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La segretaria della FISAC Cgil di Vicenza che si occupa dei lavoratori delle agenzie di assicurazione, Barbara Malini annuncia che è stato rinnovato il Contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle agenzie di assicurazione: “È l'unico contratto che riconosce dignità ai dipendenti del settore. Quello sottoscritto da Sna e Confsal è un contratto truffa!”

Il quadro della situazione secondo la CGIL vicentina:

Lo scorso 20 novembre Fisac Cgil, Fiba Cisl, Fna, Uilca e le associazioni datoriali Anapa e Unapass hanno sottoscritto il rinnovo, per gli anni 2012-2015, del CCNL dei dipendenti delle agenzie di assicurazione in gestione libera, scaduto il 31 dicembre 2011. “È questo l'unico contratto di riferimento che riconosciamo per questo settore, l'unico che dà dignità ai lavoratori delle agenzie”, asserisce la Fisac di Vicenza, polemizzando con l'altro accordo siglato ad inizio del mese dallo Sna (Sindacato Nazionale Agenti) con sindacati minoritari aderenti a Confsal. 

“Quest'ultimo è un vero e proprio contratto 'truffa' – attacca la Fisac –: riduce, peggiorando, le condizioni economiche e normative, diminuendo tutele e diritti. Nelle agenzie, dove lavorano due o tre persone e nelle quali già oggi l’articolo 18 non è applicato, tale contratto opera un vero e proprio dumping sociale rispetto al contratto nazionale di lavoro sottoscritto il 20 novembre. Chiediamo al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ne prenda visione e ne dichiari, con procedura d’urgenza, l’illegittimità”. 

L'accordo siglato da Sna prevede, tra le sue clausole, un aumento retributivo inferiore all'anticipazione assorbibile; il posticipo della data di corresponsione della retribuzione al giorno 10 del mese successivo; un numero massimo di scatti di anzianità pari a 15; la riduzione dell'ammontare del premio di produttività; la facoltà del datore di lavoro di cambiare le mansioni del personale e di riconoscere le semifestività.

“La crisi sta battendo duro anche nel nostro settore con parecchie riduzioni di orario concordato, CIG in deroga e licenziamenti, ma la strada intrapresa da Sna non porta da nessuna parte – chiosa la Fisac vicentina –. Le indagini statistiche condotte da Sna e Iama Consulting confermano quanto già sapevamo, ovvero che la crisi di redditività delle agenzie è imputabile ad una crisi dei ricavi piuttosto che ad un incremento dei costi”. 

“Umiliando il lavoro dei collaboratori con un contratto come quello confezionato da Sna non si aiutano le nostre agenzie a riprendersi – conclude l'organizzazione sindacale –. Occorre piuttosto percorrere la strada difficile, ma lungimirante, intrapresa da Anapa e Unapass di lavorare insieme, agenti e dipendenti, per allentare la presenza ingombrante delle compagnie alla ricerca di nuovi modelli agenziali, in grado di dare pieno impulso alla liberalizzazione del settore distributivo. Serve proporre prodotti assicurativi innovativi, che rispondano ai diversi e crescenti bisogni di sicurezza delle famiglie, delle imprese e del risparmio, e tentare di superare anche per tale via la strutturale sottoassicurazione del nostro Paese”.