Interviste

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Cibic e la bella addormentata: "Largo ai giovani"

Articolo pubblicato sul numero 171 di VicenzaPiù, in edicola da ieri e da oggi in distribuzione gratuita in diversi punti della città indicati nel box a destra oltre che scaricabile sempre dal box a destra.


Il designer Aldo CibicAl primo posto i giovani. E, subito dopo, la necessità di rianimare una città un po' troppo sonnacchiosa e un po' troppo poco convinta delle proprie possibilità. Quando parla di Vicenza Aldo Cibic, designer di fama internazionale e con un lunghissimo curriculum di progetti e realizzazioni (dalla nuova sede della Cisl di Vicenza alla Rinascente di Milano, passando per Shanghai), ha le idee chiare. Ma per arrivare al nocciolo della questione bisogna partire da lontano, e cioè dalle premesse generali che stanno alla base del suo lavoro e della sua idea di design. Che non è solo quello del "semplice" ideatore di oggetti dalla linee accattivanti o di gadget avveniristici da esporre in mostra nelle vetrine di mezzo mondo. Anzi. "Il design inteso nell'accezione comune, cioè come design di prodotto, non mi interessa particolarmente - spiega -. In questo momento storico, in cui assistiamo alla fine di un modello di sviluppo, quello basato sul produrre per produrre e sullo sfornare un numero enorme di prodotti, credo sia più interessante sviluppare un altro tipo di riflessione, che vada al di là del dare risposte al mondo produttivo. Quello che abbiamo cercato di fare, è porre il design come un attore creativo nella società. L'approccio non è più solo saper fare le cose, ma prendere spunto dalla realtà circostante per creare nuove storie: uno guarda cosa ha intorno e pensa a cosa vorrebbe cambiare, e ai processi che vorrebbe mettere in moto. In altre parole, dobbiamo pensare a cosa ha senso fare rispetto al futuro che ci viene incontro".

Le piccole cose

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Bottene: "Nessuno sconto a Variati"

Articolo tratto dal numero 170 di VicenzaPiù, in edicola e da oggi in distribuzione in città nei Punti di distribuzione elencati a destra e scaricabile in pdf dal box sempre a destra. 

 

La consigliere dei No Dal Molin accusa la maggioranza: "Troppi compromessi"

E sui poteri forti: "Non vorrei cambiassero solo i referenti"

La consigliere comunale Cinzia BotteneAgli esordi dell'amministrazione di centrosinistra che governa la città, la consigliere comunale di Vicenza Libera-No Dal Molin, pur se fuori dalla maggioranza, sembrava fiancheggiarla. Quanto meno sul punto decisivo che accomunava il no-base Achille Variati e il Presidio di cui lei è il braccio istituzionale, e cioè la lotta alla Ederle 2. Oggi che il sindaco vi ha desistito, ogni legame è stato reciso e la Bottene fa opposizione. «Costruttiva», tiene subito a precisare.
In che senso?
Nel senso che rifiuto quella pregiudiziale, ideologica. Io non ho un partito alle spalle, non ho l'obbligo di fare un'opposizione strumentale, preconcetta. Valuto caso per caso.
Cos'è che impedisce ai contrari alla base, che l'anno scorso hanno fatto vincere Variati, di riconoscersi nella sua giunta, e a lei di entrare nella maggioranza?
Il fatto che non accetterò mai di fare continui compromessi andando contro le mie convinzioni e gli interessi della gente che mi ha votato. Un detto dice che un politico non può mai essere del tutto innocente. Ecco, io invece voglio restare innocente.

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Il ritorno di Noaro

Articolo pubblicato su VicenzaPiù n.170, da oggi in edicola a 1 euro con, tra le altre, le rubriche VicenzaPiù Fiabe, ViPiù Economia e Mercati e ViPiù Tecnologia

 

Il popolare telecronista ha aperto un bar dove si respira calcio in ogni centimetro quadrato.

Schiettezza e sincerità sono quelle di sempre: "Ho votato Variati, ma adesso lo vedo confuso. Vicenza? E' un paesotto"


L'esterno del Club NoaroDue grandi palloni da calcio gonfiabili dondolano appesi sopra al bancone dove si servono caffè, spritz e tramezzini. Siamo a Ponte degli Angeli; si respira calcio in ogni centimetro quadrato tra i tavolini e le sedie di questo bar, ma non come in qualsiasi altro locale della città. Qui il padrone di casa è uno dei simboli dello sport nostrano, voce e volto televisivo noto a tutti all'ombra dei Colli Berici. "Fatti, personaggi e vita vicentina", sta scritto sotto il nome della nostra testata. A chi più di Fabio Noaro può spettare di diritto il titolo di personaggio vicentino? Intemperanze verbali, schiettezza tutta "pan e sopressa" e un fiume di parole che ti travolge. E così basta fare quattro chiacchiere con il nostro seduti di fronte ad un bicchiere di vino (lui beve rigorosamente aranciata) per registrare sulla carta perle di Noaro-pensiero a 360 gradi. Ce n'è per tutti, ovviamente.

