Archivio per tag: Cantina Beato Bartolomeo
La DOC Breganze a Vinitaly 2016
Venerdi 8 Aprile 2016 alle 16:51
Appuntamento a Verona, da domenica 10 a mercoledì 13 aprile: la Denominazione di Origine Controllata “Breganze†sarà presente a Vinitaly con il Consorzio di Tutela e 8 soci produttori. Alla 50esima edizione della manifestazione internazionale dedicata al vino, ci saranno quindi le specifiche del territorio breganzese, dalla “trilogia†del Vespaiolo (fermo, spumante e passito) ai grandi vini da vitigni internazionali, primo fra tutti, il Cabernet. Continua a leggere
Sei Torcolato in verticale: il tempo vince
Sabato 20 Marzo 2010 alle 14:47Cantina Beato Bartolomeo di Breganze     Â
Una degustazione promossa dalla delegazione Ais di Vicenza alla Cantina Beato Bartolomeo confronta alla cieca sei annate di Torcolato. Con molte sorprese.

Degustazione del Torcolato
A fare gli onori di casa ci ha pensato Giuseppe Sartori, responsabile commerciale della Beato Bartolomeo, nonché produttore e socio. Ripercorrendo il processo produttivo del Torcolato, ha spiegato che viene impiegata solo uva di varietà Vespaiola, autoctona di Breganze, vendemmiata a metà settembre non del tutto matura. Le uve provengono da alcune parcelle collinari, caratterizzate da terreni tufacei-vulcanici. Vengono selezionati grappoli spargoli e sani, che potranno sopportare l'appassimento evitando lo sviluppo di muffe e marciumi. Quindi l'appassimento in un ambiente deumidificato fino ad una concentrazione del 32-35% di zuccheri nell'acino. Pigiatura, immediata separazione dalle bucce e una lenta fermentazione a 18°, una parte in acciaio e una parte in legno. Segue l'affinamento per 24 mesi in botti di rovere da 20 ettolitri.
Posta la costanza di questi passaggi produttivi, la degustazione ha permesso di capire a fondo l'influenza del fattore climatico su un vino come il Torcolato. L'ultima annata si è subito rivelata immediatamente al degustatore, svelando i tratti tipici del Torcolato (al naso albicocca secca, miele, mandorla, mineralità ) con notevole fragranza, una freschezza e alcune spigolosità che lasciano supporre un vino che sta ancora evolvendo positivamente. Annate come 2000 e 2002 hanno invece tratto in inganno i sommelier, presentando note più evolute al naso, ma una freschezza e un equilibrio in bocca invidiabili. Caratteristiche meno percepibili nel 2003 e 2005 che risutano meno intensi al naso e meno persistenti. Ritornando con la memoria all'andamento climantico di queste ultime non è difficile capire come la torrida estate del 2003 abbia determinato una minore acidità nelle uve e una minore trasmissione delle sostanze aromatiche. Circostanze in parte ripetute nel 2005. La 2001 è l'annata che più di ogni altra rivela note ossidative al naso e una notevole complessità , tratti a cui l'annata 2000 deve ancora giungere: caratteristiche che dimostrano la longevità del Torcolato e la sua vocazione di grande vino da abbinamenti salati. Continua a leggere