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Lavoro, Cgil e Confindustria: no alla macelleria sociale

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 7 Luglio 2012 alle 23:47 | 0 commenti

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Nel faccia a faccia di Serravalle Pistoiese tra Giorgio Squinzi e Susanna Camusso molti punti di incontro. Entrambi contro i tagli lineari e la riforma del lavoro. Timide aperture degli industriali alla patrimoniale. Camusso: sciopero generale in autunno
di C.R., Rassegna.it
Il governo Monti e l'aggravarsi della crisi mettono d'accordo Cgil e Confindustria. Nel faccia a faccia di Serravalle Pistoiese tra Giorgio Squinzi e Susanna Camusso si registrano infatti molti punti di incontro, alcuni anche inaspettati.

Dalla valutazione della spending review, alla riforma del lavoro, passando per l'importanza della concertazione e le timide aperture da parte del presidente degli industriali verso la patrimoniale. L'incontro si è svolto nell'ambito della 16esima edizione di Cgil Incontri, moderato da Massimo Giannini, vicedirettore di 'La Repubblica'. Squinzi e Camusso sono arrivati poco prima delle 18 e hanno colloquiato insieme per alcuni minuti prima di prendere posto sul palco dove si è svolto il dibattito

No alla macelleria sociale
"Noi non abbiamo mai avuto un'opinione contraria alla spending review, come seria analisi della spesa, e taglio dove ci sono sprechi e disorganizzazioni. La ragione per cui a noi il provvedimento non va bene è che è in gran parte fatto di tagli lineari alla sanità alla scuola e alla cosa pubblica. Non è una seria accetta che interviene dove sono gli sprechi, ma il prodotto di una logica che taglia orizzontalmente. Il tutto per fare cassa". Ha esordito Susanna Camusso.

"I tagli a province e tribunali, tutto sommato, sono provvedimenti che vanno nella direzione giusta. I tagli lineari, però, ci sono, l'ho detto a Monti che bisognava evitarli in un momento così complicato. Con la Cgil possiamo avere opinioni divergenti su cOsa sia lineare e cosa non lo sia, finora però abbiamo ascoltato tanti annunci sullo sviluppo ma non sappiamo ancora cosa succederà davvero. Certo è che dobbiamo evitare la macelleria sociale, ma allo stesso tempo semplificare e razionalizzare la pubblica amministrazione. Le ridondanze vanno eliminate. Se non dimagriamo in salita non si va forte", ha affermato Giorgio Squinzi.

Sciopero generale
"Lo sciopero generale in autunno? Stiamo lavorando per farlo con Cisl e Uil, ma il rapporto con loro è un po' variabile in questa stagione. Noi pensiamo, e lo pensiamo da tempo, che l'Italia non abbia più tempo di aspettare e c'è un compito che riguarda il nostro paese e che non è più sufficiente delegare alle scelte che vengono effettuate in Europa. Quello che faremo è una mobilitazione generale, che è inevitabile". E' quanto ha detto di Susanna Camusso a Serravalle Pistoiese, dove si trova per partecipare ad un dibattito con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

 

"Chiamiamola crescita - ha affermato il segretario Cgil - ma la creazione del lavoro deve essere al primo posto. Però si insiste negli errori che sono stati fatti in precedenza, perché il lavoro non c'è nel decreto sulla Spending review e non sappiamo se sia nel decreto sviluppo. La mobilitazione, anche con lo sciopero generale, dunque, è inevitabile. Lavoriamo per farlo con Cisl e Uil, ma bisogna dire che al centro c'è il lavoro, non il provvedimento sui tagli. Bisogna dare una risposta ai tanti disoccupati. Per questo stiamo lavorando ad una stagione di iniziative che recuperi una dimensione generale. Non solo allo sciopero. Ad esempio, non escludiamo una grande iniziativa sul tema della sanità in luglio".

Tecnici, ma per poco
Il governo dei tecnici può "essere una parentesi ma non può essere il nostro futuro", ha poi spiegato Squinzi, durante il dibattito. "Il governo dei tecnici può essere accettabile" in una fase del nostro Paese "ma la mia visione è che il governo dei tecnici può essere una parentesi ma non può essere il nostro futuro, non possiamo farci governare da dei tecnici punto e basta. Credo che abbiamo bisogno di un governo capace di fissare obbiettivi e indicare strade". Squinzi non si è comunque detto contrario a un 'Monti bis', se questo esecutivo assumerà una "fisionomia politica".

Patrimoniale, forse
Timide aperture anche sulla patrimoniale dal Parte di Confindustria. "Nel momento in cui fossimo davvero in emergenza, potremmo anche accettare una patrimoniale, ma per ora si possono fare ancora molte altre cose. L'Imu è già una patrimoniale, ad esempio. Io personalmente sono a capo di un'impresa familiare che ha sempre reinvestito tutto, io sono quindi un fautore del motto ‘Famiglia povera, impresa ricca'. Una patrimoniale che non tocca l'impresa, mi sta anche bene", ha detto il presidente Squinzi, quando Camusso ha chiesto esplicitamente una tassa sui patrimoni.

Riforma del Lavoro
"La riforma del lavoro non è piaciuta a nessuno. Abbiamo perso molta flessibilità in entrata, soprattutto per quanto riguarda l'accesso al lavoro di giovani e donne. E' un'occasione mancata, ma si può ancora recuperare. Il ministro Fornero ha detto che mi convincerà, io aspetto" ha chiarito il leader di Confindustria durante il dibattito con Susanna Camusso

Concertazione
"Spesso mi chiedo se quella del governo sia una linea politica o è un effetto di questa strana maggioranza, fatto sta che la discussione con le parti sociali, la concertazione, non c'è più. Ci informano e basta. Credo che sia utile che le parti si riapproprino del loro ruolo. Ci sono alcuni temi rispetto ai quali i soggetti che governano il lavoro sono fondamentali per chi fa le leggi. Personalmente credo sia una scelta politica, una scelta politica miope legata all'idea di una presunta supremazia del tecnico rispetto agli altri soggetti. C'è anche una qualche idea di rivalsa, come se fosse il lavoro il colpevole dei grandi problemi di questo paese", ha concluso la Camusso.

Anche sulla concertazione Squinzi si è detto d'accordo, poi ha parlato di Fiat: "Io non ho competenze tecniche sulle relazioni industriali, non me ne sono mai occupato in prima persona - ha detto - ma sono per la concertazione, per trovare soluzioni condivise, quello di Sergio Marchionne non è il mio modello. La sua assenza da Confindustria, tra l'altro, è un vulnus per la organizzazione che guido".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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