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Intervista esclusiva al sen. Filippi: chiederò 1 milione di euro di danni a Il Giornale di Vicenza e laverò i panni sporchi in casa

Raggiunto telefonicamente ieri sul caso della sua querela a Il Giornale di Vicenza (le dichiarazioni del suo legale sono riportate di sotto e sul numero 167 di VicenzaPiù in edicola da oggi a 50 centesimi e in distribuzione gratuita e scaricabile da questo sito a partire da domenica) per un articolo sul Cis e su presunte sue speculazioni il Senatore Alberto Filippi ci ha rilasciato in esclusiva questa breve ma significativa intervista.


Il senatore Alberto FilippiSenatore Filippi, il Giornale di Vicenza ha scritto che questo è stato 'l'affare della sua vita sfruttando tutti i gangli della politica ...'

"I documenti dimostrano ben altra cosa, vuol dire che mi farò ricco invece con i danni per 1 milione di euro che chiederò al Giornale di Vicenza"


Che ne farebbe se le venisse data ragione e le fosse riconosciuto un indennizzo?

"A parte la battuta precedente ogni euro che prenderò per questa vicenda lo devolverò in beneficenza"

 

Alcuni bene informati fanno intendere che dietro alle accuse ci sarebbero degli ispiratori all'interno dei vertici vicentini del suo partito
"Sia chiaro che ho sempre lavato i panni sporchi in casa e così farò anche questa volta. Quello che è certo è che i panni saranno lavati"

 

 

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Ferrio e la libertà di stampa: "Colleghi, facciamo mea culpa"

Articolo tratto dal numero 165 di VicenzaPiù, da oggi in distribuzione in numerosi locali cittadini, scaricabile in pdf da questo sito e da sabato acquistabile in tutte le edicole a 50 centesimi

Il profumo del Diavolo di Stefano FerrioL'ex direttore di VicenzaAbc individua il problema dell'informazione locale nel "provincialismo". E invita i giovani a riscoprire la passione civile. E a mettersi in proprio


Parlare con un giornalista di sinistra vicentino non è semplice. Non perché sia difficile scovarne uno, chè anzi ce n'è eccome. Ma perché si mimetizzano nella democristianeria diffusa e trasversale, che spinge a non esternare le proprie opinioni: potrebbe dar un dispiacere a qualcuno. Stefano Ferrio (anche noto scrittore, n.d.r.) non è una penna all'arrabbiata, ma problemi a farsi intervistare non se ne fa. Freelance, quattordici anni di servizio al Giornale di Vicenza fino al 1999, domenica 4 ottobre firmerà la sua ultima rubrica in prima pagina nell'edizione locale del Gazzettino. Uno spazio in cui, dal 2003 a oggi, ha segnalato e commentato eventi di ogni genere, aggiungendo un minimo di personalità alle declinanti e striminzite pagine cittadine del quotidiano di Venezia.

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Franzina (PdL): "Quaresimin prossimo presidente Aim"

Maurizio Franzina (PdL)Maurizio Franzina, consigliere comunale PdL, gli ex amministratori Aim hanno deciso di chiamare in causa anche lei e Carla Ancora come assessori dell'ex giunta Hullweck (nonché lo stesso ex sindaco e tutti i dirigenti della multiservizi). Siamo al "muoia Sansone con tutti i filistei"? Era al corrente, e quanto? Che rapporti aveva con l'ex cda? E cosa pensi della posizione del direttore amministrativo Vianello e degli altri dirigenti confermati?
Personalmente, come ben sanno gli ex amministratori di Aim, non ero al corrente di nulla, né vi era motivo che lo fossi. Penso che la logica che sta informando il comportamento di alcuni ex amministratori Aim sia legata alla scarsa propensione da me manifestata, in molte riunioni del gruppo consiliare Pdl, ad una loro difesa avulsa da elementi oggettivi, concreti e fattuali. La mia posizione sulla gestione di Aim era critica da molto tempo. Ritenevo ad esempio che i servizi di igiene ambientale dovessero andare sotto un'unica azienda di scopo, cosa fatta per la verità solo molti anni dopo dall'attuale presidente Fazioli.

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Don Biz e la pace della spada

Don Bizzotto con Vice Sindaco MorettiUn costruttore di pace che non ama le pacificazioni ipocrite. Siamo andati (ieri 26 agosto, n.d.r.) a trovare don Albino Bizzotto, accampato nella sua roulotte circondata da bandiere arcobaleno all'ingresso di viale Ferrarin, dove sorgerà la nuova base militare americana. All'ottavo giorno di digiuno, don Biz è allegro, sorridente, lucidissimo e con la battuta pronta, benché i movimenti gli si siano un po' allentati. Introdotti da Giancarlo Albera, anima del fronte più moderato dei No Dal Molin, il prete padovano nativo di Vicenza ci accoglie dandoci subito del tu. «In questi giorni è venuta a trovarmi tanta gente, e ognuno di loro mi ha portato un pensiero», ci dice pregandoci di lasciarne scritto uno nostro su un quaderno pieno di ringraziamenti e brevi riflessioni. Assessori (Cangini, Moretti), missionari, fedeli cattolici, contrari alla Ederle 2 si sono succeduti a testimoniargli la propria solidarietà per un gesto vissuto sulla propria pelle, che fa vergognare quanti si riempiono la bocca di parole e di promesse al vento. Il pacifismo di Don Biz non è quello fatuo del "volemose bene", della pappa del cuore, dei facili sentimenti. La sua pace non è una spilletta da appuntarsi sul petto o una scampagnata a piedi con cui lavarsi la coscienza. Né tanto meno è quell'imbroglio affaristico fatto passare da illustri propagandisti nostrani per patto di pacificazione.

