Interviste

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Mariano Rumor, l'attualità di un esempio

di Achille Variati

 

Pubblichiamo in ‘diretta' il testo della prolusione che il sindaco di Vicenza, Achille Variati, sta pronunciando stasera alle 19.15 nella chiesa di S. Stefano, in occasione della commemorazione del ventennale della scomparsa di Mariano Rumor, statista vicentino, cinque volte presidente del Consiglio dei Ministri.

 

Mariano RumorAutorità, rappresentanti delle istituzioni, amici di Mariano, concittadini, stasera ricordiamo, a vent'anni dalla scomparsa, la figura e l'insegnamento di Mariano Rumor, figlio illustre di Vicenza.
Nelle settimane che verranno saranno numerose le iniziative nazionali che permetteranno di approfondirne la figura politica centrale, e che attraverso l'analisi restituiranno il quadro complesso e sfaccettato dell'Italia in alcuni periodi cruciali della propria storia, in particolare negli anni difficili e fondamentali tra i '60 e gli ‘80. A partire dalla prossima commemorazione che si svolgerà a Roma, in Parlamento, anche grazie al lavoro appassionato e devoto della Fondazione a lui intitolata, la Fondazione Rumor, e che ringrazio a nome della città nella figura del presidente, avvocato Lorenzo Pellizzari. Noi abbiamo deciso di ricordarlo con semplicità e sobrietà. Quella sobrietà vera e sincera che è stata forse il tratto dominante e profondo della personalità di Rumor. Riunendoci qui, nella città che fu sua ed è nostra, e nella sua chiesa.
E ascoltando, dopo queste mie brevi parole, le note di Haendel e Monteverdi, ma soprattutto la straordinaria cantata di Bach conosciuta come "Actus tragicus".

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Mincato, Zonin, Cuneo, Tamburini ... al Cuoa su: 'Wall Street: La stangata. Cosa abbiamo impararato per non perdere più soldi'

Il saggio di CuneoNell'aula magna della prestigiosa sede del Cuoa, a Villa Valmarana Morosini di Altavilla Vicentina, Gianfilippo Cuneo, uno dei consulenti d'impresa più conosciuti e ora gestore di fondi d'investimento, ha parlato oggi pomeriggio del suo libro ‘Wall Street: La stangata. Cosa abbiamo imparato per non perdere più soldi', scritto rispondendo alle domande di Fabio Tamburini, direttore dell'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor e presente alla serata come ‘conduttore‘ dell‘evento.
L'argomento del saggio (edito da Baldini Castoldi Dalai) sul crollo del capitalismo finanziario e sui peccati capitali commessi dalle principali banche d'affari, dalle agenzie di rating, da revisori, autorità di controllo e dai cosiddetti consiglieri indipendenti, è stato prima illustrato da Gianfilippo Cuneo (con un vivace botta e risposta tra lui e il coautore Tamburini) e poi è stato il filo conduttore della tavola rotonda a cui hanno partecipano, oltre agli autori del libro, il Presidente della Fondazione CUOA, Vittorio Mincato, presidente anche della Camera di Commercio di Vicenza e membro di vari Consigli di Amministrazione, tra cui quello della ‘nuova' Parmalat, e il Presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, titolare anche dell'omonima azienda vinicola.

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Miseria e consumismo, l'America secondo Parise

Pino DatoA partire dal misconosciuto viaggio coast to coast del 1961, in "L'ultimo anti-americano" Pino Dato ricostruisce il complesso rapporto tra lo scrittore de "Il prete bello" e gli Stati Uniti: ne viene fuori una visione sostanzialmente negativa, assolutamente non ideologica e ancora estremamente attuale

 

"Perché non possiamo non dirci americani". Pino Dato parafrasa uno dei più celebri aforismi di Benedetto Croce per introdurre la sua ultima fatica letteraria, L'ultimo anti-americano (edizioni Aracne, 14 euro), in arrivo nelle librerie proprio in questi giorni. Un libro che ad un primo sguardo può apparire meno vicentino di tanti suoi lavori precedenti - dalla collezione di ritratti di Vicenza, briganti e gentiluomini all'analisi di Vicenza, la città incompiuta - ma che in realtà è profondamente intriso di vicentinità.

