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Fondazione Roi, mozione di Valentina Dovigo al Comune di Vicenza per chiedere atti e documenti e per valutare un'azione di responsabilità verso i cda targati Gianni Zonin

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 5 Ottobre 2017 alle 22:06 | 0 commenti

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La consigliera comunale Valentina Dovigo ha appena reso pubblica una mozione sulla Fondazione Roi presentata ieri al protocollo del comune di Vicenza che pubblichiamo permettendoci, in base alla nostra esperiena specifica su Roi e BPVi (oltre al libro sulla Fondazione e a quello sulla banca la testimoniano le pagine innumrvoli di inchiesta su questo giornale), qualche correzione con delle Ndr su alcuni errori, che non intaccano, però, la sostanza della mozione di Valentina Dovigo. Di seguito pubblichiamo, quindi, la mozione che si aggiunge a quelle di Liliana Zaltron di M5S, per ora ancora senza risposta alcuna da parte dell'amministrazione di Achille Variati. Il direttore

Premesso che

- la Fondazione Giuseppe Roi - Onlus (in effetti il Cda deve prendere atto della perdita della qualifica di Onlus il 25 luglio 2016, ndr) è una fondazione vicentina, inserita nel registro regionale delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale ONLUS (come scrive la consigliera ma anche di quelle non a fini di lucro ma anche non onlus, ndr), sorta per volontà del Marchese Giuseppe Roi con il preciso scopo di valorizzare il sistema museale della città di Vicenza mettendo a disposizione i proventi del proprio patrimonio;

-  i suoi obiettivi sono delineati in modo chiaro ed incontrovertibile nell’articolo 2 dello Statuto;

- il bilancio d’esercizio 2015 della Fondazione si è chiuso con un risultato negativo, dovuto per lo più alla svalutazione della azioni della Banca Popolare di Vicenza  detenute; infatti, quanto accaduto in BPVI, dal crollo e successivo azzeramento del valore delle azioni alla confluenza nel Fondo Atlante fino all’acquisto da parte di Banca Intesa San Paolo, ha portato a delle pesanti ricadute sullo stato economico-patrimoniale della Fondazione e quindi sulla possibilità di continuare a svolgere nella nostra città quell’importante ruolo culturale per cui era stata pensata e costruita;

- in anni recenti, e comunque dopo la morte del marchese Roi, sono stati elargiti dei finanziamenti non solo ai Musei Civici ma anche ad attività del settore sociale e della ricerca medica; 

- sono venuti meno i presupposti in base ai quali nominare il Consiglio di Amministrazione della Fondazione stessa, poiché l’art 6 dello Statuto prevedeva la nomina del Cda da parte dei vertici di BpVi, ora completamente svaniti con la scomparsa stessa della banca;

- l’Amministrazione Comunale non è estranea alle scelte gestionali in quanto ha goduto e gode di un sua rappresentanza all’interno del Cda della Fondazione  

 

CONSIDERANDO CHE:

 

-       lo stato di disagio legato alla gravità della situazione economica della Fondazione Roi perdura ormai da troppo tempo;

-       il patrimonio culturale occupa un posto di rilievo nella storia e nella società vicentina, anche nell’ottica di un ulteriore sviluppo turistico della città;

-       è interesse dell’Amministrazione Comunale avere un quadro preciso dei progetti ed attività culturali che la Fondazione Roi è in grado di finanziare, attualmente e nei prossimi anni;

-       la trasparenza è un valore fondante per ogni attività con ricadute pubbliche sia dell’Amministrazione che degli enti ad essa collegati. 

-       la volontà di fare chiarezza e tagliare in modo netto con il passato è già stata espressa dalla maggioranza dei consiglieri nel corso del Consiglio Comunale dello scorso maggio 2016

 

I sottoscritti consiglieri impegnano l’Amministrazione a:

 

-       rendere disponibili al Consiglio Comunale tutti i documenti, dai bilanci completi di allegati, ai verbali delle riunioni a quant’altro sia utile a definire con precisione l’effettivo stato patrimoniale ed economico della Fondazione;

-       chiarire la genesi e la motivazione, nonché gli sviluppi futuri, di alcune scelte di gestione fortemente impattanti sui destini della fondazione stessa, fra cui l’acquisto dell’ex Cinema Corso nel giugno del 2014 e l’investimento in azioni BPVI in varie tranche, compresa l’adesione agli aumenti di capitale 2014 e 2015 (in effetti del 2013 e 2014, ndr), per complessivi 29 milioni di euro;   

-       favorire un incontro del Cda con la competente Commissione Consiliare al fine di illustrare i futuri finanziamenti alle attività culturali dei Musei Civici vicentini;

-       valutare la possibilità di avviare un’azione di responsabilità nei confronti dei precedenti vertici della Fondazione per l’evidente danno che direttamente o indirettamente hanno arrecato alla città, e/o assicurare il pieno sostegno del Consiglio qualora un’azione di responsabilità venisse avviata dagli attuali vertici della Fondazione stessa

 

Note

Art. 2: La Fondazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nel campo della promozione della cultura e dell'arte per la quale sono riconosciuti apporti economici da parte dell'amministrazione centrale dello stato. In particolare la Fondazione ha lo scopo di favorire il Museo Civico di Vicenza nel perseguimento delle proprie finalità: la Fondazione, pertanto, potrà finanziare, in tutto o in parte, l'acquisto di opere d'arte, il loro restauro, gli allestimenti di mostre ed esposizioni organizzate dal Museo e la conservazione nonché gli allestimenti espositivi di palazzo Chiericati e delle sedi museali vicentine. La Fondazione non potrà svolgere attività diverse da quelle sopra descritte e da quelle ad esse direttamente connesse o da quelle accessorie per natura a quelle statutarie in quanto integrative delle stesse.

Art. 6: La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque a sette membri che eleggerà nel suo seno il Presidente, avente i poteri di rappresentanza dell’Ente. In sede di prima applicazione del presente Statuto, e sua vita natural durante, il marchese Giuseppe Roi sarà Presidente della Fondazione e provvederà alla nomina degli altri componenti del Consiglio. Successivamente i membri saranno nominati in numero di tre dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Vicentina, mentre il Direttore pro tempore del Museo ne sarà componente di diritto. Il Consiglio così costituito dovrà cooptare un altro consigliere ed avrà la facoltà di cooptarne altri due. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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