Archivio per tag:  Querele
	
	
Al Senato una legge salva-informazione dalla "clava" querele temerarie. Il Fatto Quotidiano condannato per Tiziano Renzi
Venerdi 26 Ottobre 2018 alle 10:17 Arriva in Senato una legge contro le querele temerarie, la clava usata in modo sempre più disinvolto dai potenti per intimidire i giornalisti e scoraggiare la pubblicazione delle notizie sgradite. L’ha presentata Primo Di Nicola, una vita a l’Espresso ed ex direttore de il Centro, eletto nelle file del M5S, insieme ai colleghi (di partito e di professione) Gianluigi Paragone ed Elio Lannutti. Di Nicola cita anche il caso del Fatto Quotidiano, condannato in primo grado a risarcire 95 mila euro a Tiziano Renzi, padre dell’ex premier.Â
				
			
			
			Arriva in Senato una legge contro le querele temerarie, la clava usata in modo sempre più disinvolto dai potenti per intimidire i giornalisti e scoraggiare la pubblicazione delle notizie sgradite. L’ha presentata Primo Di Nicola, una vita a l’Espresso ed ex direttore de il Centro, eletto nelle file del M5S, insieme ai colleghi (di partito e di professione) Gianluigi Paragone ed Elio Lannutti. Di Nicola cita anche il caso del Fatto Quotidiano, condannato in primo grado a risarcire 95 mila euro a Tiziano Renzi, padre dell’ex premier.  
 
			
							
					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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			A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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		Pro Vescovi i reduci di Zonin, ex Roi Soleil: in Confindustria continuità col passato, nella Fondazione Roi i bilanci non chiariscono, anzi
Lunedi 14 Marzo 2016 alle 23:13 A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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			A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?			
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					Categorie: Politica				
			
			
			
							
				 Il senatore Enrico Cappelletti per i Parlamentari Veneti M5S esprime solidarietà ai cittadini dei Comitati No-Pedemontana invitando il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Silvano Vernizzi a «tirare fuori i documenti, piuttosto che sporgere querele». Cappelletti dichiara di aver appreso dal Corriere delle Alpi del 2 Gennaio che il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Vernizzi avrebbe querelato per diffamazione i rappresentanti dei comitati di cittadini No-Pedemontana, in quanto avrebbero parlato di quest'opera come di "un nuovo Mose"».			
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			Il senatore Enrico Cappelletti per i Parlamentari Veneti M5S esprime solidarietà ai cittadini dei Comitati No-Pedemontana invitando il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Silvano Vernizzi a «tirare fuori i documenti, piuttosto che sporgere querele». Cappelletti dichiara di aver appreso dal Corriere delle Alpi del 2 Gennaio che il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Vernizzi avrebbe querelato per diffamazione i rappresentanti dei comitati di cittadini No-Pedemontana, in quanto avrebbero parlato di quest'opera come di "un nuovo Mose"».			
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		M5S: solidarietà a Comitati No Pedemontana, Vernizzi tiri fuori documenti, non querele
Martedi 6 Gennaio 2015 alle 14:43 Il senatore Enrico Cappelletti per i Parlamentari Veneti M5S esprime solidarietà ai cittadini dei Comitati No-Pedemontana invitando il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Silvano Vernizzi a «tirare fuori i documenti, piuttosto che sporgere querele». Cappelletti dichiara di aver appreso dal Corriere delle Alpi del 2 Gennaio che il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Vernizzi avrebbe querelato per diffamazione i rappresentanti dei comitati di cittadini No-Pedemontana, in quanto avrebbero parlato di quest'opera come di "un nuovo Mose"».			
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			Il senatore Enrico Cappelletti per i Parlamentari Veneti M5S esprime solidarietà ai cittadini dei Comitati No-Pedemontana invitando il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Silvano Vernizzi a «tirare fuori i documenti, piuttosto che sporgere querele». Cappelletti dichiara di aver appreso dal Corriere delle Alpi del 2 Gennaio che il Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta Vernizzi avrebbe querelato per diffamazione i rappresentanti dei comitati di cittadini No-Pedemontana, in quanto avrebbero parlato di quest'opera come di "un nuovo Mose"».			
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					Categorie: Informazione				
			
			
			
							
				 "La Lega è spaccata, Lovat è stato espulso, Il "rottamatore" al recente congresso provinciale: «L'ho appreso dalla stampa, nessuno mi ha detto nulla. È pazzesco».". Così scriveva Il Giornale di Vicenza sull'espulsione di Davide Lovat il 28 febbraio a pag. 10. Oggi sempre il GdV titola e scrive "La Lega veneta vuole sospendere il senatore Filippi. Dal Consiglio nazionale parte la proposta di "opportunità politica" Deciderà il Federale con Bossi Il parlamentare: «Non so nulla»". E Filippi si imbufalisce di nuovo col GdV, perché l'articolo compare "solo" a pag. 25, così che un semplice Lovat lo batte di ben 15 pagine!			
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			"La Lega è spaccata, Lovat è stato espulso, Il "rottamatore" al recente congresso provinciale: «L'ho appreso dalla stampa, nessuno mi ha detto nulla. È pazzesco».". Così scriveva Il Giornale di Vicenza sull'espulsione di Davide Lovat il 28 febbraio a pag. 10. Oggi sempre il GdV titola e scrive "La Lega veneta vuole sospendere il senatore Filippi. Dal Consiglio nazionale parte la proposta di "opportunità politica" Deciderà il Federale con Bossi Il parlamentare: «Non so nulla»". E Filippi si imbufalisce di nuovo col GdV, perché l'articolo compare "solo" a pag. 25, così che un semplice Lovat lo batte di ben 15 pagine!			
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Alberto Filippi "arrabbiato" col Giornale di Vicenza: Davide Lovat lo batte di 15 pagine!
Domenica 17 Aprile 2011 alle 14:03 "La Lega è spaccata, Lovat è stato espulso, Il "rottamatore" al recente congresso provinciale: «L'ho appreso dalla stampa, nessuno mi ha detto nulla. È pazzesco».". Così scriveva Il Giornale di Vicenza sull'espulsione di Davide Lovat il 28 febbraio a pag. 10. Oggi sempre il GdV titola e scrive "La Lega veneta vuole sospendere il senatore Filippi. Dal Consiglio nazionale parte la proposta di "opportunità politica" Deciderà il Federale con Bossi Il parlamentare: «Non so nulla»". E Filippi si imbufalisce di nuovo col GdV, perché l'articolo compare "solo" a pag. 25, così che un semplice Lovat lo batte di ben 15 pagine!			
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			"La Lega è spaccata, Lovat è stato espulso, Il "rottamatore" al recente congresso provinciale: «L'ho appreso dalla stampa, nessuno mi ha detto nulla. È pazzesco».". Così scriveva Il Giornale di Vicenza sull'espulsione di Davide Lovat il 28 febbraio a pag. 10. Oggi sempre il GdV titola e scrive "La Lega veneta vuole sospendere il senatore Filippi. Dal Consiglio nazionale parte la proposta di "opportunità politica" Deciderà il Federale con Bossi Il parlamentare: «Non so nulla»". E Filippi si imbufalisce di nuovo col GdV, perché l'articolo compare "solo" a pag. 25, così che un semplice Lovat lo batte di ben 15 pagine!			
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