Decrescita e transizione, il felice primato del Vicentino
Giovedi 12 Gennaio 2017 alle 12:52
Oggi, 12 gennaio, l'economista e filosofo francese Serge Latouche compie 77 anni. Egli ha legato il suo nome al concetto di decrescita felice con il quale propone di immaginare prima e di realizzare poi un'economia completamente diversa da quella consumistica basata sul profitto. La produzione di beni, secondo Latouche, non può continuare a crescere a discapito della natura e della salute delle persone, in primo luogo perché abitiamo un mondo finito, con risorse limitate che stanno già esaurendosi. La crescita continua non è possibile, secondo Latouche, perché non si misura con il dato di realtà .
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Castelgomberto, incendio «doloso» tra gli ulivi: «Messaggio trasversale»
Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 16:52
Quei filari di olivi in cui «ogni pianta sembra innescata da una mano esperta» hanno tolto un bel po' di sonno ad Antonino Casale, ma non la voglia di tenere la schiena diritta cosa che fa «da quarant'anni» anche se l'incendio «con ogni probabilità doloso» che ha colpito un centinaio dei suoi mille olivi a Monteschiavi di Castelgomberto «ha uno sgradevole retrogusto» quello si legge in certi romanzi, in primis quelli di «Leonardo Sciacia».
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"Equi-libri", due incontri sull'altra economia: i libri di Vandana Shiva e Serge Latouche
Mercoledi 10 Ottobre 2012 alle 21:51
Cooperativa Unicomondo - La cooperativa Unicomondo di Vicenza presenta "Equi-libri", un nuovo ciclo di incontri e presentazioni di libri. Le prime due serate della rassegna saranno dedicate ai "guasti" della globalizzazione economico-finanziaria e alle "risorse" della decrescita. Giovedì 11 ottobre la discussione sarà aperta a partire dalla presentazione del libro di Vandana Shiva "Il bene comune della terra", dalle ore 20.45 nella bottega del mondo di Vicenza, in contrà Catena 21 (piazza delle Erbe).
Continua a leggereL'invenzione dell'economia: Serge Latouche
Domenica 12 Settembre 2010 alle 22:31
Se in questi anni abbiamo sentito molto parlare di "sviluppo sostenibile", " sviluppo compatibile" molto si deve anche a quel filoni di economisti che hanno cominciato a porsi delle domande sulla possibilità di continuare un certo tipo di sviluppo in presenza di un mondo che sta dimostrando sempre più le sue fragilità .
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