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Bocciatura regolamento "Made in", Stenta: Europa faccia marcia indietro

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 26 Ottobre 2012 alle 15:49 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza  -  La bocciatura da parte della Commissione Europea del regolamento sul "Made In" e la tutela dell'origine dei prodotti è, a giudizio del presidente della categoria Tessile Abbigliamento di Confartigianato Vicenza, Stefano Stenta, un fatto grave. "E il governo italiano deve intervenire - osserva il dirigente - per far presente che si tratta di una decisione sbagliata, così come devono intervenire i nostri parlamentari europei".

"Da anni ci stiamo battendo per una chiara identificazione dell'origine dei prodotti e delle lavorazioni, consci come siamo del valore unico delle nostre produzioni e del fatto che il mondo cerca il Made in Italy, tanto che i consumatori sono disposti a pagare pur di avere un prodotto di qualità fatto in Italia, a regola d'arte".
"Questa perciò - sottolinea Stenta - è l'Europa che non vogliamo, quella che non sceglie mai, quella che magari si piega agli interessi di pochi provocando danni ai più, al mondo della piccola impresa, un patrimonio che invece andrebbe tutelato con orgoglio. Con questa decisione, l'Europa rimane l'unico continente a non prevedere alcuna tutela per l'origine delle proprie merci. Ma la globalizzazione non può ridursi a un'invasione univoca da fuori a dentro l'Europa".
Secondo Stenta, "conoscere l'origine dei prodotti è fondamentale per la clientela, e va tutelato il suo diritto alla corretta informazione su ciò che acquista. Inoltre, più informazione e maggiore trasparenza portano a un rilancio dei consumi. Dalle nostre ricerche di mercato risulta che un cittadino europeo su tre, vale a dire 129 milioni di persone, sceglie cosa acquistare sulla base dell'origine dei prodotti riportati in etichetta. In Italia, tale attenzione all'origine dei prodotti interessa 25 milioni di persone".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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