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Quotidiano | Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione

Lettera al GdV su collaboratori Gazzettino

Giorgio Langella    

 

Riceviamo da Giorgio Langella una lettera ‘aperta' al GdV sulla situazione dei colleghi de Il Gazzettino e la pubblichiamo ringraziandolo per aver evidenziato che VicenzaPiù (soprattutto nella sua testata online) ha dato la richiesta visibilità al problema e associandoci nel chiedere un dibattito sulla libertà di stampa e di informazione

 

Il GazzettinoAl direttore de "Il Giornale di Vicenza"

Vicenza, 22 gennaio 2010

Egregio Direttore,

come Lei certamente sa, lunedì 18, martedì 19 e mercoledì 20 gennaio alcuni collaboratori del Gazzettino di Vicenza hanno scioperato per il diritto ad essere trattati con dignità.
Ma cosa chiedono questi otto lavoratori? Molto poco. Vorrebbero ottenere un trattamento economico dignitoso (oggi stentano a raggiungere compensi di 300-400 euro al mese!) e vedere riconosciuta la propria professionalità. Chiedono di incontrare la dirigenza del loro giornale per dialogare, per capire quale potrà essere il loro futuro.
Sono normali rivendicazioni di normali diritti. Ma, i lavoratori scesi in sciopero, hanno anche chiesto solidarietà e un minimo di visibilità. La solidarietà è stata loro data da esponenti provinciali, regionali e nazionali di diversi partiti politici (dai comunisti alla lega), da sindacati, da qualche giornalista (a titolo personale).

VicenzaPiù n. 179 da oggi in edicolaLa visibilità, invece, è stata loro negata. Nulla è trapelato nei giornali locali che, tranne VicenzaPiù, sono rimasti del tutto indifferenti alla loro giusta protesta.
Di conseguenza, questi lavoratori, sono diventati protagonisti invisibili di uno sciopero invisibile perché nascosto all'opinione pubblica.

Nulla è stato scritto nel Suo giornale (tranne una riga "persa" in un articolo del 20 gennaio 2010 che trattava la nomina del nuovo presidente dell'Associazione vicentina della stampa).

Nulla è stato riportato, nel Suo giornale, delle prese di posizione solidali ai lavoratori del Gazzettino che sono state inviate anche al Suo giornale con la chiara intenzione di dare un minimo di visibilità allo sciopero.

Nulla.

Il Giornale di VicenzaNon ci sembra un modo giusto di fare informazione. Ci sembra, invece, che il silenzio, da parte del Suo giornale e di tutta la stampa vicentina, su questa vicenda sia emblematico di una maniera conformista di fare informazione. Un silenzio che, di fatto, occulta le notizie "scomode"; quelle notizie che evidenzierebbero un malessere diffuso nel mondo del lavoro (dalle fabbriche agli uffici, alle redazioni dei giornali) dovuto alle condizioni di precarietà (disoccupazione crescente, retribuzioni misere, mobilità e cassa integrazione che non garantiscono una vita decente, insicurezza) che i lavoratori vivono e che sta diventando la caratteristica principale della "società del benessere" italiana.
Ci sembra che la libertà di informazione subisca duri colpi non solo quando esiste una palese censura, ma anche quando si tacciono le notizie. Forse il non poter leggere, ormai troppo spesso, notizie sulle condizioni di lavoro che stiamo subendo, ci porta a errori di valutazione, ma, crediamo che sarebbe utile, comunque, approfondire lo stato di salute dell'informazione vicentina e nazionale.
Concludiamo chiedendo a Lei di farsi promotore sulle pagine del Suo giornale di un dibattito pubblico, aperto, libero, schietto e, se necessario, anche duro su una questione che riteniamo fondamentale per la democrazia: la libertà e la trasparenza dell'informazione.

Distinti saluti

Giorgio Langella
Federazione della Sinistra - coordinamento PdCI-PRC
Vicenza

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Inchieste | Categorie: VicenzaPiù, Informazione

Il calendario Pin Up 2010 nel n. 178 di VicenzaPiù in edicola

Copertina del Calendario Pin Up 2010Nel n. 178 di VicenzaPiù in edicola e in distribuzione da oggi è inserito in omaggio il calendario Pin Up 2010.

