Quotidiano | Categorie: Diritti umani

Furti di Stato, furti di Chiesa e i piccoli furti

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 17 Maggio 2010 alle 00:31 | 0 commenti

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di Luca Panozzo (disegno accanto)

Nella mia visione anarchica della vita e della società, mi sono abbastanza chiare le motivazioni per cui lungo le varie ere si sia perseguito il sistema sociale del quale viviamo la fase perfezionatissima di sfruttamento morale, fisico, economico, culturale, ecc. ecc. ecc. Male farebbe chi pensasse che lungo tutti questi millenni il sistema si sia affinato in senso positivo per noi (come predicano i nostri conducator), perché in realtà il sistema si è affinato sì in senso positivo, ma a favore di lorsignori e non per noi. Ora, se al bar ci mettiamo a parlare di cattiva amministrazione e furti di stato e di uomini dello stato, tra un bicchiere e l'altro ci troviamo tutti d'accordo. Ma non siamo tutti d'accordo sui furti di chiesa, perché tra noi ci sono i credenti, e tra i credenti allignano i fondamentalisti.

Chiaro come il sole che i credenti hanno tutto il mio rispetto se non altro dal punto di vista libertario, avrei però qualcosina da dire sulla loro preparazione. Infatti alle mie recriminazioni (sempre al bar) su tutte le risorse che la gerarchia cattolica si porta via, mi viene candidamente risposto che l'8 x 1000 non è poi questa gran cosa, e che devono vivere anche loro, e che la chiesa aiuta molti... tutti riassunti dell'astuta pubblicità televisiva del Vaticano, costosissima ed efficace. Se un giorno questi spazi ospiteranno il frutto delle mie ricerche in argomento, anche gli amici del bar capiranno, basterà leggere il lungo elenco che fornirò.
Ma non era questo il tema di oggi, perché l'intenzione era quella di parlare dei piccoli furti. Il motivo è quello di portare a galla un concetto di base: se lo stato non è capace di controllare questi piccoli furti, come si può pretendere che sia capace di controllare i grandi di cui sopra? La risposta è abbastanza semplice: se lo stato perdesse il suo tempo a controllare i piccoli furti, i percettori dei piccoli vantaggi protesterebbero contro i percettori dei grandi vantaggi che persisterebbero comunque a percepire i proventi delle loro manovre.
Allora parliamo di questi piccoli furti, che poi piccoli non sono, li chiamiamo convenzionalmente piccoli per distinguerli da quelli enormi.
Capita ancora, ormai ad una minoranza, di frequentare le cabine telefoniche, sempre più rare per i noti motivi di rapina (se non trovi la cabina sei costretto ad usare il telefonino, con costi "leggermente" superiori). Ultimamente è capitato a me e ho avuto la sorpresa di trovare la schedina esaurita, anche se sapevo di averla usata un paio di volte per comunicazioni urbane. La guardo bene e mi accorgo che c'è una data di scadenza. Strano, non credevo che fosse fatta di latte o di yogurt. Perdita secca di 4 €, RUBATI dalla compagnia telefonica di bandiera. Dico rubati perché non mi è stata data ancora una spiegazione convincente di questa politica sulle schede. Nel caso, ma solo se la spiegazione mi convincerà della validità dell'operazione, chiederò pubblicamente scusa per aver parlato di furto.
Passiamo ad altro. Il distributore non dà il resto. Mai notata questa scritta sulle macchinette che distribuiscono le più svariate mercanzie? Con quale diritto non mi dà il resto se mi spetta? Oltretutto ci sono macchinette oneste che il resto lo danno, la tecnologia esiste. Son capace anch'io di fare affari in questo modo ribaldo.
Terzo. La banca che ti assicura a tua insaputa. Penso che, parlando di banche, sia il peccato più veniale che c'è, ma oggi parliamo solo di piccoli furti. Attenzione alla contorsione: ti comunicano che ti è stata fatta un'assicurazione che tu non avevi mai chiesto; ma se non la vuoi, liberissimo, lo devi solo comunicare. Bene, da domani mi metto a vendere arredamenti per bagno con posa. Ti mando il contratto, e se tu non mi rispondi entro tre giorni ti trovi i miei operai in casa con pieno diritto di operare, e tu col pieno dovere di pagare. Sei avvertito, e tanto basta. Solo che se lo faccio io che non sono partecipe della cricca, magari mi mandano i carabinieri in casa.
Ancora. Benzina. Sul link che segue si possono trovare i riferimenti alle antiche tasse rimaste appiccicate alla benzina, ma che non hanno più ragione di essere. Un esempio che vale per tutti, una quota riferita alla guerra d'Abissinia del 1935.
http://spacepress.wordpress.com/2008/08/03/eliminare-le-vecchie-tasse-sulla-benzina-che-gravano-dallepoca-dei-faraoni/
Pare che il valore di tutte queste tasse obsolete raggiunga l'astronomica cifra di circa 500 vecchie lire per ogni litro di benzina. Precisamente 0,27 centesimi di euro, ma se espresso nel valore della nuova moneta il totale sembra ridicolo. Per la verità questo capitolo dovevo inserirlo nei grandi furti, mi è scappato dalla penna.
Altra storia: l'IVA sul metano. Detta in breve, sulla bolletta del metano paghiamo l'IVA anche sulle tasse che gravano sul prodotto e paghiamo l'IVA al 20 sulla quota di consumo che si riferisce agli usi diversi dal riscaldamento (aliquota 10%). Anche qui propongo un link, vedi sotto. Furto schifoso, perché colpisce tutti, soprattutto coloro che se andiamo avanti di questo passo la pastasciutta, se ce l'avranno, la dovranno mangiare cruda perché la fornitura del gas gli sarà stata tagliata per difficoltà sui pagamenti. Problema IVA risolto.
http://www.ideerandage.com/Ficcanaso/facciamo_chiarezza.htm
Da ultimo un assaggio di piccoli furti perpetrati da notissime aziende private che hanno più potere dello stato (anche qui mi riservo di parlare dei grandi furti in un prossimo futuro).
Per ogni automobile che viene acquistata, l'acquirente deve passare sotto la forca caudina di una spesa inutile ai più. In Italia la popolazione dei fumatori non supera il 25% del totale. Ebbene, ogni auto è fornita di quattro o cinque posacenere e un accendisigarette per il quale si paga anche virtualmente la relativa tassa, compresa nel prezzo della macchina. Posso azzardare che una media del costo supplementare per questi accessori possa essere di 100/300 € a seconda del tipo di automobile? E se un povero cristo di cittadino sfruttato e non fumatore ha comperato in vita sua 10 o 20 macchine, è giusto che abbia buttato via 1500 o 3000 €? I soliti bevitori del bar mi diranno "bevi e sta' calmo, se no ti partono le coronarie, non prendertela, sei sempre il solito pignolo avaro attaccato al dollaro". In quei casi lì esco dal bar e vado a bere a casa. Incazzato nero.

Lucio Panozzo

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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