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Il pubblico impiego manifesta di fronte all'INPS di Vicenza: "riprendiamoci il welfare"

Di Matteo Moschini Lunedi 16 Novembre 2015 alle 13:39 | 0 commenti

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Hanno avuto modo di farsi notare, e siamo andati a dargli una voce che potesse portarli ancora più lontano di quanto poteva fare il loro megafono. Sono gli impiegati del pubblico impiego, dell'INPS, del Tribunale, dell'Agenzia delle Entrate, del Ministero Economia e Finanze, che oggi manifestavano davanti la sede dell'INPS di Vicenza. Inevitabile le dichiarazioni di solidarietà all'umanità attentata, "ma il minuto di silenzio che ci hanno fatto osservare solo oggi vogliamo dedicarlo a tutta l'umanità che subisce violenza, non solo in Francia", specificano.

Un evento che vuole anticipare, proporre e pubblicizzare lo sciopero generale che si terrà venerdì prossimo (20 novembre), a Milano, Roma e Napoli. Partenza da Vicenza Est alle 7 di venerdì mattina, per chiedere al governo di prendere provvedimenti con le politiche per il welfare per il pubblico impiego.  

"I motivi per cui vale la pena scioperare sono così tanto che me li sono dovuti appuntare" ci spiega Luciana Corazza, delegata regionale USB e INPS, che però poi i problemi se li ricorda bene, perché, a quanto pare, li vive di persona.

"Innanzitutto vogliamo protestare per quel vergognoso aumento dello stipendio proposto dal governo. Abbiamo gli stipendi bloccati da 6 anni, abbiamo calcolato che per via dell'inflazione questo blocco ha causato una perdita di 6500 euro per ciascuno di noi. Ora ci propongono un aumento di 5 euro lordi al mese, è inaccettabile.

Un altro problema è il blocco delle assunzioni. Gli organici del pubblico impiego sono allo stremo, non esiste turnover, all'INPS l'età media degli impiegati è di 55 anni. Vogliamo che i più anziani possano prendersi la loro meritata pensione, per lasciare spazio ai nostri giovani che sono ormai senza futuro.

Chiediamo se veramente è cambiato qualcosa con le riforme Brunetta e Madia, perché a noi non sembra di avere più servizi, né servizi migliori.

Il problema è che sembra si voglia privatizzare tutto il settore del pubblico impiego, basta pensare che vogliono ridurre le aziende partecipate (aziende pubbliche i cui dipendenti hanno contratti da privati) da 8mila a mille. Bisogna dirlo in modo chiaro, però, la privatizzazione non può essere uno strumento di una pubblica amministrazione funzionante.

A questo si aggiungono costanti tagli in bilancio. La sanità è al collasso, e vogliono tagliare altri 4 miliardi nei prossimi due anni. I ticket sono sempre più cari, la gente ormai ha smesso di curarsi perché costa troppo."

Non manca un attacco alla gestione delle Provincie, dove "sono stati messi in mobilità 20mila lavoratori. E in casi come questo non regge nemmeno la scusa del travaso di competenze. Alle provincie spettano i lavori sulle strade, per dirne una. Delegare questo compito ai comuni non significa risparmiare, perché i lavori da fare ci sono, e vanno pagati in ogni caso.
Stiamo assistendo a un vero e proprio disegno mediatico di aggressione al pubblico, nell'interesse di pochi privati. C'è una collusione tra politica e business, per il quale i servizi alla cittadinanza diventano un affare economico, e non, come dovrebbe essere, un meccanismo di sostegno e servizio guidato dalle logiche della solidarietà."

Leggi tutti gli articoli su: sciopero, Pubblico impiego, Welfare, Inps, Luciana Corazza

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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