Guerra replica a Berlato sugli appalti irregolari: Fli è fuori dalle lobby di potere
Venerdi 30 Dicembre 2011 alle 19:38 | 0 commenti
Mario Guerra, Coordinatore Provinciale Futuro e Libertà per l'Italia - "In qualità di Coordinatore provinciale di Futuro e Libertà per l'Italia sono costretto ad intervenire, mio malgrado, sulla desolante vicenda del tesseramento PdL. Come correttamente affermato dal Coordinatore regionale FLI, On. Giorgio Conte, si tratta di un "deja-vu" del tutto in linea con l'iperattivismo arrembante dell'On. Berlato che da sempre ha inteso il Partito, qualunque esso fosse, come qualcosa da occupare "manu militari".
Ma fin qui tutto noto, scontato, anche banale.
Sono problemi altrui che non ci toccano né come persone né, tanto meno, come Partito. Vorrà dire che gli iscritti (quelli veri) del PdL che stavano pregustando una ventata nuova in casa loro, vale a dire un momento di dialettica politica e di democrazia interna che si concretizzasse in un tanto agognato congresso, saranno nuovamente delusi.
Ciò che ci spinge ad intervenire con questa breve nota è che l'On. Berlato, nella sua furia distruttiva nei confronti dell'On. Lia Sartori, pone sul tavolo questioni gravi e delicate che riguardano presunte irregolarità negli appalti pubblici ed un ipotetico disegno politico-affaristico in cui egli individua anche Futuro e Libertà come forza politica interessata.
Sappia l'On. Berlato che, in questo momento politico di poche certezze, una di sicuro c'è ed è quella che FLI nasce proprio per prendere le dovute distanze da quella politica fatta di autoritarie nomine dall'alto, di azzeramento del confronto dialettico e, soprattutto, di lobby di potere.
Invito il vice-coordinatore vicario del PdL a riflettere sulle sue affermazioni e a cercare i nemici, di cui sembra avere morbosa necessità , in casa propria, nel rispetto delle opinioni, delle diversità e delle scelte di ciascuno. Lo invito ad evitare di scadere in accuse velenose, soprattutto nei confronti del Partito che mi onoro di rappresentare in Provincia di Vicenza. Partito che rigetta a priori le logiche che hanno massacrato la vita politica, economica e morale della cosiddetta "seconda Repubblica".
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