Caldo in vacanza ed in città: ecco il vademecum salva-salute di Assosalute
Mercoledi 16 Luglio 2014 alle 14:41 | 0 commenti
 
				
		Un antico proverbio della nonna recitava "A luglio levati il corpetto e butta le coperte fuori dal letto" e, anche se con un po' di ritardo, il gran caldo è arrivato. E se da un lato è piacevole - per chi è in vacanza - trascorrere del tempo all'aria aperta e godersi il sole, dall'altro chi è ancora in città deve prestare attenzione per non correre rischi. Sebbene l'aria condizionata e i ventilatori forniscano sollievo, possono però essere insidiosi per la salute. Quali accorgimenti si possono avere?
È ben noto che esistono due principali situazioni da evitare, gli sbalzi  di temperatura e i collassi da calore, e la dott.ssa Ornella Cappelli,  Past President dell'Associazione Italiana Donne Medico, lo conferma:"gli  sbalzi di temperatura eccessivi sono deleteri per il nostro organismo e  possono provocare sindromi da raffreddamento improvvise, mal di gola e  dolori articolari. I collassi da calore (dovuti ad un'eccessiva e rapida  perdita di liquidi e sali per il forte caldo) sono invece pericolosi  soprattutto per anziani, bambini, donne in gravidanza e sportivi  occasionali, categorie che devono prestare particolare attenzione ad una  corretta idratazione".
Assosalute,  l'Associazione nazionale farmaci  di automedicazione, ha quindi reso noto un vademecum utile alla bisogna  fatto di 10 semplici regole:
1.	Bere spesso durante la giornata (si  consigliano 10 bicchieri al giorno di liquidi in particolare acqua, tè e  succhi di frutta). Limitare le bevande troppo fredde, gassate o  eccessivamente zuccherate.
2.	Evitare assolutamente le bevande alcoliche, birra compresa, e limitare anche l'uso del caffè.
3.	Preferire un'alimentazione leggera a base di frutta e verdura.
4.	Evitare o comunque ridurre al minimo le uscite nelle ore più calde della giornata (dalle 12.00 alle 16.00).
5.	Non svolgere attività fisica, specie se intensa, soprattutto nelle ore calde della giornata.
6. 	Indossare abiti traspiranti e non eccessivamente aderenti,  privilegiando cotone e lino. Portare sempre con sé un foulard o una  pashmina da mettere intorno al collo in caso di necessità.
7.	Indossare cappellini o bandane per proteggere il capo.
8.	Utilizzare con buon senso l'aria condizionata, anche in auto e non esporsi al getto diretto.
9. 	Negli ambienti con condizionatore prestare molta attenzione agli sbalzi  di temperatura. Non superare i 5/6 gradi di differenza tra la  temperatura esterna e quella impostata sul condizionatore.
10.	In caso di sosta prolungata dell'auto sotto il sole, far areare l'abitacolo ed evitare di salire subito a bordo. 
Quando  però queste semplici regole non bastano e capita di incorrere in lievi  disturbi come il mal di gola, il torcicollo, il mal di testa e la  spossatezza, Assosalute ricorda che si può fare ricorso ai farmaci di  automedicazione o da banco (o OTC dall'inglese Over The Counter), ossia  quelli senza obbligo di prescrizione, riconoscibili grazie al bollino  rosso che sorride apposto sulla confezione e acquistabili senza ricetta  medica perché nel loro impiego diffuso e di lungo corso si sono  dimostrati sicuri, efficaci ed hanno ricevuto un'apposita autorizzazione  da parte dell'Autorità Sanitaria.
Ecco, quindi, il relativo elenco dei disturbi più comuni e delle categorie di farmaci di automedicazione:
1	Mal di gola: disinfettanti a base di cetilpiridinio cloruro, cicliomenolo, domifene, esetidina, iodopovidone, clorexidina.
2 	Febbre e Raffreddore: farmaci antipiretici, come il paracetamolo e  l'acido acetilsalicilico e spray nasali vasocostrittori (efedrina,  fenilefrina, xilometazolina, pseudoefedrina, oximetazolina, nafazolina).   
3	Dolori articolari: paracetamolo e altri FANS (farmaci  antinfiammatori non steroidei) per uso topico (creme, gel, cerotti); il  ketoprofene, l'ibuprofene e il naprossene sodico per via orale  (compresse, bustine).
4	Mal di testa: paracetamolo e altri FANS come l'acido acetilsalicilico, l'ibuprofene e il naprossene sodico.
5	Spossatezza: farmaci a base di integratori e vitamine.
Da non dimenticare, infine, dice Assosalute, è che l'automedicazione è indicata per il trattamento di disturbi lievi per un periodo limitato di tempo (3/5 giorni). Se i sintomi persistono o ne compaiono di nuovi è necessario consultare il medico. I farmaci di automedicazione vanno assunti seguendo sempre le istruzioni del foglietto illustrativo.
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