Se le Pin Up, con la loro bellezza provocatoria, ma mai di cattivo gusto, sono state per anni, dopo l'iniziale avversione della censura bigotta (solo di allora?), scherzose, birichine e ammiccanti, ecco il primo legame che le unisce a VicenzaPiù. 

Se poi, parafrasando la descrizione del fenomeno Pin Up, riportato di seguito, con l'andare degli anni ... la censura è divenuta molto più tollerante (per prudenza manteniamo il se), anche VicenzaPiù, come ogni Pin Up evoluta e tornata recentemente di gran moda, è meno moderata e sempre più indiscreta ... provando, però, a mantenere quel difficile ma necessario equilibrio fra provocazione (per le Pin Up si chiama erotismo), buon gusto e discrezione (per VicenzaPiù si chiama rispetto della persona e certezza dell'informazione) ...

Speriamo che l'omaggio sia gradito così come speriamo che VicenzaPiù possa continuare a provocare per l'interesse di tutti, con buon gusto e discrezione, nel senso di cui sopra. 

 

Il fenomeno Pin Up (le immagini sono della Collezione Alessandro e Nadia Battocchio, che ringraziamo)

Pin-Up è un neologismo coniato in America, ed entrato nell'uso corrente, agli inizi del ventesimo secolo per indicare un certo tipo di immagini che rappresentano belle, maliziose ed esuberanti ragazze, destinate ad un pubblico maschile, ben distanti però dalla pornografia e dal cattivo gusto.

 

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Opinioni | Categorie: VicenzaPiù, Informazione, Immigrazione

Grazie a Rete Migranti di Vicenza

Mani intrecciate (Rete Migranti di Vicenza)L'autocelebrazione non rientra nel nostro stile, ma ci fa piacere, inutile negarlo, che gli altri riconoscano il lavoro e la qualità della nostra (quasi totalmente giovane) redazione.

Se pochi giorni fa, ad esempio, Roberto Ciambetti, Capogruppo in Regione della Lega Nord, ci ringraziava per lo spazio dato alle sue opinioni (cosa che facciamo comunque, sempre e con tutti quelli che ce le inviano e sono disposti a discuterne e farne discutere), siamo, se possibile, ancora più contenti se a riconoscere il nostro sforzo di fare informazione (di libero confronto) non sono i potenti di turno ma un'Associazione di chi crede nella vita, nell'integrazione e nel futuro di un mondo che non può essere ‘global' solo per gli interessi economici, dimenticando l'essenza dell'umanità.

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Quotidiano | Categorie: VicenzaPiù, Informazione

I nostri auguri a mezzanotte

Editore e redazione di VicenzaPiù

 

A mezzanotte in punto saranno pubblicati i nostri auguri per il 2010, che potrete leggere subito o, per la pace familiare e degli amici e amiche, quando vorrete.

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Opinioni | Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione

C'è chi fa festa e chi ti fa la festa

Premessa (lunga) dell'editore

VicenzaPiù n. 176Oggi, intanto, di nuovo auguri a tutti e non solo di Buon Natale, perché ci leggono in tanti, cattolici e non. Poi, come promesso nella fiaba prima pubblicata (per i buoni?) e dopo lo scambio augurale con Silvano Giometto, non potevamo perdere la verve che caratterizza VicenzaPiù, anche in un giorno come questo, che, anzi e comunque, è un giorno di vita con più o meno grandi significati, ma in cui chi è contento è più contento, chi è, non per sua colpa, infelice lo è di più, e umanamente non per invidia, se vede la contentezza altrui in un giorno che accentua le differenze specialmente in un periodo di grande crisi economica.
A 'Babbo Mannino' avevamo chiesto un suo regalo e dal suo camino ce lo ha fatto arrivare.

Oggi dobbiamo essere, ci dicono, tutti più buoni, quindi anche e soprattutto con i ‘cattivi' come Alessio Mannino. Noi continuiamo a esserlo, buoni con lui, da 176 numeri, tutti quelli finora usciti di VicenzaPIù, che lui ha contribuito a ravvivare con rigore pari alla passione per il giornalismo di una volta.

