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Giovani Coldiretti alla Fiera del Soco: "i sogni possono diventare realtà"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 18 Settembre 2014 alle 10:49 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza - I giovani vicentini raccolgono la sfida lanciata dall’agricoltura. Le produzioni di nicchia, la tutela della biodiversità e le grandi opportunità offerte da Campagna Amica, braccio operativo di Coldiretti che ha dato il via ai mercati e ad una moltitudine di iniziative, rappresentano ciò che più attrae i giovani agricoltori. Si tratta spesso di ragazzi laureati, non sempre in materie attinenti con il mondo agricolo, che per scelta o per opportunità hanno deciso di cogliere una nuova sfida.

Questi i temi affrontati con grande coinvolgimento e partecipazione ieri sera a Grisignano di Zocco, nell’ambito del convegno organizzato da Coldiretti, grazie alla collaborazione con Friuladria, sul tema "Oltre la crisi. Le esperienze di successo dei giovani in agricoltura". Sono intervenuti all'Hotel Venice di Grisignano di Zocco il vicesindaco, l'assessore regionale Elena Donazzan, il responsabile dell’Area Giuridico-Legislativa, Sindacale e del Lavoro di Coldiretti Veneto Alberto Bertin, che ha presentato il nuovo portale di incrocio domanda-offerta di lavoro Job in country ed il docente di Psicologia sociale all'Università di Padova Giuseppe Milan, che ha parlato degli effetti della disoccupazione: “situazione da affrontare con coraggio e forza, per evitare che la crisi ci rovini anche il presente e ci privi di quella speranza che è il motore dell’imprenditorialità”. La parola chiave è “coraggio”, come evidenziato dal presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola: “i nostri giovani devono recuperare entusiasmo, non aggrapparsi alle apparenti certezze per rinunciare ai sogni ed a ciò che di bello la vita può sempre offrire. Ne sono un esempio i tanti giovani della nostra terra che si sono inventati un lavoro, talvolta senza conoscenze specifiche, ma grazie all’entusiasmo e ad un progetto in cui hanno creduto”. Momento clou della serata, infatti, è stato quello dedicato ai giovani che in agricoltura si sono spesi direttamente. Mirko Ponzio (azienda Desy di Vicenza) è un giovane laureato in tecnologie alimentari, che ha intrapreso l’attività nel 2010, subentrando nell’azienda di famiglia e facendola diventare professionale. Un’azienda agrituristica innovativa, dove Mirko lavora con la moglie Silvia utilizzando energie rinnovabili attraverso il fotovoltaico, allevando capre, vacche e suini per la produzione di formaggio e la realizzazione di percorsi del circuito Fattorie didattiche. Dayana Fongaro di Sovizzo, dopo un’esperienza nel Vibo ed all’estero, rientra in Italia e riqualifica l’azienda del padre di allevamento bovino per la vendita all’ingrosso di prodotti trasformati e la vendita diretta a consumatori e gas, nel massimo rispetto per la tradizione. Ha vinto l’Oscar green tre anni fa. Sara Cunial di Cismon del Grappa è originaria di Roma e laureata in chimica. Dopo aver lavorato nel settore abbandona tutto per insediarsi in agricoltura a Cismon del Grappa e Bassano del Grappa, dove apre un’azienda di allevamento stato semibrado di polli e suini e coltivazione di piccoli frutti, proponendo la vendita a Gas. Tra le attività la Fattoria didattica e, a breve, l’agriturismo dedicato al turismo sportivo. Massimiliano Gnesotto di Asiago, laureato in biotecnologie alimentari, dopo un dottorato ed una prima occupazione in Svizzera torna per amore ad Asiago, dove con la moglie Monica apre un’azienda di coltivazione di zafferano, erbe officinali, miele, in una zona da sempre vocata alla zootecnia da latte. Apre uno dei primi laboratori Ppl di Vicenza ed attraverso la Fattoria didattica promuove la conoscenza dei percorsi della grande guerra e delle malghe. Ha concluso la serata l’assessore regionale Elena Donazzan, che ha ricordato come crisi possa significare anche cambiamento e rimettersi in discussione: “oggi il lavoro in agricoltura è considerato molto più di tendenza rispetto a quello in banca. È iniziato tutto con la battaglia di Coldiretti, partita proprio del Veneto, per la salvaguardia del km0, quindi dei nostri prodotti locali. Ed oggi osserviamo consumatori più attenti e consapevoli e c’è il tutto esaurito ai corsi per casari e maestri birrai che per primi in Veneto abbiamo organizzato. Si tratta di un’importante rivoluzione educativa, che dovrà culminare al più presto con la riconversione delle aree industriali dismesse in terreni agricoli. Dobbiamo incentivare il lavoro laddove c’è una richiesta. Ed in agricoltura il fabbisogno di operatori esiste e merita considerazione”.

