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Costruire la Vicenza del domani

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 8 Maggio 2011 alle 16:18 | 0 commenti

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Italo Francesco Baldo, Impegno per Vicenza  -  Impegno per Vicenza* nelle sue ultime riunioni ha riflettuto in particolare sulla delineazione del futuro di Vicenza. Rileva che non passa giorno che non vengano annunciati progetti o iniziative in un crescendo che risulta difficile seguire. Quasi tutti gli annunci riprendono "idee" che da anni circolano per sistemare situazioni e problemi in ogni campo.

Da quello di allargare gli spazi della Biblioteca Civica Bertoliana, al piano del nuovo Stadio, alla viabilità, alla sistemazione definitiva degli uffici comunali, al nuovo assetto da dare alla ristrutturata Basilica palladiana, non mancano certo di interesse, non inferiore a quello che avevano quando furono formulati dal precedente governo della città. Fa riflettere che fin dal 1868 si pensasse a sistemare il Bacchiglione, dato che esso inondava periodicamente la zona di san Pietro, e che a tutt'oggi il problema rimanga pressoché irrisolto.
Che cosa manca a tutto ciò? A ben riflettere una visione organica della città e del suo complessivo sviluppo futuro; manca una prospettiva globale dove si possa rilevare l'impronta del Sindaco e della sua amministrazione.
Van bene i progetti, ma se sono frutto di elaborazioni disarticolate oppure teorici esercizi d'immagine, non possono delineare la Vicenza di domani. Manca l'osare definitivo, quello che sia capace di dare nuovo assetto moderno alla città e il riconoscimento dell'autorevolezza a concretamente rappresentare la città quale Capoluogo della Provincia.

Impegno per Vicenza auspica una Vicenza capace di diventare protagonista del suo territorio. Se andiamo avanti senza autentica concretezza come accade oggi con questa amministrazione comunale che sceglie più l'apparire che il fare, più il parlare che l'agire, che progetta e non realizza, finiremo, come si teme, ad essere considerati "villaggio" e non una Vicenza capoluogo riconosciuto e autorevole di una delle Province più importanti d'Itala."

Il Presidente
Italo Francesco Baldo

*Il movimento di Mario Giulianati, che con Ubaldo Alifuoco (Cultura politica) e Franco Figoli (Cittadinanza attiva) aveva promosso il noto Patto per Vicenza, vicino a di lobby trasversali, come sosteneva il movimento No Dal Molin, e ai progetti di Manuela Dal Lago, ora rende nuovamente pubblico un suo documento. Preludio a cosa lo vedremo, n.d.r.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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