Regione annuncia monitoraggi su Pfas. M5S: "Era ora, ma li deve pagare la Miteni. E si blocchi la produzione in attesa dei dati"
Lunedi 26 Dicembre 2016 alle 19:25
La Regione, scrive nella nota sul problema Pfas che riportiamo l'ufficio stampa del gruppo consiliare M5S Veneto, annuncia un "Piano di Sorveglianza sulla Popolazione Esposta alle sostanze Perfluoroalchiliche" e un "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto", con un ulteriore finanziamento specifico di 400 mila euro. Si stima che per il primo anno di attività del monitoraggio saranno necessari circa 3 milioni di euro: il progetto coinvolgerà 85 mila persone nelle province di Vicenza, Verona e Padova, con uno screening che partirà dai quattordicenni. I consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco, insieme alla consigliera comunale di Montecchio Sonia Perenzoni, sottolineano come il monitoraggio sia tanto positivo quanto tardivo.
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Inquinamento da Pfas, i dati e le posizioni di Luca Zaia e Luca Coletto. Giunta regionale: piani di monitoraggio su persone e alimenti
Lunedi 26 Dicembre 2016 alle 12:52
Zaia, "continueremo collaborazione con procure". Coletto:"prime convocazioni gia' partite per i quattordicenni".Una vasta azione sanitaria, per verificare la presenza e gli eventuali effetti su persone e alimenti dei "Pfas" (Sostanze Perfluoro Alchiliche), la cui contaminazione ha interessato parte del territorio regionale, è stata avviata dalla Giunta regionale del Veneto che, su proposta dell'Assessore alla Sanità Luca Coletto, ha approvato (qui la delibera, ndr) due importanti Piani di intervento. Si tratta del "Piano di Sorveglianza sulla Popolazione Esposta alle sostanze Perfluoroalchiliche" e del "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto".
Continua a leggerePfas, la Miteni entro tre anni si riconvertirà. Investimenti per 11 milioni
Venerdi 23 Dicembre 2016 alle 09:29
Miteni cambia marcia: la parola d’ordine è riconversione, entro il 2020 l’obiettivo è mettere da parte i Pfas e puntare su molecole meno impattanti. L’industria di Trissino, guidata dall’ad Antonio Nardone, nei giorni scorsi ha approvato un nuovo piano industriale che in tre anni prevede investimenti da 11 milioni e una revisione radicale dei processi produttivi. In particolare Miteni – fabbrica chimica con 130 addetti, 24 milioni di fatturato - punta su farmaceutica ed elettronica per ridurre le produzioni legate alle molecole perfluoroalchiliche (pfas) via via a una quota sempre più bassa, non più del 20% dell’attivo.
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Acquedotto anti-Pfas, M5s: servono 180 milioni, inaccettabile aumentare le tariffe. Sia la Miteni a mettere i soldi
Venerdi 9 Dicembre 2016 alle 16:39
Movimento 5 Stelle Veneto Per risolvere il problema dell’inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas) servono 180 milioni. Lo hanno calcolato i tre Consigli di Bacino: Consiglio di Bacino Bacchiglione, il Consiglio di Bacino Valle del Chiampo e il Consiglio di Bacino Veronese, che regolano il servizio idrico integrato nelle aree interessate da inquinamento di Pfas. Il M5S attraverso i suoi portavoce veneti il Sindaco di Sarego Roberto Castiglion, la consigliera comunale di Montecchio Sonia Perenzoni e i consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco interviene chiedendo che a pagare questa cifra sia l’azienda Miteni S.p.a.: “Ad Arzignano durante il tavolo tecnico di coordinamento è stato stilato l’accordo ma non ci sono i soldi. Continua a leggere
Pfas, Filippo Crimì del Pd: "80 milioni per interventi ambientali"
Giovedi 1 Dicembre 2016 alle 18:07
Filippo Crimì, deputato Partito DemocraticoQuesto pomeriggio sono stati approvati in via definitiva al CIPE i piani operativi ambiente per i Fondi di Sviluppo e Coesione. Questo vuol dire che, come annunciato dal Sottosegretario Luca Lotti, il Governo stanzierà  gli 80 milioni di euro necessari agli interventi ambientali sul bacino Fratta-Gorzone, finalizzati  alle misure di contrasto dall'inquinamento da PFAS nelle acque della provincia di Vicenza e Verona. La scadenza avvenuta lo scorso anno dell'Accordo di programma per il Fratta-Gorzone e la necessità del suo rinnovo, avevano già dato l'occasione per intervenire confermando che i fondi già esistenti (23 milioni di euro) dovevano rimanere investiti per il trattamento dei fanghi. Continua a leggere
