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Quero a Galvanin: in Provincia su Cis rischi non scongiurati, su Ptcp rischio tempi lunghi

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 23 Marzo 2011 alle 16:35 | 0 commenti

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Matteo Quero, Consigliere provinciale Partito democratico - Il consigliere del Pd: "Nella normativa maglie larghe. Un Ikea potrebbe aprire in zona Cis senza chiedere licenze alla Regione"
"L'Assessore Galvanin cerca di fare chiarezza, ma aggiunge solo confusione. Sull'area Cis il rischio di nuovi centri commerciali non è affatto scongiurato". È quanto dichiara il consigliere provinciale del Pd Matteo Quero, replicando alla posizione espressa dall'Assessore provinciale Nereo Galvanin, secondo il quale nessun nuovo centro commerciale potrà nascere nell'area Cis senza il consenso dei Comuni vicini e la concertazione con la Provincia.

"Esistono delle possibilità di insediamento - spiega Quero - contro cui questo Ptcp non è in grado di fare argine. Basta pensare ai casi previsti dalla legge 15/2004, che esclude le grandi superficie di vendita monotematiche dall'obbligo di ottenere le licenze dalla Regione Veneto. Se, per ipotesi, un domani l'Ikea volesse aprire un nuovo centro nell'area Cis, potrebbe farlo senza richiedere licenze commerciali alla Regione. All'Assessore Galvanin chiedo questo: ritiene che le normative proposte nel Ptcp siano in grado di impedire nell'area Cis un'eventualità del genere? Io temo di no".
Quanto all'appello dell'Assessore per una rapida votazione e applicazione del Ptcp, Quero precisa. "Galvanin cerca di fare chiarezza, ma aggiunge solo confusione a confusione. Il voto che il Consiglio Provinciale è chiamato a dare non è sul Ptcp, le cui clausole di salvaguardia sono già in vigore nella versione votata dal Consiglio, ma sulle osservazioni. È solo la Regione che potrà dare l'approvazione finale e quindi applicare, le nuove norme. E questo richiederà comunque almeno nove mesi di tempo. E se Venezia non dovesse dare un ok al testo proposto da Vicenza, i tempi si allungherebbero di almeno un altro paio d'anni. Quando dico che una riadozione del Ptcp sarebbe servita a risparmiare a tempo, e non a perderne altro come crede la Giunta, intendo proprio questo".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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