Convegno docenti di religione il 22 a Vicenza
Convegno dei docenti di religione del Veneto il 22 gennaio a Vicenza
L'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'autonomia tra sfide educative, innovazione didattica e nodi giuridici: è questo il tema del convegno regionale dei docenti di religione del Veneto in programma il prossimo 22 gennaio a Vicenza, nel quadro del decennale dell'Autonomia scolastica ed organizzato dell'ADR, associazione nazionale dei docenti di religione accreditata al MIUR come ente di formazione, in collaborazione con lo Snadir, sindacato nazionale degli insegnanti di religione.
L'appuntamento darà l'opportunità ai docenti di confrontarsi su tematiche inerenti le numerose sfide culturali e le emergenze educative che sta attraversando la scuola, nonché di approfondire sia la questione dell'interreligiosità , che ha visto, recentemente, la proposta di un insegnamento di un'ora islamica, sia le nuove indicazioni della Riforma Gelmini unitamente ai nodi giuridici legati all'insegnamento della religione cattolica.
"Questo convegno regionale - afferma il prof. Domenico Zambito, Segretario regionale dello Snadir del Veneto, intende cogliere alcune prospettive educative della scuola nell'ambito del sistema di istruzione e formazione, ed altresì offrire strumenti ai docenti per porre in essere un'innovazione didattica e metodologica dell'insegnamento della religione nel quadro delle finalità della scuola, ove la cultura religiosa ha l'obiettivo di contribuire sempre meglio alla formazione integrale dello studente e del cittadino"
Gli argomenti che verranno trattati durante il convegno, che si svolgerà dalle ore 8,30 alle ore 13,30 presso l'Istituto Professionale Statale "B. Montagna", vedranno la presenza di relatori quali il dott. Franco Venturella, dirigente degli uffici scolastici provinciali di Padova e Vicenza, il prof. Renato Di Nubila, docente di metodologia della formazione nell'Università di Padova, il prof. Domenico Pisana, teologo morale e docente formatore referente progetto MIUR per l'ADR, il prof. Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir.
All'assise regionale interverranno anche il vescovo di Vicenza Mons. Cesare Nosiglia e Don Antonio Bollin, direttore dell'Ufficio IRC della Diocesi di Vicenza, i quali porteranno il loro soluto ai convegnisti.
La Segreteria regionale ADR/ Snadir Veneto
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Lovat e il cattolicesimo "pecorone"
Riceviamo e pubblichiamo una replica di Davide Lovat (Lega Nord) alla lettera di Domenico Abdullah Buffarini e all'articolo di Alessio Mannino apparsi sull'ultimo numero cartaceo di VicenzaPiù, n° 176, 19 dicembre 2009. Segue replica di Mannino
Spettabile Redazione,
dal vostro sito internet apprendo che ben due articoli su Vicenza Più mi riguardano. Troppo onore, ne sono lusingato e dovrei accontentarmi così. Tuttavia ci sono delle precisazioni che, per completezza, vi sottopongo.
Il signor Buffarini risponde alla mia denuncia contro il vittimismo filo islamico che già tanti danni sta causando in Europa e lo fa ribadendo quelle accuse completamente sbagliate che aveva già mosso contro il sen. Franco e Alessio Sandoli, accuse che si riassumono con la ridicola pretesa di affermare l'esistenza di una "islamofobia" nei leghisti.
Per sostenere le sue tesi non trova di meglio che assumere il solito sussiego un po'saccente, tipico di chi ha lungamente militato a sinistra, con il quale sembra volermi far passare per un idiota con l'anello al naso, troglodita e razzista, al quale pensa di dare lezioni su due materie come la Costituzione Italiana e l'islam.
Buffarini e la difesa del mondialismo
Riceviamo e pubblichiamo una replica di Domenico Abdullah Buffarini all'articolo di Alessio Mannino "Ma il vero nemico è il «global»" apparso sull'ultimo numero cartaceo di VicenzaPiù, n° 176, 19 dicembre 2009. Segue contro-replica di Mannino
Il discorso di Corvo-in-Piedi è uno dei più alti esempi di "mondialità ": aspirazione che ogni essere umano degno di questo nome dovrebbe avvertire nei rapporti con i suoi simili, pur nelle differenze di cultura, di religione e di razza, e consapevolezza che tutti gli uomini appartengono ad un'unica specie vivente e per questo, nei loro rapporti personali o di comunità dovrebbero ispirarsi all'imperativo categorico kantiano "Considera sempre ogni uomo come un fine e non come un mezzo". Che è poi lo stesso che dire "ama il prossimo tuo come te stesso" e ritenere ideali elevati l'uguaglianza, la fratellanza e la libertà . Mannino dice che su questo avrebbe molto da dire, da "antimoderno" qual è. A quale periodo vorrebbe tornare? Al paleolitico superiore della "guerra del fuoco"? All'alto medioevo dei signori feudali? Continua a leggere
Ma il vero nemico è il "global"
Dal n. 176 di VicenzaPiù
Condannare il razzismo va bene. Tuttavia difendere il "locale" è un valore contro il mito economicista di un mondo unito, uniforme e livellato
Capitemi: non riesco a non vedere i torti e le ragioni di ogni punto di vista. In quello di Abdullah Domenico Buffarini c'è da scindere da una parte il merito specifico della contesa col Carroccio anti-Islam e dall'altra la prospettiva culturale con cui lui condanna il leghismo.