Magari qualche volta solo alzando un po' i toni, ma perché Alessio crede in quello che fa, come dovrebbero fare i giovani come lui, che, invece, oggi non vedono o non vogliono vedere la società in cui vivono (e che noi, i più vecchi, abbiamo costruito) e si aiutano a chiudere occhi e menti con spritz e qualcosa di peggio, che non è la droga fisica, ma quella dell'indifferenza.

Sia buono con lui, almeno oggi (è Natale!), anche qualche lettore.

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Opinioni | Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione

Vicenza e la libertà di informazione

 


 
Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Langella.

 

Libertà di informazione. Cos'è?
Sabato 3 ottobre si è svolta a Roma una manifestazione nazionale per la Libertà di Informazione. Noi vorremmo fare alcune considerazioni.
Ogni giorno vediamo discussioni su cosa sia diventata l'informazione in Italia. Dal mondo democratico, la libertà di informazione italiana è considerata a rischio. Veniamo paragonati a paesi dove, normalmente, non esistono libertà e pochi sono i diritti. In Italia troppi organi di informazione sono di proprietà di pochissime persone. Televisioni e giornali vengono controllati in maniera ferrea dagli editori che devono compiacere i potenti di riferimento (quando non sono gli stessi "potenti" ad essere, allo stesso tempo, editori). Troppe notizie vengono distorte e travisate, nascoste, occultate, taciute. Si fa sempre meno indagine e sempre più cronaca. Non si deve "disturbare". Spesso si agisce per distogliere l'attenzione della pubblica opinione dai problemi reali creando ad arte confusione, gridando, smentendo, minacciando la chiusura dei programmi televisivi e dei giornali "diversi", quelli che dissentono, quelli che sono contro il "potere voluto dal popolo". Viviamo in un sistema nel quale il primo ministro è anche il vero proprietario di canali televisivi nazionali, di giornali quotidiani e periodici, di case editrici ...

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Ferrio e la libertà di stampa: "Colleghi, facciamo mea culpa"

Articolo tratto dal numero 165 di VicenzaPiù, da oggi in distribuzione in numerosi locali cittadini, scaricabile in pdf da questo sito e da sabato acquistabile in tutte le edicole a 50 centesimi

Il profumo del Diavolo di Stefano FerrioL'ex direttore di VicenzaAbc individua il problema dell'informazione locale nel "provincialismo". E invita i giovani a riscoprire la passione civile. E a mettersi in proprio


Parlare con un giornalista di sinistra vicentino non è semplice. Non perché sia difficile scovarne uno, chè anzi ce n'è eccome. Ma perché si mimetizzano nella democristianeria diffusa e trasversale, che spinge a non esternare le proprie opinioni: potrebbe dar un dispiacere a qualcuno. Stefano Ferrio (anche noto scrittore, n.d.r.) non è una penna all'arrabbiata, ma problemi a farsi intervistare non se ne fa. Freelance, quattordici anni di servizio al Giornale di Vicenza fino al 1999, domenica 4 ottobre firmerà la sua ultima rubrica in prima pagina nell'edizione locale del Gazzettino. Uno spazio in cui, dal 2003 a oggi, ha segnalato e commentato eventi di ogni genere, aggiungendo un minimo di personalità alle declinanti e striminzite pagine cittadine del quotidiano di Venezia.

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Opinioni | Categorie: VicenzaPiù

Errare humanum est

VicenzaPiù 165Nel numero di VicenzaPiù uscito ieri per un disguido tecnico nell'articolo a pagina 16 dal titolo "Route 66, divieto di cover" è stato ripubblicato il testo dell'articolo della settimana precedente. Ce ne scusiamo con le persone oggetto dell'articolo e con i lettori.

Il pezzo mancato verrà pubblicato nel prossimo numero del giornale in edicola sabato 10 ottobre.

