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«Cambiare l'allenatore fa parte delle funzioni di un presidente». Non poterlo fare è stato un chiaro segnale di delegittimazione. Così Massimo Masolo ha deciso di passare dalle minacce dei giorni scorsi alle dimissioni concrete: non è più lui il presidente del Vicenza. Non ha atteso nemmeno d'entrare in Consiglio d'amministrazione - che s'è riunito nel pomeriggio per poi riaggiornarsi al 4 febbraio per scegliere il successore - per comunicarlo.

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Vicenza, tutti assieme (o quasi) appassionatamente (o meno) contro il presidente (ancora per poco) Masolo. Il Massimo dirigente, emulo del premier uscente Mario Monti, ha dettato una propria agenda, che verrà esaminata e quasi certamente respinta dal consiglio d'amministrazione di lunedì pomeriggio. Il primo punto riguarda infatti l'esonero del tecnico Roberto Breda, colpevole di aver ottenuto solo tre misere vittorie in ventidue partite di campionato.

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Aria molto pesante in sala stampa dopo il triste epilogo del 2012, il Cda berico prenderà provvedimenti ma i pareri sono discordanti: colpa dei giocatori o dell'allenatore? Per Cassingena Jr la mancanza più grande è dei ripescati che hanno «perso l'orgoglio e mancato la promessa di non ripetere la retrocessione» 

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Si è chiuso il girone d'andata, il panettone è arrivato ma restano problemi e interrogativi. Il tecnico biancorosso 'non lo apre', rimandando ogni bilancio dopo la sfida con lo Spezia. Ecco i passaggi salienti della conferenza odierna 

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Trasferta amarissima: nessuno ha voglia di parlare in spogliatoio. Poi un po' alla volta ecco le impressioni del match, Breda in testa: «Fa molto male. Domenica penso solo alla vittoria». 

ROBERTO BREDA, allenatore Vicenza. «Per me è stata una buona prestazione, in difesa non abbiamo rischiato niente, siamo andati sotto con l’ennesimo episodio che invece a noi come sempre non sorride. Su Ceravolo a difesa schierata si poteva raddoppiare, poi lui ha preso il palo interno ed è entrata, noi la traversa ed è uscita, succede.

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Da Castiglia la frase più azzeccata del momento biancorosso dopo l'amara sconfitta : «Il Vicenza quando gioca bene pareggia, e quanto gioca così così, perde»

ROBERTO BREDA, allenatore Vicenza, inizia così: «Non è la partita che sognavo di fare. L’Empoli ha qualità ma non voglio parlare dei nostri assenti, diamo merito al gruppo che ha mostrato qualche buona ripartenza, con Plasmati e Giacomelli. Poi però quando prendi un gol da calcio piazzato e ne prendiamo tanti, è stato difficile ripartire».

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I due tecnici risparmiano l'operato di Palazzino per la vittoria sfumata: Nicola elogia il Vicenza, Breda glissa: «Gli episodi non ci aiutano. Nessun caso Pisano». Di Matteo: «Primo gol memorabile, ma non è bastato».

NICOLA, allenatore Livorno : «Partita divertente, spero però di avere meno emozioni e più serenità. Il Vicenza è stato bravo a costruirsi le sue occasioni, noi meno a pensare di aver già vinto dopo il vantaggio. Sul 3-1 loro non dovevamo più sbagliare, è servito pressare davanti e il pareggio è arrivato con merito».

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Pareggio gagliardo contro la vicecapolista: Vicenza costretto a rimediare al vantaggio toscano e all'infortunio di Pinardi. La doppietta di Castiglia ci riporta in vantaggio, ma un errore di Camisa e un arbitro mediocre offrono ai labronici l'occasione di portare a casa un 3-3 bugiardo  

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La sconfitta di Vercelli ha offerto uno spettacolo imbarazzante. E in più è riapparso il fantasma di una classifica pericolante, peggiore del 2011: proprio così, dopo le 17 giornate del campionato scorso il Lane aveva 18 punti, oggi solo 17. 

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Terzo tempo "caldo", si sfoga Giandonato e Padalino vorrebbe non parlare, Masolo (espulso) attacca gli arbitri e Breda ammette l'ingenuità del peggior primo tempo della stagione

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