Quotidiano | Categorie: Famiglia

In Italia sono 7 milioni i bamboccioni costretti a vivere con i genitori causa problemi economici

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Maggio 2010 alle 00:21 | 0 commenti

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Adico - Sono 7 milioni i bamboccioni italiani costretti alla convivenza con i genitori a causa dei problemi economici - si legge nella nota diffusa dall'ADICO - un dato triplicato rispetto al 1983. Al Sud i giovani sotto i 34 anni che vivono in casa sono addirittura i due terzi del totale, contro la metà del Nord-Est.
L'Italia detiene rispetto l'Europa anche un altro triste primato: sono oltre 2 milioni i giovani tra i 18 e i 29 anni che non lavorano e non studiano e sempre più scoraggiati, rinunciano anche cercare un'occupazione regolare.

A scattare questa fotografia è il Rapporto annuale sulla situazione del Paese elaborato dall'Istat.
Secondo l'Istituto di statistica - evidenzia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - nessun titolo di studio sembra tutelare dagli impatti della crisi, tanto che diplomati e laureati uno su quattro in Italia è senza lavoro.
E non se la passano meglio le donne, soprattutto se hanno figli. Il loro tasso di occupazione è sceso l'anno scorso al 46,4%, a fronte di una media europea che supera il 58%. Anche se in questo caso, il titolo di studio conta di più: le laureate fanno, infatti, meno fatica a trovare lavoro rispetto alle altre e la percentuale di occupazione, fra loro, sfiora la media europea.
Capitolo a parte per i padri capifamiglia: sono riusciti a mantenere un livello economico decente solo grazie alla cassa integrazione. Una misura provvisoria che tuttavia nei prossimi mesi potrebbe non bastare più. Ma, in ogni caso, a tenere a galla le famiglie italiane, rispetto a quando succede nel resto d'Europa, è il basso indebitamento.
L'Istat sottolinea, ancora, che la crisi ha colpito soprattutto i nuclei familiari già poveri nel 2008 che hanno visto peggiorare ulteriormente le loro condizioni di vita: sono oltre il 15% e al Sud salgono al 25%.
Ma scorrendo le singoli voci di disagio, tra il 2008 e il 2009 - fa notare l'Istat - è cresciuto il numero delle famiglie indifese nel far fronte a spese impreviste (passate dal 32% al 33,4% nella media nazionale), quelle in arretrato col pagamento di debiti diversi dal mutuo (dal 10,5% al 13,6% di quelle che hanno debiti) e quelle che si sono indebitate (salite dal 14,8% al 16,4%).
E non manca neppure chi, allo stremo, dichiara di non aver avuto almeno una volta nel corso dell'anno soldi per acquistare cibo: la media risulta pari al 5,7% (dal 5,8% del 2008) ma al nord si sale dal 4,4% al 5,3%. E ancora: cala leggermente la quota di famiglie che non può permettersi di riscaldare adeguatamente l'abitazione (10,7% dall'11,2% del 2008), benché - viene rilevato - i prezzi al consumo del gas e dei combustibili liquidi siano diminuiti rispettivamente dell'1,5% e del 20%.
Si riduce anche la percentuale di famiglie che riferisce di essere in arretrato con il pagamento del mutuo (dal 7,6% al 6,4%) e con il pagamento dell'affitto (dal 14% al 12,5% del totale in affitto).
Scende, infine, dal 17,3% al 15,5% la quota dei nuclei familiari che dichiara di arrivare con "molta difficoltà" a fine mese. L'acquisto degli abiti necessari resta invece difficile per il 17,1% delle famiglie, in calo rispetto al 18,5% dell'anno precedente; per l'8,7% (dall'8,3%) lo sono le spese per i trasporti.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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