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Si è fatta sentire più del previsto la scottante eliminazione del Beretta di mercoledì a Kayseri. Nei primi venti minuti di gioco della sfida poi vinta con Orvieto, infatti, si è visto un Famila contratto e distratto che ha concesso alle ospiti di dirigere la gara per i primi venti minuti (da mercoledì su VicenzaPiùTv). 

Dall’altra parte le umbre hanno espresso un basket aggressivo e grintoso che ha messo in difficoltà Schio per due quarti. Poi, al ritorno dagli spogliatoi, si è tornati a vedere il solito Famila che ha recuperato lo svantaggio e portato a casa la partita in scioltezza.

Mendéz sceglie di tenere a riposo Larkins (forse, però, ne aveva più bisogno Godin?) e propone Honti e Vandersloot in cabina di regia, Godin e Nadalin nel pacchetto lunghe e Spreafico a completare il quintetto. Valentinetti risponde invece con Baldelli a dirigere la squadra, Morris e Pieropan a completare il reparto piccole e Gaglio e Sutherland come lunghe. Dopo una situazione d’iniziale equilibrio è subito Orvieto a conquistare il primo vantaggio del match grazie alla fisicità di Sutherland ma, soprattutto, grazie a un’egregia prova di squadra: perfettamente distribuiti i punti delle umbre che vanno tutte a segno. Schio, invece, in attacco incontra troppe difficoltà per trovare la via del canestro con un gioco scontato verso le proprie lunghe che vengono puntualmente raddoppiate e incappano in infrazioni e palle perse. Coach Valentinetti non cambia il suo quintetto per tutto il primo quarto mentre Mendéz attinge sin da subito alle risorse della panchina per cercare di cambiare l’inerzia della gara. Si affida a Masciadri e Macchi ma le due veterane non riescono a dare la scossa alla squadra. Orvieto, invece, trova anche nelle sue seconde linee punti importanti, in particolare da Bove e Panella. Il Famila in dieci minuti segna la miseria di 11 punti mentre migliora nel secondo quarto grazie a una Macchi che inizia a macinare gioco come solo lei sa fare; la segue a ruota Nadalin mentre Ress trova ancora troppe difficoltà a livello realizzativo. Si va al riposo lungo sul 31-33.

Al ritorno in campo, dopo alcuni sporadici fischi di un Palacampagnola evidentemente non soddisfatto, le orange iniziano a giocare un basket più vivace che frutta subito il primo break di vantaggio grazie ai punti di Macchi, Masciadri e Vandersloot. Se Schio gioca in maniera più fluida, dall’altro lato Orvieto subisce un fisiologico calo nell’intensità del proprio gioco. Il Famila chiude il terzo quarto avanti 58-42 e amministra con consueta tranquillità gli ultimi dieci minuti di gara. Mendéz allora concede sette minuti di gioco a Reggiani (2 punti per lei ma un atteggiamento più che positivo) e tre minuti a Mosetti ed Ercoli: quest’ultima si guadagna due tiri liberi e segna un pregevole canestro in contropiede evitando le lunghe leve di Sutherland. Finisce 74-50 l’antipasto dei quarti di finale playoff che Schio inizierà a giocare già domenica prossima proprio contro Orvieto che, nonostante la sconfitta odierna, grazie alle vittorie di San Martino e Cagliari ha conquistato così l’ottavo posto in classifica.

Famila Wuber Schio - Azzurra Orvieto 74-50 (11-15, 31-33, 58-42)

Famila Wuber Schio: Mosetti 0, Reggiani 2, Honti 4, Spreafico 8, Masciadri 8, Vandersloot 4, Godin 8, Nadalin 12, Ercoli 3, Ress 6, Macchi 19.