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Opinioni | Categorie: Politica, VicenzaPiù, Dal settimanale

La chiesa, la politica e la strategia del distacco

Articolo pubblicato su VicenzaPiù n.162, in edicola da sabato 12 settembre e da oggi in distribuzione in numerosi locali ed esercizi pubblici della città


A quasi vent'anni dalla fine della Dc, mappa dei legami tra il mondo della politica e le mille facce dell'universo cattolico. Che ha sempre più paura di esporsi

 

 

Il santuario di Monte BericoLa querelle Feltri - Avvenire ha riportato al centro dell'attenzione l'eterna questione del rapporto tra la Chiesa, il mondo cattolico, e la politica. Un rapporto dominato per decenni dalla presenza ingombrante della Democrazia Cristiana, e rimesso completamente in discussione dai rivolgimenti politici degli ultimi quindici anni. "Tramontata l'epoca dell'unità politica dei cattolici, scomparsa la Dc, la Chiesa (italiana) si adattò al nuovo mondo bipolare", scriveva domenica 6 settembre Angelo Panebianco sul Corriere della Sera . Per poi aggiungere: "Dal '94 ad oggi, dire «bipolarismo» significa dire Berlusconi:[...] Nei governi Berlusconi la Chiesa italiana trovò più di un interlocutore ben disposto: [...]Oggi le cose sono in movimento. [...] E' evidente che la Chiesa, confusamente, si interroga sulle opzioni disponibili: mantenere un rapporto privilegiato con il centrodestra tenendo a freno gli avversari interni? Puntare su un «partito cattolico » di centro (una mini- Dc) che tuteli i suoi interessi quali che ne siano le alleanze? Cercare nella sinistra un nuovo interlocutore?".
Questo a livello nazionale. A livello locale, se possibile, la situazione è ancora più complicata. Perché la Chiesa, quando si espone, lo fa sulle grandi questioni politiche (soprattutto su alcune grandi questione politiche), molto meno sull'amministrazione locale. E soprattutto perché la Chiesa è al suo interno un mondo estremamente variegato e multiforme, sia che si considerino le istituzioni ecclesiastiche, sia che si guardi allo sterminato panorama dell'associazionismo di stampo cattolico. Quel che è certo è che, quando ci sono, i rapporti tra mondo cattolico e mondo politico sono oggi molto più sfumati, indiretti e mediati rispetto al passato. E che in molti punti si intravede un certo distacco, più o meno evidente, dalle questioni più apertamente politiche.

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Opinioni | Categorie: VicenzaPiù

VicenzaPiù è in edicola: da leggere anche "Piano Casa, attenti al Bid"

VicenzaPiù, da oggi in edicolaDopo la pausa estiva VicenzaPiù è tornato da oggi, sabato 5 settembre, in edicola a 0,50 euro mentre da domani, domenica, sarà distribuito nei soliti punti "free" e scaricabile in versione Pdf su questo sito.
Leggete alla voce Ultimi inserimenti il sommario del numero, mentre qui proponiamo la prima parte del pezzo

Piano casa, attenti al Bid

di Alessio Mannino

La legge regionale dev'essere accolta dal Comune. Fra rischi di abusi ed efficacia limitata ai proprietari più abbienti, ecco cosa dobbiamo aspettarci dal rilancio edilizio

Il Veneto governato da Giancarlo Galan è stata una delle prime Regioni ad approvare il "piano-casa" voluto dal governo Berlusconi. Si tratta del via libera ad ingrandimenti (fino al 20%) o ristrutturazioni (fino al 50%) delle costruzioni già esistenti sulla base della semplice autocertificazione del progettista. In realtà, la legge regionale non servirà alle case, intese come abitazioni condominiali dove vive la maggior parte della gente. Basta il titolo per capire qual è il suo vero scopo: "Intervento regionale a sostegno del settore edilizio". Lo stesso Galan lo ha candidamente ammesso: «per chi abita in un condominio è più difficile pensare ad ampliamenti». Logico: mica si può aggiungere una camera ad un appartamento senza ampliare l'intero palazzo, ed è dura se non impossibile mettere d'accordo tutti gli inquilini. A trarne qualche (magro) vantaggio saranno le imprese edili. Chiamate a lavorare dagli unici beneficiari del provvedimento: i proprietari di case singole o di edifici commerciali, specie se situati in aree agricole (tipicamente, gli annessi rustici). Insomma, la fetta benestante della popolazione. Non certo chi è in affitto o chi ha bisogno di un tetto per formare una famiglia...

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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