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Il centro di Vicenza muore

Di Citizen Writers Venerdi 2 Maggio 2014 alle 22:30 | 0 commenti

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Riceviamo da Giovanni Bertacche e pubblichiamo - Con l’ampliamento dell’area interdetta al traffico senza interventi di supporto il centro storico, già debilitato di suo, si è avviato verso un inesorabile abbandono, dopo quello delle abitazioni ora anche delle attività. Non che il traffico non dovesse essere espulso, no certo, troppo limitata anzi l’area interessata dalla restrizione del traffico e comunque troppo tardi.

E’ mancato invece un progetto complessivo insieme ai provvedimenti di sostegno del cuore e della città nel suo complesso. All’atto pratico non pare siano state previste le conseguenze negative dell’allontanamento dei mezzi privati né che si sia provveduto in qualche modo alla loro sostituzione. Il centro insomma viene sempre più isolato e privato dei collegamenti con il resto della città. Ma ci sono i “tram”. E qui si è tanto detto e altrettanto scritto. Che la città, questa nostra città, non può sopportare ancora il traffico degli autobus cittadini, ingombranti, pericolosi – le nostre strade così anguste, quelle antiche e anche peggio le più recenti – acusticamente inquinanti, inutili per orari e percorsi, che viaggiano semivuoti. Antieconomici, dobbiamo sopportare anche costi aggiuntivi per riparare strade e piazze sfondate da quei bestioni. Mettere in gara il trasporto urbano, aprendo ai privati: veicoli più adatti al nostro ambiente, modalità di trasporto, intensità e diffusione, l’obiettivo per far ri-vivere la città. Non è questione di finanziamenti; burocrazie, clientele, sindacalismi bolsi ma anche mancanza di idee e interessi di varia natura, tengono bloccata ogni novità: sono questi i veri costi! La città reclama una svolta e la mobilità interna costituisce il punto di forza di questo cambiamento. Possiamo ancora sperare? Ed ancora: allontanando sempre di più il traffico dalla città si impone la costruzione di ampi parcheggi strategici, non solo per gli abitanti, ma e soprattutto per chi vi arriva, per lavoro, studio, turismo, nella nostra città. L’esistente è pressochè insignificante, mal disposto – alcuni quadranti della città addirittura sprovvisti – e per lo più privo di idonei collegamenti con i mezzi pubblici. Insomma il sistema di mobilità interna e i parcheggi urbani costituiscono premesse indispensabili non delle variabili indipendenti, per la chiusura al traffico privato. Operare all’incontrario, a parte i disagi che la novità comporta, rende la misura intollerabile e alla lunga, con il cambio di posizioni politiche, suscettibile di essere revocata. Invece se ben accompagnata dalle strutture sostitutive (mobilità) e complementari (parcheggi) la chiusura al traffico non solo farà bene al centro storico ma sarà anche capita e anzi pretesa dai cittadini. Finchè non vengono soddisfatte le condizioni per una città vivibile, senza traffico, il malessere può sempre far cambiare di segno quella chiusura, vissuta più come una misura temporanea anziché come stato permanente della vita urbana.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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