Disoccupata punta il dito contro la Amadori a Malo, l'azienda risponde con i dati: rimane il dramma di una madre di sette figli e continua la guerra tra poveri, italiani e stranieri
Mercoledi 31 Agosto 2016 alle 22:24 | 0 commenti

Dopo una nostra inserzione per ricerca di collaboratori al cui profilo, purtroppo, non corrispondeva una signora del Vicentino ci ha scritto ringraziandoci perché le avevamo, comunque, risposto ma ne approfittava per descriverci la sua situazione con una lettera che merita di essere pubblicata, così come pubblicheremo l'immediata risposta dell'azienda con base a Cesena e presente con stabilimenti nell'Alto Vicentino, quella che gestisce il famoso marchio Amadori. Questo lo facciamo non solo per richiamare l'attenzione di qualche azienda sulla donna (nel caso ci invii una mail a [email protected], che gireremo alla lavoratrice disoccupata) e per rendere conto di un complesso contraddittorio ma per evidenziare due flash su un'Italia che fa fatica a ripartire.
Quella di chi ha perso il proprio lavoro e specialmente se donna, a una certa età e con una famiglia sulle spalle fa fatica a trovarne un altro e l'altra di chi dà lavoro, a italiani e stranieri, ma affronta una corsa ad ostacoli tra problemi reali e sensibilità diverse coinvolte. E in mezzo, nella classica guerra tra poveri, spunta l'avversione verso gli stranieri.
"Buongiorno, la ringrazio per la sua risposta - così scrive la lavoratrice disoccupata e mamma -. Cerco lavoro urgentemente perché ho sette figli da mantenere. Sono stata licenziata da Amadori, nello stabilimento di Monte di Malo (Vi) che aveva licenziato 11 dipendenti su 22. Sono stati licenziati tutti gli impiegati con diploma e famiglia a carico per tenere l'ultima assunta, senza carico di famiglia, titolo di studio terza media, senza qualifica professionale, non iscritta al sindacato. Da 22 dipendenti sono rimasti ora in cinque. Ho letto su "lavoro e concorsi" di internet che ora assume personale a Malo: un tecnico di laboratorio e un manutentore elettrico (nel 2013 aveva licenziato il tecnico di laboratorio con 2 figli a carico). Il macello di Ilta (nel 2011 Amadori ha acquisito Ilta che è il nome della società a cui faceva capo il mangimificio di Malo, ndr) ha perso 300 posti di lavoro. Ho inviato curriculum vitae a tante aziende, sto facendo corsi per disoccupati, ho lavorato in una casa di riposo per lavori socialmente utili e mi sono rivolta al sindaco di Cornedo. Ho scritto anche al Presidente della Repubblica, a Matteo Renzi, al vescovo di Vicenza, ma sono ancora a casa. Amadori ha 7200 dipendenti dei quali molti stranieri, a Vicenza ha licenziato quasi tutti i dipendenti vicentini e ora riassume. Vorrei sottolineare il sentimento razzista anti-vicentino, e qui i dati oggettivi parlano. Si parla molto di accoglienza agli stranieri e poi, si licenziano i vicentini con figli a carico che non riescono più a trovare lavoro. Le ho scritto per sottolineare il caso nazionale di Amadori e dei disoccupati vicentini. La ringrazio per la cortese attenzione e, con l'occasione, porgo cordiali saluti.
Lettera firmata
Ecco la risposta di Amadori
Amadori ha rilevato nel 2012 il mangimificio di Malo, un'azienda in profonda crisi che si è impegnata a risanare ed inserire a pieno regime nella propria realtà , evitandone in questo modo la chiusura certa. In un'ottica di efficientamento dell'azienda appena rilevata nel 2013 furono avviate delle procedure di mobilità sindacale, concordate con ogni singolo dipendente, con l'obiettivo di integrare al meglio le competenze interne al mangimificio con quelle già esistenti in Amadori a Cesena. La procedura fu a suo tempo gestita in pieno accordo con organizzazioni sindacali e dipendenti.
Ad oggi il sito di Malo è operativo e si è resa di recente necessaria l'apertura di una posizione per Tecnico di Laboratorio.
Le procedure di ricerca e selezione del personale dell'azienda vengono svolte seguendo una attenta valutazione del candidato, in merito a competenze richieste e professionalità in linea con gli standard Amadori.Â
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.