Arica, Acque del Chiampo e Consiglio di Bacino Valle del Chiampo: "il Tribunale delle Acque accoglie la richiesta del territorio sui Pfas"
Venerdi 18 Novembre 2016 alle 16:36
La nota congiunta di Arica, Acque del Chiampo e Consiglio di Bacino Valle del Chiampo
Il Tribunale Superiore delle Acque di Roma, investito dell'impugnazione del decreto di autorizzazione allo scarico del collettore della Regione Veneto, proposta congiuntamente dal Consorzio ARICA e dalle società consorziate (Acque del Chiampo spa, Medio Chiampo spa e Alto Vicentino Servizi spa), all'udienza del 16/11/2016 ha esaminato la richiesta di preliminare sospensione dell'obbligo di immediato adeguamento degli scarichi ai limiti imposti con il provvedimento regionale del 22 luglio 2016. Continua a leggereIl Fatto: "Greenpeace: 'Vicenza, Padova e Verona esposte a Pfas: falde a rischio contaminazione'"
Martedi 15 Novembre 2016 alle 09:50
In Italia, tra le province di Vicenza, Padova e Verona sono 350-400mila le persone potenzialmente a rischio per l’inquinamento diffuso nell’ambiente e la conseguente contaminazione delle falde di acqua potabile dovuti alla produzione di composti chimici pericolosi, come i Pfc (composti poli e perfluorurati). Greenpeace ha pubblicato il rapporto ‘Come i Pfc entrano nel nostro corpo’ che identifica quattro aree del mondo, esaminandone il livello di inquinamento. Il dossier esamina i casi di Italia, Ohio-West Virginia (Usa), Olanda, Cina.
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Pfas, convegno all'Ordine dei Medici di Vicenza. Il resoconto del dott. Cordiano: "un successo"
Sabato 5 Novembre 2016 alle 16:54
Il resoconto di Vincenzo Cordiano, Presidente della sezione di Vicenza e referente per il Veneto dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia Onlus, sul convengo organizzato a Vicenza da ISDE sui PFAS Un centinaio di persone ha stipato nella mattinata di sabato 28 ottobre 2016 l'aula magna della sede dell'Ordine Provinciale dei Medici di Vicenza, che ha ospitato la prima edizione della giornata medica vicentina dedicata agli interferenti endocrini e ai composti perfluoroalchilici (PFAS). I partecipanti, anche i non addetti ai lavori, hanno apprezzato la chiarezza dell'esposizione dei relatori, l’altissimo livello scientifico delle relazioni e l’ospitalità dell’Ordine provinciale dei Medici vicentini.
Continua a leggerePfas, M5S: ci stanno fregando di nuovo, vogliono alzare i limiti nell’acqua
Venerdi 4 Novembre 2016 alle 16:29
Di seguito la nota congiunta di Jacopo Berti, capogruppo Movimento 5 Stelle in consiglio regionale Veneto, Manuel Brusco, consigliere regionale, Sonia Perenzoni, consigliera comunale Montecchio Maggiore
Sui Pfas ci stanno fregando di nuovo. Alle spalle e a porte chiuse, come sempre. Ieri è avvenuta una riunione a Palazzo Balbi, con rappresentanti del governo centrale e l’assessore veneto all’ambiente Coletto, in cui si è deciso di ridiscutere i limiti di Pfas nelle acque, ovviamente alzandoli, dopo le lamentele delle aziende che li producono e che non vogliono adeguarsi. Continua a leggerePfas, Valentina Dovigo: analisi sulle matrici alimentari provenienti da Vicenza?
Lunedi 31 Ottobre 2016 alle 17:57
Di seguito l'interrogazione consiliare di Valentina Dovigo, Sel e Lista Civica, all’assessore alla sostenibilita’ urbana
Una decina di giorni fa sono stati riscontrati, in seguito alle analisi eseguite su due pozzi privati del territorio nord-ovest del comune di Vicenza, livelli di sostanze perfluoroalchiliche superiori a quelli consentiti dalle norme. Ciò premesso, la sottoscritta consigliera comunale Valentina Dovigo, interroga l’assessore alla sostenibilità urbana per sapere: quali provvedimenti sono stati presi o verranno presi dall’Amministrazione in seguito al riscontro di tali dati analitici, segno probabilmente che l’inquinamento si sta muovendo e la contaminazione delle acque profonde e superficiali non è ancora conclusa. Continua a leggere