Quanto al primo, ho poco da aggiungere rispetto al mio articolo di due settimane fa sulle calunnie della Lega a proposito del mancato festival che avrebbe dovuto tenersi nel centro musulmano di via Vecchia Ferriera. Il terrorismo che ogni qual volta gli islamici organizzano qualcosa viene sparso a piene mani dal partito padano è pura strumentalizzazione della paura fomentata dall'ambaradan mediatico dall'11 settembre 2001 in poi: l'Islam, secondo la vulgata, sarebbe una minaccia alla nostra civiltà , alla nostra identità cristiana e occidentale. C'è il piccolo particolare che questa identità esiste solo nella testa dei Lovat, che ci crede pure, e in quella di chi la evoca con squallido cinismo elettorale.
La lega, il mondialismo e la difesa della Costituzione
Dal n. 176 di VicenzapiùÂ
di Abdullah Domenico Buffarini
Buffarini replica al leghista Davide Lovat, che aveva criticato il pensiero massonico illuminista
Rivendicando il suo mondialismo. E precisando: "Ho lasciato la massoneria, non fa nulla contro certe leggi-vergogna"
Art. 8 Costituzione : "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge...e hanno diritto di organizzarzi secondo i propri statuti, in quanto non constrastino con l'ordinamento giuridico italiano".
Art. 19 Costituzione : "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esircitarne in privato e in pubblico il culto, purchè si tratti di riti non contrari al buon costume".
Negli ultimi decenni del XIX secolo l'Europa venne invasa da una singolare opera pseudo storico-politica, che recava il titolo "I Protocolli dei Sette Savi di Sion", nella quale veniva descritta la trama tessuta da una organizzazione segretissima dell'ebraismo, finalizzata alla conquista del dominio mondiale.
Continua a leggereAppello del Papa: deponete tutte le armi
Redazione di VicenzaPiù Â
''La Pace comincia dal rispetto''Papa Benedetto XVI nell'omelia della messa, che ha celebrato stamattina a San Pietro per la solennità di Maria Madre di Dio e per la 43/ma Giornata mondiale della pace e a cui hanno partecipato, fra gli altri, gli ambasciatori di tutti i Paesi rappresentati presso la Santa Sede, ha detto che la pace "incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell'altro una persona, qualunque sia il colore della pelle, la sua nazionalità , la sua lingua, la sua religione".
Benedetto XVI ha sottolineato lo stretto nesso tra la fede in Dio e il rispetto per l'altro, specie se "segnato dalla durezza della vita", e per l'ambiente. "Solo se abbiamo Dio nel cuore - ha detto Benedetto XVI - siamo in grado di cogliere nel volto dell'altro un fratello in umanità , non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell'infinito mistero dell'essere umano. ... "La nostra percezione di Dio, e in particolare dei nostri simili - ha continuato -, dipende essenzialmente dalla presenza in noi dello spirito di Dio". "Il volto di Dio'' - ha detto il Papa - ... puo' rendere sensibile un 'cuore vuoto' e 'svelare' anche il volto degli uomini" ... "benché a volte proprio il volto umano, segnato dalla durezza della vita e dal male, possa risultare difficile da apprezzare e da accogliere come Epifania di Dio ... Per riconoscerci e rispettarci quali realmente siamo, cioè fratelli, abbiamo bisogno di riferirci al volto di un Padre comune, che tutti ci ama, malgrado i nostri limiti e i nostri errori".
Il pontefice ha indicato come esempio da seguire quello dei bambini a contatto con coetanei di altre nazionalità e che "suscitano in noi la tenerezza e la gioia per un'innocenza e una fratellanza che ci appaiono evidenti: malgrado le loro differenze, piangono e ridono nello stesso modo, hanno gli stessi bisogni, comunicano spontaneamente, giocano insieme... E' grande perciò - ha concluso il pontefice - la responsabilità di quanti, con false giustificazioni della guerra e della violenza" attentano ai loro sorrisi e avvelenano i loro cuori.
