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Avvelenamenti, Lav Bassano: sterminata una colonia felina

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 8 Settembre 2013 alle 18:32 | 0 commenti

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Lav Bassano - Dopo la notizia di pochi giorni fa di nuovi avvelenamenti a Romano d’Ezzelino, ci troviamo purtroppo a distanza di circa un mese , dalla nostra precedente informativa a Sindaco, Vigili e Asl, a dover riferire che alcuni giorni fa è stata trovata morta l’ultima gatta superstite della colonia di Via Rea a Pove del Grappa. 

Questa gatta già una volta era stata salvata da un tentativo di avvelenamento, ma in questo caso l’assassino è andato a segno, uccidendo nelle ultime settimane anche due gatti di proprietà. In pochi mesi, in quella via hanno trovato la morte 12 gatti. A questo punto credo che nessuno possa obiettare sul fatto che si tratti atti volontari e non di casuale spargimento di prodotto velenosi per giardini e colture. Le volontarie che si occupavano di questi gatti sono corse dai Carabinieri di Solagna per sporgere denuncia e lo stesso faranno i proprietari dei gatti. Ringraziamo fin d’ora il Comando dei Carabinieri di Solagna per la disponibilità per l’impegno preso di voler trovare il responsabile di tutto questo. Ricordiamo che il Sindaco di Pove aveva già fatto tabellare la zona con dei cartelli contro gli avvelenamenti, ma poi a seguito nostra comunicazione di ulteriori gatti morti, in una intervista del 3 agosto scorso ai media aveva minimizzato l’accaduto nonostante l’articolo 36 del Regolamento di Polizia Urbana del suo Comune garantisca tutela alle colonie feline. Speriamo che questo sterminio finisca il  prima possibile e che l’autore di questi gravissimi episodi venga punito severamente visto che la Legge prevede anche il carcere per gli atti cruenti verso gli animali.

In questi anni il fenomeno dell’avvelenamento di animali sta assumendo proporzioni estremamente preoccupanti su tutto il territorio nazionale. Migliaia di animali domestici perdono la vita per aver ingerito bocconi avvelenati o sostanze velenose e la stima di quelli  selvatici  è difficile da effettuare. Cani e gatti che vivono nelle nostre case, randagi o vaganti e animali selvatici sono le POVERE VITTIME DI COLORO CHE ILLEGALMENTE DISSEMINANO SUL TERRITORIO SOSTANZE VELENOSE solo perché li considerano “nocivi” per l’agricoltura, gli allevamenti e le attività venatorie,  perché rovinano orti e giardini o solo perché non è tollerata la loro presenza. Si tratta di un gesto crudele e molto grave anche sotto il profilo giuridico. Secondo l’art 544-bis del Codice penale chi, per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale, è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.

L’ Ordinanza del 10 febbraio 2012 “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. (GU n. 58 del 9-3-2012 ) del MINISTRO DELLA SALUTE recita: “Ai fini della tutela della salute pubblica, della salvaguardia e dell'incolumità' delle persone,  degli  animali  e  dell'ambiente  e' vietato a chiunque utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare  esche  e  bocconi  avvelenati  o  contenenti  sostanze tossiche o nocive,… Il proprietario o il responsabile dell'animale deceduto a  causa di esche o  bocconi  avvelenati  segnala  l'episodio  alle  autorità competenti tramite il medico veterinario, che,riscontrando il sospetto avvelenamento da' immediata comunicazione al  sindaco  e  al  Servizio  veterinario  dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente …
Il sindaco, a seguito delle segnalazioni da' immediate disposizioni per l'apertura di  un'indagine ed entro  48  ore  dall'accertamento  della  violazione provvede ad individuare le  modalità  di  bonifica del luogo interessato  dall'avvelenamento  nonché  a  segnalare  con apposita cartellonistica e a intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.” 

 

Ai Sindaci quali primi tutori degli animali presenti nel territorio comunale, chiediamo un impegno concreto perché in futuro si possa arrivare ad identificare i responsabili di questi atti ed attuare tutte le misure previste dall’Ordinanza Ministeriale attivando, in caso di necessità, le iniziative necessarie alla bonifica dell’aree interessate e di apporre l’apposita cartellonistica, oltre, naturalmente a intensificare i controlli e di attivarsi con urgenza per fornire ai propri cittadini le informazioni utili per un corretto uso dei prodotti velenosi per giardini e aree agricole, allo scopo di evitare che nel periodo primaverile vi sia un ulteriore incremento di questi accadimenti.

Ai Cittadini chiediamo invece di rivolgervi urgentemente ad un veterinario nel caso trovaste un animale che sta male e sollecitiamo tutti coloro che fossero a conoscenza di indizi utili ad individuare i responsabili, a mettersi in contatto con i Carabinieri di Solagna.

Chiediamo ai proprietari di animali di fare attenzione quando passeggiano con il proprio cane e di segnalare immediatamente alle forze dell'ordine il rinvenimento di bocconi sospetti. Non dimentichiamo che questi veleni possono uccidere anche gatti e animali selvatici ed essere pericolosi per i bambini che accidentalmente possano venirne in contatto.

Lo spargimento di esche avvelenate non è solo un esempio di intolleranza e maltrattamento nei confronti degli animali, ma costituisce un serio problema di sicurezza pubblica, in quanto il veleno distribuito mette in pericolo anche l’incolumità dei cittadini.

Visti il continuo ripetersi di questi episodi riteniamo che i Comuni del Bassanese debbano dotarsi di adeguati Regolamenti Comunali per la tutela degli animali, come di recente consigliato anche dallo stesso Anci che ha spedito alle Amministrazione il documento pronto per l’approvazione; oltre a decidere di controllare in modo serio la  circolazione delle tante sostanze velenose che si trovano con troppa facilità in commercio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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