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Sergio Berlato, Pdl  -  Adesso anche chi, per vari motivi, non aveva ancora voluto dichiarare la propria appartenenza o le proprie simpatie, potrà finalmente farlo liberamente. Ora esiste un'alternativa, o almeno questo e' cio' che qualcuno vorrebbero farci credere. FLI partito del futuro?

Al congresso fondativo del nuovo partitino sono emerse solo vecchie, svilenti dinamiche, guidate da vecchie logiche che credevamo relegate nel passato.
Il Presidente si tiene ben stretta la sedia più alta della Camera, terza carica dello Stato.
Il neonato partito, composto in larga misura da "utili esecutori di ordini superiori" detti anche " yes men ", ben rappresentati dai vari Bocchino, Granata & Co, ha dimostrato di dividersi ancora prima di emanare i primi vagiti.
Singolare la sorte riservata ad ex ministri come Ronchi e Urso, presentati come i cavalli di razza dell'ex AN nel governo Berlusconi, ai quali e' stato comunicato il benservito in un modo inimmaginabile anche nella prima Repubblica.
FLI partito della libertá?
Sembra che l'unico modo per non essere invisi al capo supremo sia quello di ubbidire senza discutere.
Coloro che sono rimasti nel Popolo della Libertá, provenendo da Alleanza Nazionale, hanno "ubbidito" solamente ai principi e valori di cui eravamo eredi e portatori ed acui credevano e continuano a credere, portandoli in dote nel nuovo partito nato dalla scelta verticistica del "democratico" Fini e da Silvio Berlusconi.
Eppure Fini si dichiara, a parole, " paladino della democrazia ", dimostrando nei fatti di abusare di questo termine dopo averlo svilito e svuotato del suo significato più nobile.
Chi dimostra, accecato dalle sue ambizioni personali, di non avere rispetto neppure per coloro che lo hanno continuato a seguire nonostante le sue rocambolesche piroette politiche, come potra' rispettare i problemi degli altri cittadini, cosí distanti dalle perverse logiche della vecchia politica e degli intrighi di palazzo?
Per essere liberi di scegliere, e' giusto prima di tutto conoscere.
Io ho conosciuto sin troppo bene Fini, sotto il profilo umano, prima ancora che sotto il profilo politico.
Ecco perché ho scelto di non seguirlo quando ha fatto delle scelte che, oltre che dimostrare poca coerenza politica, sembrano dimostrare uno scarso rispetto per tutti coloro che, credendo nelle sue parole, lo hanno seguito fino a quando non ne hanno constatato le incontenibili ambizioni.
L'ambizione di creare un grande Popolo della Libertá, alternativo a quello di Berlusconi, é miseramente naufragata.
Fini si é limitato ad abortire una piccola AN, svuotata nei valori e negli ideali che l'hanno contraddistinta sin dalla sua nascita.
Per le quarte file della vecchia AN, che hanno seguito Fini in questa scelta politicamente suicida, sembra non esserci né futuro né libertá.
Continueremo anche senza di loro a lavorare a quel progetto a cui abbiamo creduto e nel quale continuiamo a credere, nel rispetto dei nostri ideali e per il bene del nostro Paese.

on. Sergio Berlato
Vice Capo Vicario della Delegazione del PDL nel Partito Popolare Europeo