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Bombe davanti alle scuole: per Busato l'unica salvezza è l'Indipendenza Veneta

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 19 Maggio 2012 alle 21:59 | non commentabile

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Gianluca Busato, Indipendenza Veneta - Oggi non si può non pensare a quanto è avvenuto a Brindisi. Non si può ignorare la morte di una bambina di 16 anni, che va a scuola, mentre tre bombe esplodono stroncando la sua giovane vita piena di sogni che non potranno più realizzarsi e ferendo altri bambini.
Non sappiamo chi o quale organizzazione siano autori di questa strage che grida vendetta. Esprimiamo la nostra più totale solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite e a tutta la popolazione di Brindisi e della Puglia (nella foto di Veronica Rigoni la "gente" al presidio contro l'attentato).

Purtroppo però non possiamo ignorare che le bombe nelle banche, nelle città, nelle stazioni e oggi, in un crescendo angosciante, anche davanti alle scuole fanno parte della storia d'Italia.
Questo stato non merita più di continuare a vessarci anche per questo. Non possiamo sapere chi arma queste persone e chi ha armato altre persone che grazie alla violenza hanno fatto superare con abbrivi difficili momenti altrettanto critici a uno stato che oggi non ci pare azzardato sospettare di essere in grado anche di mettere bombe pur di sopravvivere al proprio fallimento, grazie alla sempre valida strategia della tensione.
Non è una nostra invenzione l'espressione "strage di stato": è stata coniata dai giornali italiani, che in più occasioni l'hanno evocata per le tante, troppe vicende di questo tipo. Se guardiamo alla vicende d'Italia con gli occhiali della storia, purtroppo tale sospetto diventa certezza.
Indipendenza Veneta rifiuta tutto ciò e crede che l'unica speranza di eliminare la mala pianta del terrorismo eversivo in Italia ed evitare che continuino tante troppe vittime innocenti, oggi anche bambini, sia il percorso legale, pacifico e democratico per la nostra indipendenza.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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