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Variati ha cambiato le deleghe agli assessori

Comune di Vicenza

Giunta, Variati: "Deleghe ridistribuite per affrontare con più equilibrio ed efficacia la fase della realizzazione"


Achille VariatiLa giunta di Vicenza passa dalla fase della progettazione a quella della realizzazione. E per affrontarla nel modo più efficace il sindaco Variati ha deciso e concordato con la giunta una nuova distribuzione delle deleghe assessorili. Senza cambiare nessun nome della squadra e introducendo due nuovi consiglieri comunali delegati.
"Lascio - spiega Variati - alcuni dei miei incarichi per sgravarmi un po' di un lavoro che ho tenuto sulle mie spalle per questo primo periodo. Riequilibrio le forze per la nuova fase della realizzazione che ci aspetta nel 2010. Rendo più compatibili le deleghe rispetto alla riorganizzazione dei settori. E' chiaro che non si tratta di una rivoluzione, ma del frutto di un ragionamento collettivo, di squadra. Non ci sono bocciature, altrimenti avrei tranquillamente mandato a casa qualcuno, ma modifiche funzionali al grande lavoro che ci aspetta".
Queste, nel dettaglio, le nuove attribuzioni deleghe.
Il sindaco, mantiene per sé il coordinamento e la rappresentanza istituzionali, i rapporti con lo Stato, il turismo nell'ottica del rilancio della città.

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Quattro chiacchiere coi musulmani

Dentro il centro islamico di via Vecchia Ferriera per conoscere faccia a faccia i fedeli vicentini. Stufi di essere considerati invisibili

 

Interno del Centro Culturale Islamico di Via Vecchia FerrieraLa sensazione, dopo aver chiacchierato con una manciata di fedeli del centro culturale islamico di Vicenza, è di essere stato in un luogo che si percepisce subito come separato, "sacro", e al tempo stesso come uno spazio di ritrovo per parlare fra amici, un po' come al bar. Mistico e comune insieme.
Il centro si chiama Ettawba e si trova, come si sa dalle polemiche sui permessi e sul recente festival poi saltato, in via Vecchia Ferriera nella zona ovest della città. Dentro la freddezza del capannone si stempera nelle scarpe lasciate in ordine prima della soglia che porta all'area dei riti, nei due distributori automatici di alimenti e bevande, nel negozietto di oggetti vari (opuscoli, libri, bandiere, vestiti). Tutto è ordinato, pulito, ben tenuto. Sulle bacheche avvisi scritti in arabo, ma anche un volantino che invita a iscriversi ad un corso di italiano che si tiene nella sede della ex circoscrizione 3. Il titolo è significativo: "Lavoratore straniero, pensa al tuo futuro". Su un muro la locandina di un convegno che si terrà a Rimini il 25-27 dicembre sui rapporti fra civiltà islamica e società europee. Ci accompagna ad assistere alla preghiera delle 16.45 il neo-convertito, italianissimo - anzi dei Castelli Romani - Abdullah Domenico Buffarini (di cui sul numero 176 di VicenzaPiù potete leggere un intervento).

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Tema: descrivi il tuo Natale (... la crisi è come Belen, palpabile)

Riceviamo dal nostro Giuliano Corà, che lo attribuisce a Marco Paolini*, il seguente tema, che ci fa vedere il (post) Natale con qualche (amaro) sorriso.

Tema: descrivi il tuo Natale


Belen Rodriguez (Da www.ilblogdiuominiedonne.net)Cara maestra, ste vacanse mi hano desfato: fisicamente e pissicologicamente.
Il papà ha deto che in casa la crisi è come Belen Rodrighess: palpabile. Quindi gnente regali costosi.
La matina di Natale mi sono alsato tuto ecitato come Emilio Fede il 14 Aprile 2008; rivo basso di corsa e apro il regalo: no catto mica un libro?
Un libro! Provi imaginarsi....a un putello di 8 ani, bombardato da Nintendo Ui, Gormiti, Lego, mestieri e gagget di Dragobol, Plei Stession ecc..regalare un libro par Natale è come ofrire a Bossi il federalismo solo pal Molise: na sconfita!
E spetti, parchè il bello no è gnancora rivato.
Sa che libro che era? "Fiat Ritmo: manuale d'uso".
La tentassione di pensare che Babo Natale no esiste e che il papà ha inscartossato uno dei due libri che abiamo in casa è forte.