 

 

Antica Fiera del Soco - Giovani, coraggio, creatività, innovazione, successo. Se solo una decina di anni fa aveste provato a riferire questo insieme di concetti al comparto primario dell’economia (agricoltura e allevamento), vi avrebbero guardato con incredulità. Ma è proprio questa la positiva evoluzione in atto negli ultimi anni.

 

Uno spaccato interessantissimo e significativo è stato fornito nella serata di mercoledì 17 settembre all’Hotel Venice di Grisignano di Zocco: in una sala gremita da oltre cento persone, su invito dell’Antica Fiera del Soco e di Coldiretti Vicenza, si è tenuto il convegno “Oltre la Crisi – le esperienze di successo dei giovani in agricoltura”, moderato dal direttore di TVA Vicenza Luca Ancetti.

Dopo il saluto iniziale del vicesindaco di Grisignano Giuseppe Baccarin (il sindaco Renzo Lotto era impegnato in un incontro istituzionale in Provincia), il presidente provinciale di Coldiretti Martino Cerantola ha sottolineato l’importanza del coraggio per reagire positivamente alla crisi economica generale: «Si sente dire che il comparto agricolo è in controtendenza, in crescita, ma noi sappiamo bene che la situazione anche per noi è tutt’altro che semplice, a maggior ragione dopo l’ultima stagione estiva disastrosa per quanto riguarda le condizioni meteo - ha osservato -. Tuttavia le esperienze dei nostri giovani dimostrano che quando si ha il coraggio di portare avanti con convinzione e determinazione nuovi progetti, allora anche in un periodo difficile come questo si possono creare importanti opportunità di crescita». Giuseppe Morellato di FriulAdria ha presentato agli imprenditori agricoli presenti alcune iniziative specifiche proposte dalla banca per agevolare gli investimenti in questo comparto, mentre il professor Giuseppe Milan, sociologo dell’Università di Padova, ha ricordato le potenzialità di cambiamento insite nella crisi: «Se si riesce ad essere aperti al futuro, ma legati alla tradizione, e consapevoli dei valori unici e specifici che rendono ricco il proprio territorio - ha spiegato - allora questi possono diventare momenti di cambiamento positivo per affermare l’unicità del locale nella società globale. Proprio questo, del resto, è quello che realizza ogni anno una manifestazione come l’Antica Fiera del Soco».

Tra le nuove opportunità, Coldiretti ha presentato la piattaforma web Job In Country, resa operativa da giugno, per consentire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo. «I contatti tra aziende e lavoratori resi immediati e semplici su internet, anche utilizzando l’applicazione per smartphone, si traducono poi in contratti siglati ufficialmente in una delle sedi Coldiretti, a garanzia assoluta per entrambe le parti», ha sottolineato Alberto Bertin di Coldiretti.

Quindi la scena è stata tutta per i quattro giovani imprenditori agricoli vicentini che negli ultimi anni si sono resi protagonisti di nuove iniziative di grande successo: Mirko Ponzio, che con l’azienda agrituristica “Desy” di Vicenza produce formaggi di mucca e di capra anche per persone intolleranti al lattosio; Dayana Fongaro, che ha reso l’azienda agricola “Baraka” di Sovizzo rinomata per le sue carni e gli insaccati di produzione propria; Sara Cunial dell’azienda “I piccoli del 12°” di Cismon del Grappa, nota soprattutto per la produzione di “Dante, il pollo ruspante”, esempio di collaborazione positiva tra piccole aziende del territorio pedemontano; Massimiliano Gnesotto, che con il progetto “MalgAsiago” dell’azienda “La Bisakese” propone i prodotti e i sapori tipici dell’Altopiano, in particolare miele, pollini, patate e zafferano d’alta quota, rifacendosi alla tradizione Cimbra. Mentre Ponzio e Fongaro hanno rinnovato completamente le loro aziende già a conduzione familiare, segnando un passaggio generazionale evolutivo grazie alla specializzazione in nuove produzioni, nuovi canali e forme di vendita e promozione, Cunial e Gnesotto hanno scelto di abbandonare esperienze professionali completamente diverse per avviare dal nulla un’attività nel settore primario.

«È la riprova che si è compiuta una rivoluzione culturale incredibile – ha rimarcato nelle sue conclusioni l’assessore regionale alla formazione e al lavoro Elena Donazzan -. Oggi lavorare in agricoltura è diventato “figo”, si è capito che ci sono opportunità eccezionali, c’è spazio per chi ha idee, voglia di mettersi in gioco, capacità di utilizzare al meglio anche i fondi disponibili per i nuovi investimenti. Non a caso negli istituti agrari e nei corsi di specializzazione universitari ci sono richieste sempre in aumento, e i posti a disposizione sono diventati troppo pochi. Il mercato internazionale di oggi non chiede solo semplici prodotti, ma prodotti che abbiano alle loro spalle una storia affascinante da raccontare, legata al proprio territorio: ecco il segreto del successo di questi bravissimi giovani imprenditori, che sono meravigliosi ambasciatori di un comparto dalle grandissime potenzialità».

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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