Opinioni | Categorie: Diritti umani

I peccati presbiteriali

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Giugno 2010 alle 23:01 | 0 commenti

ArticleImage

di Lucio Panozzo

Quello che dirò non è riferibile a "tutti" i sacerdoti, non intendo fare generalizzazioni. Dirò di più: sono praticamente cresciuto tra i preti, ma mai ho ricevuto avances o cattivi esempi. Avrò trovato preti poco preparati, come quello che ci diceva che il peccato con la donna è più grave del peccato con l'uomo, ma tengo a dire che a me personalmente non è mai successo di dovermi lamentare della loro compagnia. Dunque qui si parla solo delle mele marce, cercando di mettere in chiaro che non c'è solo la pedofilia. Spero in questo modo di dare un contributo a quell'ala della chiesa che considera opportuno un ripensamento sul celibato da parte di quell'altra ala, quella che decide.

http://islab.dico.unimi.it/phmae/IZ/liber.htm 
Una volta cliccato questo link, ne appaiono altri fino all'esaurimento dell'argomento. Il clou è il "Liber Gomorrhianus" (Libro di Gomorra) di san Pier Damiani, dottore della chiesa, teologo, vescovo e cardinale, vissuto nell'XI secolo. E' una denuncia contro i peccati di sodomia del clero. Chi lo volesse leggere e procurarsi così una lettura diversa dal solito, è consigliato di affrontare l'argomento solo se forte di stomaco (spiego: forte di stomaco non contro le pratiche gay sulle quali non abbiamo niente da dire essendo frutto di libertà personale, ma contro l'uso, distorto o meno, del sesso da parte di chi ci insegna e impone di non farne uso o di farne l'uso che vogliono loro).
Di poco posteriore arriva il "Decretum Gratiani seu concordantia discordantium canonum" (Il decreto di Graziano, ovvero la concordanza dei canoni discordanti) di Giovanni Graziano, benedettino vissuto a cavallo tra l'XI e il XII secolo, il quale codifica e raggruppa testi precedenti di diritto canonico, tra i quali anche dei falsi dichiarati che si tenta di rettificare (tra questi, le "Decretali" dello Pseudo Isidoro).
Mentre il primo si addentra nella selva oscura dell'omosessualità maschile prevalentemente tra il clero con abbondanza di particolari scabrosi, distinguendo "chi si lorda le mani da solo", chi aiuta e si fa aiutare in vicendevoli incontri peccaminosi, chi propone un vero e proprio accoppiamento definito "infracoscia", che non è ancora il peccato più grosso al cospetto di dio, definito con orrore "di dietro" dal Damiani; dal secondo veniamo a sapere che il peccato definito "di dietro", esecrato perché tra membri dello stesso genere, viene visto con più clemenza quando lo si pratichi tra marito e moglie. Quando il marito, per eccitarsi, voglia prendere la moglie dalla parte del "vaso improprio", lo faccia pure, senza incorrere nel peccato, basta solo che la fase finale dell'amplesso avvenga nel "vaso proprio" e che il seme non vada perduto.
Ho voluto solo fare un cenno per entrare nell'argomento: tanto bravi nel riportare a nostro uso la parola di dio direttamente dalle sue labbra, perché egli notoriamente colloquia col clero cattolico e solo con quello, quanto bravi poi nel contravvenire a quelle stesse regole. L'eterno dilemma di un presunto creatore che ci fornisce le attrezzature del piacere (cito Villaggio) e poi ci proibisce di usarle pena l'inferno in questa vita e nella prossima (che ci interessa poco, a dire il vero, preferiremmo essere lasciati in pace e soprattutto liberi in questa vita che per noi è l'unica). E così, leggendo questi due informatissimi libri, veniamo minutamente informati sul comportamento dei sacerdoti. Non è un problema di oggi, c'è sempre stato, questa è la prova. D'altro canto dovremmo essere perlomeno sprovveduti a non capire da soli che un maschio (la situazione è riferita anche alle femmine) tenuto "a corto" per tutta la sua giovinezza, da qualche parte scaricherà pure queste energie. Ed è così che nasce il peccato presbiteriale, dalla compressione di quella molla che quando scatterà libererà tanta energia da risultare distruttiva quasi quanto un ordigno nucleare. Intendo ordigno morale, ovviamente! D'altra parte, come altro definire il reato di pedofilia? Ma a questo proposito devo dire che tutto il gran parlare che si fa su questo argomento nei riguardi dei sacerdoti è veramente malposto. Noi non possiamo parlare solo della pedofilia, ma dobbiamo scandagliare anche le altre "specialità" alle quali si abbandonano queste anime perse, queste mele marce. Perché se alla fine si parla solo di un 3% di sacerdoti che si dedicano alla pedofilia, non si avrà un quadro completo della situazione, che se emersa in tutta la sua complessità potrà dare l'idea di quale grosso errore sia imporre ai sacerdoti il celibato solo perché qualcuno ha detto che Gesù l'ha detto, senza altre ragioni. Se constatiamo il danno, è facile che chi di dovere ci ripensi, ne sono sicuro.
Dunque 3% di preti pedofili. La percentuale però riguarda solo i casi emersi pubblicamente, ma sappiamo noi quanti sono i casi che non sono mai stati denunciati? E quelli colpevolmente coperti dalle gerarchie locali e vaticane? Lascio in sospeso la domanda, chiudo con l'argomento dei reati e passo a quello dei peccati, senza purtroppo poter fare riferimento a delle percentuali.
Peccati solitari: percentuali altissime (o dovremmo credere al papa buono quando dice che "in tutta la mia vita mai mi sono lasciato andare al peccato impuro, foss'anche di entità veniale"?).
Peccato di omosessualità: sembra che anche in questo caso non si scherzi proprio.
Peccati con l'altro sesso: è il caso più ricco. Anni fa qualcuno aveva azzardato un'ipotesi sui preti in servizio, conviventi more uxorio, parlando addirittura di un 50%; coi vescovi che coprivano le malefatte per non perdere i già pochi sacerdoti e parroci. Non ho modo di verificare tale percentuale.
Però esiste anche un esercito di sacerdoti spretati o sospesi a divinis che contraggono regolare matrimonio. Anche qui i numeri sono alti. E teniamo presente che... sacerdos in aeternum (sacerdote in eterno), o almeno così dovrebbe essere per decreto divino.
Un discorso particolare meriterebbe il gruppo numerosissimo dei missionari. Ricordo che in Centroamerica i vescovi si accontentavano che i missionari tenessero in casa una sola donna... Ma ci sono altri esempi poco edificanti, anche se, per quanto riguarda la missione, di edificante c'è ben poco, considerando quali sono le finalità.
Mi fermo qui, spero di aver dato almeno un'idea della magnitudo di questo che ormai è diventato un vero e proprio terremoto. Spero che Qualcuno ripensi ad eliminare il celibato dei preti, non sarà la soluzione totale, ma ci arriveremo vicino.

Lucio Panozzo

 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network