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Con le giuste ambizioni, di Ario Gervasutti

Ario Gervasutti, il nuovo direttore de Il Giornale di VicenzaIeri era questo l'augurio a lui (e gli auguri a noi come lettori) che facevamo al neo direttore de Il Giornale di Vicenza: "L'editore, il direttore, la redazione e i collaboratori di VicenzaPiù augurano al neo direttore Ario Gervasutti buon lavoro e ogni successo professionale ma, soprattutto, si augurano, come già scritto nel numero 176 di VicenzaPiù in edicola, di poter leggere un giornale che sia soltanto, semplicemente, un giornale. E questa volta di Vicenza per davvero. Non solo di una certa Vicenza."

Oggi, come abbiamo pubblicato l'editoriale di saluto di Giulio Antonacci, diamo spazio a quello programmatico di Ario Gervasutti, che nei suoi passaggi si ripropone anche quello che noi auspicavamo e che ora sta a lui e alla sua redazione mettere in pratica per una Vicenza ...Più libera.

Se così sarà, e il ‘se' non è di dubbio, ma di auspicio, noi di VicenzaPiù, ora ‘il' settimanale di Vicenza, l'unico in edicola, in distribuzione fre press, scaricabile in pdf e in versione quotidiana online con www.vicenzapiu.com, terremo in maggior conto quello che leggeremo su "Il Giornale di Vicenza" , per condividerlo o criticarlo, ma con serietà e reciproca serenità.
Buon lavoro al nuovo Giornale di Vicenza.


L'editore, il direttore, la redazione, i collaboratori e i ... lettori di VicenzaPiù

 

Con le giuste ambizioni

di Ario Gervasutti (da Il Giornale di Vicenza)

Il Giornale di Vicenza non è soltanto un importante quotidiano. È l'anima di una città e di una provincia che hanno guidato la crescita del nostro Paese negli ultimi cinquant'anni. Non è un peccato di presunzione dire che qui si può capire in anticipo se l'Italia ripartirà di slancio o attraverserà altri tempi di sofferenza. È quindi con orgoglio ma anche con la consapevolezza di affrontare una sfida importante che ho accettato l'incarico di dirigere da oggi questo giornale, specchio di una terra ricca di umanità e di valori.

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Nuovo stadio e poteri forti. La replica della Lazzari: "Nessun regalo"

Articolo pubblicato sul numero 176 di VicenzaPiù, da ieri in edicola a 1 euro e ancora più facile da trovare nei punti di distribuzione in città (elencati nel box a destra da cui è possibile scaricare anche pdf) grazie alla tiratura aumentata.

 

L'assessore Lazzari col sindaco Variati alla presentazione del PatL'assessore all'urbanistica risponde alle critiche sull'accordo con Vicenza Futura:
"C'è solo una pre-intesa, si tornerà in consiglio, e ci saranno anche parcheggio di interscambio e fermata per la metropolitana di superficie"

 

"Allora, da dove cominciamo, dai poteri forti?". L'assessore all'urbanistica Francesca Lazzari ha appena terminato una telefonata piuttosto accesa che riguarda - non c'è nemmeno il bisogno di dirlo - alcuni punti caldi del Pat. E parte subito all'attacco. "A me vengono a dire certe cose - riprende facendo riferimento proprio alle accuse di chi vede un Pat troppo sbilanciato, almeno in alcuni suoi punti, a favore di certi potentati economici -. A me che sono una donna di sinistra, di sinistra vera, non di quella demagogica e che mette la testa sotto la sabbia. Perché la sinistra vera non ha mai fatto demagogia e non ha mai nascosto la testa sotto la sabbia: al contrario, ha affrontato i problemi. Ed è questo che bisogna fare, se non vogliamo consegnare la città alla destra più becera: affrontare i problemi. E sporcarsi un po' le mani. Io non credo all'etica dei principi, credo a quella delle conseguenze". C'è poco da fare: è in una di quelle giornate in cui si stenta a tenerla a freno. Poco male, visto che uno degli obiettivi è proprio sviscerare i punti più critici del nuovo Piano di assetto del territorio appena approvato dal consiglio comunale. A cominciare da uno dei suoi progetti più ambiziosi: quello per il nuovo stadio a Vicenza Est, su cui si sono concentrate buona parte delle contestazioni.