Appello a i gruppi armati per fermare ogni violenza
Benedetto XVI, nel primo giorno dell'anno, ha rivolto all'Angelus del primo dell'anno in piazza San Pietro un accorato appello, affidato alla "intercessione della Santissima Madre di Dio" e interrotto spesso da lunghi applausi, "a quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo... A tutti e ciascuno dico, fermatevi, riflettete e abbandonate la via della violenza! Sul momento questo passo potrà sembrarvi impossibile ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà , e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata''.
Augurio speciale a presidente Napolitano
Dopo l'Angelus, rivolto al presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, papa Benedetto XVI ha detto: "'A lui, alle altre autorità dello Stato e all'intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio per l'anno appena iniziato".
E' degrado dell'uomo distruggere l'ambiente
''Se l'uomo si degrada, si degrada l' ambiente in cui vive'', ha anche ammonito papa Benedetto XVI che così ha continuato: "C'e' un nesso strettissimo tra il rispetto dell'uomo e la salvaguardia del creato... Se la cultura tende verso un nichilismo, se non teorico, pratico la natura non potrà non pagarne le conseguenze''.
Napolitano ha condiviso l'approccio etico del Papa sul clima nel messaggio inviato al Pontefice: "Il suo costante appello alla dimensione etica delle decisioni umane, già posto con forza nell'Enciclica 'Caritas in Veritate', ci esorta ad un approccio morale, che non posso che condividere, verso le questioni che riguardano l'ambiente e lo sviluppo, affinché prevalgano atteggiamenti lungimiranti, ma soprattutto responsabili, nell'interesse delle generazioni future ... E' di allarmante attualità il legame fra la difesa della pace e il rispetto dell'ecosistema".
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Quattro chiacchiere coi musulmani
Dentro il centro islamico di via Vecchia Ferriera per conoscere faccia a faccia i fedeli vicentini. Stufi di essere considerati invisibili
La sensazione, dopo aver chiacchierato con una manciata di fedeli del centro culturale islamico di Vicenza, è di essere stato in un luogo che si percepisce subito come separato, "sacro", e al tempo stesso come uno spazio di ritrovo per parlare fra amici, un po' come al bar. Mistico e comune insieme.
Il centro si chiama Ettawba e si trova, come si sa dalle polemiche sui permessi e sul recente festival poi saltato, in via Vecchia Ferriera nella zona ovest della città . Dentro la freddezza del capannone si stempera nelle scarpe lasciate in ordine prima della soglia che porta all'area dei riti, nei due distributori automatici di alimenti e bevande, nel negozietto di oggetti vari (opuscoli, libri, bandiere, vestiti). Tutto è ordinato, pulito, ben tenuto. Sulle bacheche avvisi scritti in arabo, ma anche un volantino che invita a iscriversi ad un corso di italiano che si tiene nella sede della ex circoscrizione 3. Il titolo è significativo: "Lavoratore straniero, pensa al tuo futuro". Su un muro la locandina di un convegno che si terrà a Rimini il 25-27 dicembre sui rapporti fra civiltà islamica e società europee. Ci accompagna ad assistere alla preghiera delle 16.45 il neo-convertito, italianissimo - anzi dei Castelli Romani - Abdullah Domenico Buffarini (di cui sul numero 176 di VicenzaPiù potete leggere un intervento).
Invito al Cammino di pace - 1° gennaio 2010
Associazioni varie      Â
Invito al Cammino di pace del 1° gennaio 2010: Se vuoi la pace, custodisci il creato.*
E' un cammino con momenti di religiosità ma sostanzialmente proprio di tutti: credenti (cristiani e non) e non credenti.
Il messaggio é infatti universale: la pace e....Tu che fai?
Ecco il programma:
> ore 16.00 in cattedrale - immagini e suoni da Vicenza (le sorgenti del Bacchiglione al Bosco di Novoledo, gru e battipali,...) e dal mondo - saluto del vescovo - testimonianza di don Francesco Meneghello parroco di Novoledo.
> ore 16,45 inizio del cammino silenzioso con segni di pace: terra che ci è madre, bandiera di pace in piazza dei Signori; attingimento dell'acqua del Bacchiglione a Ponte Pusterla, piantumazione ad Araceli Vecchia,...;
> ore 17,30 ad Araceli Vecchia testimonianza sull'Africa di Antonio De Filippis della Comunità Giovanni XXIII, saluto del Vescovo.
