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Lavoro, in Veneto aumenta il tirocinio. Donazzan: utile ai giovani e a chi deve reinserirsi nel mercato del lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Luglio 2016 alle 19:52 | 0 commenti

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Regione Veneto
Negli ultimi anni il tirocinio si è diffuso sempre più come misura di politica attiva per l'inserimento lavorativo di soggetti disoccupati e inoccupati, nonché come importante esperienza di lavoro per studenti e giovani in uscita dai percorsi di istruzione e formazione. È quanto emerge dal report di approfondimento di Veneto Lavoro sul numero di tirocini attivati in regione tra il 2013 e il 2015 e sulle caratteristiche dei lavoratori e delle aziende coinvolte.

Si tratta complessivamente di circa 100 mila tirocini, di cui 38 mila attivati nel solo 2015 (+42% rispetto al 2013), tra quelli di inserimento o reinserimento lavorativo rivolti a persone in cerca di lavoro (il 66% del totale), tirocini estivi per studenti e tirocini formativi e di orientamento.
Quasi uno su due è stato attivato dai Servizi pubblici per l'impiego ed è in costante crescita il numero di quelli strettamente connessi a specifiche misure di politica per il lavoro messe in campo dalla Regione del Veneto. Si è passati dai circa 2.400 del 2014 agli oltre 7 mila del 2015, il 90% dei quali nell'ambito del Programma Garanzia Giovani.
"Per i giovani il tirocinio rappresenta un'utile occasione per entrare in contatto con il mondo del lavoro, ma è anche uno strumento di reinserimento lavorativo per persone disoccupate - afferma l'assessore regionale alla formazione e al lavoro Elena Donazzan -. Per questo, come Regione, lo abbiamo inserito in molti progetti di politica attiva, compresa Garanzia Giovani che in Veneto sta dando buoni risultati. Inoltre, il crescente ricorso da parte delle aziende, anche di grandi dimensioni, a questo strumento, ci conforta, a patto che si riveli il mezzo per un inserimento stabile nel mercato del lavoro e non solo un'isolata, per quanto utile, esperienza lavorativa".
I tirocini, generalmente di durata di 6 mesi e con orario full time, riguardano soprattutto le qualifiche di impiegato, le professioni qualificate nei servizi e quelle tecniche, e incidono maggiormente per figure quali docenti e ricercatori, ingegneri e architetti, chimici, fisici e matematici. Le attivazioni si concentrano nelle province centrali del Veneto: Padova (22%), Treviso (21%) e Vicenza (19%).
I tirocinanti, 81 mila nell'arco dei tre anni, 35 mila nel solo 2015, sono in prevalenza giovani italiani tra i 20 e i 25 anni, con livelli di istruzione medio-elevati (due su tre sono diplomati o laureati). In oltre 20 mila casi (il 58% del totale) si tratta di persone disoccupate o inoccupate, mentre i giovani usciti di recente da percorsi di istruzione o formazione rappresentano il 13% e gli studenti il 5%.
Oltre alle attivazioni e alla platea di destinatari, risulta in crescita anche il numero di aziende che fanno ricorso al tirocinio: nel 2015 sono state oltre 19 mila, l'11% in più rispetto al 2014 e il 31% in più rispetto al 2013. In media, ognuna ha attivato poco meno di due tirocini, mentre circa un migliaio di aziende (il 5%) ha attivato oltre 4 tirocini e concentrato il 31% dei tirocini totali. Il terziario risulta il settore tipico di impiego, con oltre 24 mila tirocini attivati da parte di 12.500 imprese, concentrate nel commercio e turismo e nelle attività professionali. Tra i settori industriali emergono il metalmeccanico e il made in Italy.
"I dati degli ultimi tre anni ci offrono un quadro prezioso dei soggetti e delle aziende coinvolte e ci permettono di individuare le tendenze in atto, ma gli esperti di Veneto Lavoro, su mia richiesta, stanno già lavorando a un secondo approfondimento che si concentrerà sulle carriere lavorative dei tirocinanti e sulle modalità con cui le aziende vi fanno ricorso. - fa sapere Donazzan -. Questo ci consentirà, dati alla mano, di verificare in quale misura il tirocinio può davvero rappresentare la porta d'ingresso al mercato del lavoro e il primo passo verso un'occupazione più stabile".
La prima parte del report "Dal tirocinio al lavoro. Il triennio 2013-2015" è disponibile alla pagina dedicata del sito di Veneto Lavoro, ‪www.venetolavoro.it.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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