato alla "loro" causa, diventa insomma un nostro avversario.
Ebbene, ieri Stefano Bordon, 41 anni, rodigino, ex allenatore dell'Olympic Roma, ha mostrato come la politica italiana stia rovinando anche uno tra gli sport più sani che esistono in Veneto, ma anche in Italia (pensiamo alle glorie de L'Aquila, per citare un caso tra tutti). Uno sport di sudore e passione che qui da noi in Veneto ha saputo diventare anche un fenomeno sociale ed altamente educativo che coinvolge ed unisce i giovani veneti in una grande unione sportiva.
Ebbene, l'ingresso a gamba tesa da parte del comune, della provincia di Roma e della Regione Lazio a garanzia finanziaria della franchigia romana di rugby dei Praetorians rappresenta però il classico esempio di intervento pubblico assistenzialista e pappone italiano che mira a distruggere la capacità veneta di creare un movimento rugbystico autentico e non drogato con soldi pubblici.
Soldi pubblici che, tra l'altro, ci viene il sospetto, in buona parte provengono proprio da noi Veneti, visto che Roma riceve un contributo governativo annuale di 500 milioni di euro per coprire le proprie inefficienze, sprechi e malaffare parassitario classicamente italiano.
500 milioni di euro all'anno stanziati con l'appoggio decisivo della Lega nord.
Allora è chiaro che lo stato italiano, con il beneplacito della lega, del Pdl, del Pd e l'applauso bipartisan di tutte le forze politiche italiane, ruba i soldi delle tasse ai Veneti per poi favorire con quei soldi rubati anche il furto del nostro sport nazionale, il rugby veneto!
Rubano al quadrato, insomma, per parafrasare il furto in termini matematici.

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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