Corte Costituzionale respinge il ricorso dell'ex governo contro caccia in deroga del Veneto
Domenica 13 Novembre 2011 alle 18:24 | 0 commenti
 
				
		
		On. Andrea Zanoni, Idv -  La sentenza della Corte Costituzionale sulle deroghe non accoglie né respinge il ricorso ma lo dichiara "inammissibile". Zanoni (eurodeputato IDV): "Stival e Federcaccia fanno disinformazione, la regione non ha vinto nulla, semmai ha perso il governo Berlusconi."
Con comunicati trionfalistici l'assessore alla Caccia della Regione Veneto, Stival, e la Federcaccia del Veneto hanno dato la notizia che la Regione Veneto avrebbe vinto il contenzioso sulla caccia in deroga in sede di Corte Costituzionale. Stival è arrivato addirittura ad affermare una cosa oltre modo bizzarra, ovvero che: "la Suprema Corte ha riconosciuto la correttezza del nostro operato amministrativo": niente di più falso!		
In realtà quello che è accaduto è semplicemente una gaffe del Governo  Berlusconi che, anziché - così come prevede la legge sulla caccia -   annullare con un proprio atto la delibera della Regione Veneto del 2010,  ha fatto da scaricabarile alla Corte Costituzionale che si è  impropriamente trovata a doversi esprimere al suo posto.
Questa la  ragione per la quale la Corte Costituzionale ha perciò dichiarato  "inammissibile" il ricorso del Governo Berlusconi, che, in tal senso,  non è stato "respinto" nè tantomeno "accolto", come vorrebbe farci  credere qualcuno.
Nella Sentenza n. 305 del 2011 del 9/11/2011 la  Corte Costituzionale ha infatti affermato: "Nello stesso corpo normativo  della legge che il ricorrente ritiene violata è infatti contenuta, come  sottolinea la resistente Regione, una disposizione che consentiva allo  Stato, laddove avesse inteso reprimere con immediata tempestività la  denunziata illegittimità della censurata delibera della Giunta regionale  del Veneto, di annullare il provvedimento impugnato. L'art. 19-bis,  comma 4, della legge n. 157 del 1992, prevede infatti che, entro il  termine (..omissis..) di due mesi dalla loro entrata in vigore, è in  potere del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del  Ministro per gli affari regionali di concerto con quello dell'ambiente e  della tutela del territorio, annullare, se ritenuti in contrasto con la  legislazione vigente e previa diffida alla Regione interessata, i  provvedimenti con i quali sono state fissate deroghe al regime di  cacciabilità delle specie animali."
Stival ha addirittura annunciato  che "Con gli europarlamentari abbiamo stabilito una strategia condivisa.  Sono assolutamente convinto che lavoreremo in sintonia, per il bene  della caccia e delle nostre tradizioni più radicate", anche in questo  caso Stival mente perché, ad esempio, non ha mai contattato  l'Eurodeputato Zanoni che nel merito non ha mai ricevuto comunicazione  alcuna da Stival.
Zanoni sta già lavorando sulle deroghe perché sia  condannato l'operato della Regione Veneto dalla Corte di Giustizia  Europea, Corte che, a questo punto, sanzionerà il Veneto per recidiva  vista la recentissima sentenza di condanna dell'11 novembre del 2011 per  la violazione della Direttiva Uccelli sulla caccia in deroga e il  perseverare di Stival & Zaia nel voler continuare a far sparare  illegittimamente a Fringuelli e Pispole.
"Stival non sa più quello  che dice - ha affermato Andrea Zanoni Eurodeputato IDV - evidentemente  nel tentare di difendere l'indifendibile, ovvero la caccia in deroga  oggetto di una sentenza di Condanna della Corte di Giustizia Europea,  cade nella tentazione di scambiare le sue fantasie con la realtà che ha  dipinto nel suo comunicato.
Stival deve poi stare molto attento a  quello che fa con l'ISPRA che è e deve restare un organismo  tecnico-scientifico autonomo. Mi impegno in prima persona a vigilare per  evitare qualsiasi pressione esterna nonché per comunicare qualsiasi  anomalia direttamente alla Commissione Europea.
Eviti poi di far fare  brutte figure agli eurodeputati che non penso andranno mai a sporcarsi  le mani per sostenere in Europa le cacce in deroga del Veneto  riconosciute illegittime dalla Commissione Europea, dalla Corte di  Giustizia Europea e dall'ISPRA, Istituto Tecnico Scientifico pubblico  che tutta l'Europa ci invidia..
L'altro mio impegno sarà quello di  far pagare le sanzioni europee in arrivo dall'Europa direttamente a Zaia  e Stival, e mai ai cittadini, per tutte le autorizzazioni illegittime  di loro pugno per far uccidere ben sei specie di piccoli uccelli  migratori protetti ed utili all'agricoltura ai loro amici cacciatori."
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