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25 anni fa: Gabriella d'oro

L'arrivo ai Giochi di Los AngelesLos Angeles, 11 agosto 1984. Gabriella Dorio realizza il suo sogno fin da ragazzina: vincere un'Olimpiade. Oggi la sua passione per l'atletica è ancora immutata, così come l'emozione per il ricordo di quel giorno.

 

 

 

"C'è chi dice che vincere un mondiale e vincere un'Olimpiade è la stessa cosa. E invece non è così, le due cose non si possono nemmeno paragonare. L'Olimpiade è una storia a parte, l'Olimpiade è... l'Olimpiade". Venticinque anni dopo il trionfo nei 1500 metri che l'ha resa un'icona dell'atletica italiana e mondiale, Gabriella Dorio è ancora capace di emozionarsi e di emozionare. La foto che in quel 11 agosto del 1984 la immortalò sul traguardo di Los Angeles parla al cuore di tutti gli sportivi, in particolare dei vicentini che hanno adottato questa ragazza bionda ed esile nata a Veggiano, ma cresciuta a Cavazzale e ora marosticense, in nazionale dall'età di sedici anni e capace di raggiungere il massimo obiettivo possibile per un atleta: l'oro olimpico.

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Berlino, sfida da grandi

Il velocista di Bolzano Vicentino Matteo Galvan è convocato per i mondiali assoluti nella capitale tedesca. Sarà in gara martedì 18 agosto nelle batterie dei 200 metri


Matteo GalvanQuesta volta è diverso. Sì, vabbè: Berlino non sarà una meta esotica come Marrakech (Mondiali Allievi 2005) o lontana come Pechino (Mondiali Juniores 2006), ma questa volta ai blocchi di partenza con Matteo Galvan oltre alle giovani promesse della velocità ci sarà il gotha dell'atletica planetaria. E il 20enne sprinter di Bolzano Vicentino, cresciuto nell'AV e passato alle Fiamme Gialle, lo ha ben presente. "Si entra nel mondo dei grandi".


Galvan, cosa cambierà a Berlino rispetto alle numerose trasferte della sua carriera?
"Da junior ero abituato a lottare per i primi posti, a Berlino invece sarà un'altra storia, si va per fare esperienza. Lì si entra nel mondo dei grandi, si incontra il top del top".


Potrebbe capitare nella corsia a fianco di Usain Bolt.
"Spero di no, sarebbe un avversario in più... Battute a parte, mi farebbe piacere incontrarlo".

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Piccoli bambini, drammi enormi

Le statistiche dicono che un ragazzo su tre ha subito una qualche forma di violenza. Un problema molto diffuso ma di cui si parla poco. Guerra (Sos Infanzia): "La formazione aiuta ad evitare l'irreparabile"

 

Bambino (Pink Sherbet)È una delle forme di violenza più subdole e pericolose. E, come nel caso della violenza sulle donne, c'è ancora molta strada da fare per sconfiggere pregiudizi e banalizzazioni. Parliamo della violenza sui minori e sui bambini: un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa pensare, come ha recentemente messo in evidenza, a livello regionale, una ricerca condotta tra gli studenti delle province di Treviso e Venezia. A Vicenza, dove è attivo il centro regionale Arca e dove ci sono diverse associazioni impegnate in questo campo, la situazione non è molto diversa, come spiega Graziano Guerra, presidente di SosInfanzia, un'associazione che offre sportelli di ascolto e consulenza per chi dovesse trovarsi a fronteggiare violenze e abusi. Sono stati proprio loro, qualche anno fa, a realizzare uno dei monitoraggi più completi sulla diffusione delle violenze sui minori nel nostro territorio, intervistando con questionari anonimi oltre mille ragazzi delle scuole superiori. "Le percentuali sono sempre quelle, all'incirca - spiega Guerra -. A livello mondiale, europeo o nazionale, ci si aggira sempre sulle stesse cifre. Cioè c'è una percentuale tra il 10 e il 15 per cento dei ragazzi che subisce violenze di natura sessuale; se poi si contano anche le violenze fisiche e psicologiche, si arriva ad un totale attorno al 30 per cento". In pratica, un bambino ogni tre, anche se poi solo una piccolissima parte arriva di fronte alle forze dell'ordine e alle aule di tribunale. "In media, solo in un caso su cento si arriva alla denuncia", aggiunge Guerra.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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