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Le accuse a Galan, Sartori e all'asse Maltauro "toccano" Variati, Zuccato, Zigliotto & c.?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 24 Luglio 2014 alle 00:25 | 0 commenti

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L'11 aprile 2008 Roberto Zuccato veniva eletto presidente di Confindustria Vicenza dopo una lotta acerrima con l'area di "potere" identificata nell'asse intorno alla famiglia Amenduni e ora Zuccato, "lasciato" il posto al socio Giuseppe Zigliotto, è al comando di Confindustria Veneto. Il 27 maggio 2008 Achille Variati tornava, dopo il quinquennio dal 90 al 95, ai vertici della città che, grazie alla vittoria senza reali contrasti e al primo turno contro l'ex potente Emanuela Dal Lago, gli è stata riaffidata per altri 5 anni nel 2013, salvo approdi a nuovi lidi provinciali e/o regionali (nelal foto la copertina del n. 210 di VicenzaPiù, 25 marzo 2011.

Il ritorno a palazzo Trissino di Variati era avvenuto dopo un ballottaggio trionfale con Lia Sartori, stra vincitrice al primo turno, protagonista di una campagna finale di fatto "a perdere" e grande assente sui seggi dell'opposizione a cui ovviamente preferiva il ruolo importante esercitato ai vertici europei dove, dopo vari importanti incarichi, nel 2011 è arrivata a presiedere la Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo.

Si è tanto discusso, anche in maniera argomentata su VicenzaPiù e non solo, sulla... non inimicizia tra Variati e Sartori, da sempre alter ego di Giancarlo Galan e data, e dimostrata, per molto vicina all'asse Maltauro - Gemmo - Studio Altieri - Serenisssima Ristorazione, leader nell'acquisizione di appalti non solo nella sanità (in zona vedi l'Ospedale di Santorso, l'esempio del "bad" project financing alla veneta) e alternativo agli interessi espressi dagli amici degli Amenduni.

Ora il duo Galan - Sartori è agli arresti dopo lo scandalo Mose e agli inizi di quella che lo stesso pm Nordio ha definito come la tangentopoli veneta, addirittura più pesante di quella italiana del 92.

Prima ancora è finito agli arresti Enrico Maltauro per le mazzette di Expo 2015 e nel frattempo aumentano i rumors intorno a Gemmo e alle aziende amiche e "sempre vincenti" come da tempo denuncia coraggiosamente Sergio Berlato, non certo lontano dagli Amenduni che però non lo hanno salvato dalla vendetta interna a Forza Italia, mentre Flavio Tosi, un altro habituè di poteri vicentini, ha iniziato ad assaggiare il peso dei dubbi sul suo operato nella sanità e in altre situazioni denunciate anche di Milena Gabanelli, che di solito "c'azzecca".

Qualunque sarà l'esito dei (lunghi) processi italiani questi ultimi avvenimenti sono comuqnue una bocciatura, per ora, ci auguriamo per loro, solo morale, dell'ex doge di Venezia e della sua musa eurodeputata e squalificano l'operato di una delle aziende "solite" a vincere, la Maltauro, che potrebbe essere commissariata.

Allora due domande sorgono spontanee.

La prima: la vittoria, diretta o indiretta, a Palazzo Trissino e in Confindustria Vicenza (ben "rappresentata" dal Giornale di Vicenza ) dell'asse Galan-Sartori-Maltauro & c. sullo schieramento precedentemente pro Amenduni (che ha lasciato Confindustria e la comproprietà del quotidiano confindustriale) hanno giovato a Vicenza e alla sua credibilità?

La seconda: Variati, Zuccato, Zigliotto e altri associati ancora più di peso sono in  grado di dimostrare con argomentazioni valide e non solo dialettiche gli eventuali errori di questa cronaca temporale dei fatti e delle connessioni che fa immaginare?

Se non sono in grado di farlo o se rimarranno silenti come hanno spesso fatto di fronte a fatti e a situazioni spesso da noi denunciate (tra cui la vicenda Aim Bonif iche - Ecoveneta Maltauro - Sartori - Marghera) e che riguardavano e riguardano l'asse vincente, qualcuno, tra gli imprenditori, i sindacati, i politici, avrà il coraggio di alzare la voce?

Per farlo serve forza, interiore.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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