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Antonacci saluta Il Giornale di Vicenza

Testata VicenzaPiùNella tradizione di pluralismo e trasparenza, che, pur nella chiarezza e fermezza delle sue prese di posizione, delle sue opinioni e delle sue inchieste, sempre documentate, contraddistingue il settimanale indipendente VicenzaPiù dalla sua nascita (il n. 1 è del 25 febbraio 2006, il n. 175 è di ieri, 12 dicembre 2009), pubblichiamo l'editoriale di oggi su Il Giornale di Vicenza di Giulio Antonacci, che annuncia il passaggio delle consegne, fra una settimana, del maggiore quotidiano cittadino al nuovo direttore Ario Gervasutti.
All'uno e all'altro auguriamo, intanto, buon lavoro per i loro impegni futuri nell'interesse della libera stampa, l'unico interesse per cui da sempre vive il nostro pur giovane settimanale.

Editore, direttore, redazione e collaboratori di VicenzaPiù

 

È stato bello fare questo giornale con voi

di Giulio Antonacci

Giulio AntonacciCari amici lettori, questo è il penultimo colloquio fra me e voi. Come sapete, fra una settimana passerò la mano a un valente collega, Ario Gervasutti, al quale invio pubblicamente i miei complimenti e gli auguri sinceri.
Permettetemi, allora, una piccola riflessione su quel che è stato fatto in questi sette anni e più, prima dell'arrivederci definitivo di domenica prossima. La prima cosa certa è questa: voi e noi, cari lettori, questo giornale lo abbiamo fatto insieme. In questi giorni mi state dando atto dell'amore che avete avuto per il vostro giornale. Mi state dando atto con le vostre attestazioni di affetto che il Giornale di Vicenza non è stato solo un giornale da vendere a voi, ma "costruito" da voi. Penso che il segreto di un giornale che cerca di essere vero è proprio questo.

La formula del successo di un giornale resta questa. La crisi dell'editoria, il fatto che l'Italia sia al 126° posto nella graduatoria di vendita e lettura di giornali, si spiegano anche con l'incapacità di capire le esigenze di chi legge, con l'incapacità di offrire alla gente, senza compiacenza, il prodotto che la gente chiede. Per un giornale che non ha avuto matrice politica né ta bù ideologici come il nostro, mettersi in sintonia con la gente è stata una ricerca assidua, costante, quotidiana.

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Zocca: "È un Pat delle illusioni. E lo stadio può rimanere dov'è"

Articolo pubblicato sul numero 175 di VicenzaPiù, tutti i sabati in edicola a 1 euro e da oggi ancora più facile da trovare nei punti di distribuzione in città grazie alla tiratura aumentata.

Marzo Zocca (Foto Openpolis.it)"È un Pat illusorio, che promette molto più di quello che può dare". Tra i consiglieri d'opposizione che hanno passato al setaccio la mole imponente di carte del nuovo piano di assetto del territorio, Marco Zocca è stato sicuramente uno dei più attenti e scrupolosi. Quando lo incontriamo ha sottobraccio una carta con annotate a matita tutte la variazioni di aree agricole rispetto al vecchio prg ("Ho dovuto fare io il confronto, perché non ci hanno dato l'ultima versione della carta delle trasformabilità: alla faccia della trasparenza", commenta). Ed è proprio da qui, dai pezzi di campagna trasformati in aree lottizzabili, che cominciano, secondo l'ex assessore all'urbanistica degli ultimi anni del secondo mandato di Hullweck, i punti critici del Pat.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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