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Cesar e associazione "Essere Mamme a Vicenza" insieme per promuovere il lavoro autonomo della giovani donne

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 25 Novembre 2015 alle 11:57 | 1 commenti

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Confartigianato
Oltre un quarto delle donne abbandona il lavoro dopo la maternità; il 55,5% delle madri al secondo figlio smette di lavorare. Nel 60% dei casi si tratta di uscite prolungate, di almeno cinque anni. Questi sono i dati italiani: una volta diventate mamme, le donne faticano a rientrare nel mercato del lavoro. Il sistema non aiuta: si parla di lavoro flessibile, anzi agile, ma la realtà dimostra che è difficile conciliare impegni familiari e professionali. E allora, anziché “cercare” un lavoro, forse conviene “crearsene” uno, a propria immagine e somiglianza.

Da questa idea nasce la collaborazione tra il Cesar, ente di formazione di Confartigianato Vicenza, e l’associazione “Essere Mamme a Vicenza”, portale a cui sono iscritte oltre 7000 donne del nostro territorio. Una collaborazione volta a offrire formazione e consulenza alle mamme che desiderano mettersi in proprio, gratuitamente grazie ai fondi regionali di Garanzia Giovani o ad altre opportunità dirette a favorire l’imprenditoria femminile o la nascita di start-up.
E così nei giorni scorsi un folto gruppo di mamme - italiane e non, alcune accompagnate dai loro piccoli -  ha partecipato all’incontro che ha dato il via al progetto. Tiziana Pettenuzzo, direttore Cesar, ha dato loro il benvenuto e illustrato le opportunità per le mamme che decidono di rientrare nel mondo del lavoro. Silvia Canal, presidente di “Essere Mamme a Vicenza”, ha sottolineato le potenzialità della sinergia. 
Sicuramente la situazione non è facile: in Italia gli investimenti nel welfare sono ridotti al lumicino (1% Pil in Italia, ventiduesima posizione in Europa) e, nella maggior parte dei casi, tocca alla donna farsi carico dei lavori di cura verso bambini e anziani. 
Nel contempo, le imprese spesso penalizzano le donne con figli, temendo una minore dedizione e assenze collegate ai carichi familiari, come hanno testimoniato alcune delle presenti. 
La psicologa del lavoro Elena Padovan ha presentato una serie di dati evidenziando che, in un contesto così incerto, il punto fermo da cui partire sono le proprie competenze e le proprie motivazioni. Si può quindi diventare imprenditrici per scelta, ma anche per necessità, spinte dagli eventi esterni, ma soprattutto dalla voglia di realizzarsi.  
A conferma di ciò, Elena Zanotto, mamma e neo-imprenditrice, ha raccontato la sua esperienza: le difficoltà incontrate al rientro dopo la maternità l’hanno spinta a “osare” per fondare “Il mondo di Bu”, un “luogo magico” in cui organizza laboratori di cucina creativa per bambini, ragazzi e genitori. Dopo aver testato la sua idea imprenditoriale nei weekend, Elena ha deciso di lasciare il suo posto fisso, dove ormai si sentiva stretta e poco apprezzata. Ha investito le sue energie, la sua creatività e il suo amore in un’impresa in cui si riconosce e si realizza, e che sta crescendo come se fosse il suo… secondo figlio.

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Commenti

Inviato Mercoledi 25 Novembre 2015 alle 12:34

Bella iniziativa!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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