> ore 18,00 conclusione con l'invito ai partecipanti di una iniziativa concreta di pace.
* Buon Natale e un Felice Anno Nuovo a tutti voi.
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"Multicolored Christmas" a Vicenza
Riceviamo, sottoscriviamo e sottoponiamo alla sensibilità dei lettori di VicenzaPiù e del sitoÂ
N.B.: fino al 6 gennaio all'indirizzo [email protected] si raccolgono firme di adesione
I sottoscritti, membri di associazioni religiose, politiche, sindacali e culturali diverse, credenti di diverse fedi religiose e non credenti, SONO VIVAMENTE PREOCCUPATI dalle vergognose, ormai quotidiane manifestazioni di xenofobia, razzismo, ostilità ed aggressione fisica di immigrati giunti in Italia e TROVANO ALTRETTANTO TEMIBILI i segni di assuefazione dell'opinione pubblica a ciò che pochi anni fa sarebbe stato inconcepibile.
1. Sono molti in questi anni gli episodi di incendi, assalti, chiusure manu militari di campi Rom e Sinti in varie parti d'Italia, di aggressioni, tentati omicidi, intimidazioni fisiche a singoli immigrati.
Presepi in 18 parrocchie
Comune di Vicenza
Presepi in città : 18 parrocchie invitano a percorrere un itinerario fra tradizione, fede ed arte
Di chiesa in chiesa per ammirare le splendide interpretazione della natività . 18 parrocchie della città propongono un itinerario alla scoperta di altrettanti presepi fra tradizione, fede ed arte. Il Comune di Vicenza ha appoggiato pienamente l'iniziativa che consente di mettere in luce il lavoro di creatività manuale degli ideatori che interpretano in modi differenti la Natività . Quest'anno si è pensato di realizzare dei manifesti ed un opuscolo che verranno distribuiti nelle parrocchie perché i cittadini siano spinti a recarsi nelle varie chiese del territorio e apprezzare così le abilità e gli intenti dei differenti ideatori. Il percorso tra i presepi della città oltre che un cammino di fede può essere l'occasione per avvicinarsi ad un'antica tradizione popolare fatta di culto e devozione.
"Come ci rivelano i presepi, credo che il dono più prezioso di ogni Natale sia quello di fermare il tempo - ricorda il sindaco Achille Variati - Oggi questo significa guardare in faccia la crisi, ma anche cogliere quali speranze coltivare per superarla. Come amministrazione comunale ce l'abbiamo messa tutta per trovare tracce di questo Natale, comunitario e interiore, in ogni quartiere della città , vicino all'abitazione di ogni vicentino."
Capofila dell'iniziativa è la parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice di viale Circoli che è anche coordinatrice. Hanno aderito in totale 18 parrocchie: Cattedrale, piazza Duomo; Campedello, via riviera Berica; Cuore Immacolato di Maria, via Medici; Debba, via Riviera Berica; Longara, strada Grancare; Maddalene, via Cereda; S. Bertilla, via Ozanam; S. Carlo (Carmini), corso Fogazzaro; S. Croce Bigolina, strada del Tormeno; S. Famiglia-S. Lazzaro, via P.L. da Palestrina; S. Felice e Fortunato, corso S. Felice; S. Giovanni Battista (Laghetto), via Lago Viverone; S. Marcello (Filippini), strabella Filippini; S. Marco, contrà S. Francesco; S. Maria Ausiliatrice, viale Circoli; S. Michele (Servi), piazza Biade; S. Pio X, via Giuriato.
Nella chiesa di Santa Croce (Carmini) la tradizione della realizzazione del presepe risale al 1990 quando alcuni giovani appartenenti all'Anspi (ora Associazione Noi) hanno costruito per la comunità parrocchiale un presepe in un piccolo spazio sotto il campanile, a lato della navata della chiesa. Nel corso degli anni successivi è stato ampliato attraverso un gioco di specchi e arricchito di paesaggi, statue in movimento e curato nei particolari.
Anche a San Marco il presepe è una tradizione e viene realizzato da alcuni laboriosi parrocchiani. Da qualche anno si è cercato di collocare la Natività in un contesto paesaggistico che ricordasse le contrade del vicentino dando le forme dell'architettura rustica alla capanna e alle case. Creando così un ambiente simile a certe contrade della campagna e della montagna vicentina.
Questo un piccolo assaggio dei lavori che si potranno ammirare nelle 18 chiese e che cercheranno di far vivere allo spettatore l'atmosfera della Notte Santa.