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BPVi, martedì il Cda valuta l'acquisto da parte dei fondi stranieri

Di Rassegna Stampa Lunedi 10 Ottobre 2016 alle 09:52 | 0 commenti

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Martedì prossimo, giorno del cda, sarà affrontato il tema dell'interesse dei fondi stranieri sull'acquisto della banca e i "paletti" a cui questo acquisto sarebbe legato. I vertici della Popolare di Vicenza, che avranno tra i punti all'ordine del giorno anche la stesura del nuovo piano industriale, non potranno non considerare l'attenzione da parte dei tre fondi statunitensi Diamond & Atlas, Warburg Pincus e Centerbridge & Baupost - che avrebbero già depositato una proposta di acquisto in Bce - e le stringenti condizioni poste da questi: un taglio di almeno 1.000-1.500 posti di lavoro; la svalutazione dell'intero ammontare degli Npl (circa 1,9 miliardi di euro); la garanzia che nel futuro la banca non abbia problemi di liquidità.

I fondi americani sarebbero preoccupati per un eccessivo costo del personale e per il rischio che la Vicenza non possa generare redditività. Di fronte a questo, la BpVi dovrà tenere in considerazione, nella stesura del piano industriale, le intenzioni di Atlante, il fondo controllato da Quaestio sgr, proprietario della banca vicentina oltreché di Veneto Banca, che sui due istituti e sembra avere le idee alquanto chiare. Il presidente di Atlante, Alessandro Penati, starebbe lavorando ad un piano che prevede non solo la separazione dei bilanci e la segregazione dei crediti in difficoltà e di quelli in default, ma anche l'ipotesi di licenziamenti collettivi. "Beffa" che si aggiungerebbe a quella subita da chi ha perso i propri risparmi e per i quali dovrebbero a breve partire le conciliazioni. Anche il tema delle conciliazioni sarà all'ordine del giorno nel cda di martedì. La delibera è già pronta: Atlante chiederà una contabilità rigorosa dei costi delle cause legali con i necessari accantonamenti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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