Noi che credavamo nella BpVi incontra il sottosegretario Baretta: "Ci sarà ad una delle nostre assemblee". A breve il video dell'intervista esclusiva all'onorevole
Martedi 21 Febbraio 2017 alle 16:15
Doveroso incontro oggi con il sottosegretario On. Baretta - racconta un comunicato dell'associazione Noi che credavamo nella BpVi - nel quale abbiamo affrontato diversi aspetti dal rilancio della banca e del territorio a una doverosa azione di responsabilità verso tutti i soggetti che hanno traghettato l'Istituto alla disastrosa situazione attuale. Con la specifica nostra richiesta di valutare le responsabilità , oltre che dell'amministrazione Zonin, anche dell'ex amministratore delegato Francesco Iorio e del suo c.d.a. fino ad arrivare a un'azione di ristoro vera e dignitosa per tutti i risparmiatori che all'interno dell'Istituto hanno investito i risparmi di una vita. Il sottosegretario ha accettato l'invito a partecipare a una delle prossime assemblee. In serata l'intervista esclusiva vieo all'onorevole
Continua a leggereUn AD spesso è determinante per le sorti di un'azienda industriale, quasi mai per una banca: Penati e Viola puliranno i bilanci di BPVi ma i problemi potrebbero ripetersi
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 20:31
Non voglio di certo fare il disfattista dicendo che "uno vale l'altro", ma peggio ancora sarebbe far credere che esista "l'uomo della provvidenza". Un Amministratore Delegato spesso è determinante per le sorti di un'azienda industriale, quasi mai per una Banca. Ricordate per caso l'Amm. Del. di una Banca che è diventato famoso per aver lanciato sul mercato un prodotto particolarmente innovativo? Certamente no! E se qualcuno, in ambito bancario, avesse anche un'idea geniale, non potendola brevettare, non potrebbe sfruttarla appieno visto che verrebbe copiata dagli Istituti concorrenti quasi in tempo reale. L'Amm. Del. di una Banca quindi, deve principalmente evitare di far danni e perseguire i principi di una sana gestione con la diligenza del buon padre di famiglia. Ribadisco ancora una volta che le Banche sono giganti dai piedi d'argilla, muovono ingenti capitali, ma la redditività , nel migliore dei casi, è comunque bassissima.
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BPVi, fuga dei correntisti. Le entrate giornaliere sono minori delle uscite
Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 08:37
Quanto sta costando il turnover del top management alla Popolare di Vicenza? Dopo il benservito milionario all’ex amministratore delegato Francesco Iorio, la scorsa settimana è stata la volta delle dimissioni del braccio destro di Iorio, Iacopo De Francisco. Con il manager, che resterà in carica fino a febbraio, si è arrivati a una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Dopo che al suo arrivo – nell’estate 2015, sotto la presidenza di Gianni Zonin – Di Francisco era stato accolto da un consistente welcome bonus , sembra abbia accordato, in sede di addio, uno sconto alla banca.
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Transazione e "Situation room" BPVi, Marcello Poli spiega come funziona ai 94.000 soci invitati ad aderire: "la trasparenza è indispensabile a ricostruire la fiducia"
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 22:00Pubblicato il 20 gennaio alle 17.23. Aggiornato alle 22.00. Bisogna travestirsi da Divino Otelma per azzeccare i numeri delle transazioni andate finora in porto con i 94.000 soci della Banca Popolare di Vicenza chiamati all'appello e alla concreta anche se amara realtà dei 9 euro offerti a fronte, ecco il concreto, dei 10 centesimi di valore, per giunta non ancora liquidizzabile, della azioni BPVi frutto della gestione dell'era Gianni Zonin protrattasi fino a Francesco Iorio, contro i 60 o 62,50 euro spesi per sottoscriverle o acquistarle dal 2007 al 2016. Questo è, infatti, il periodo preso in considerazione da Gianni Mion e Fabrizio Viola (e da Lanza e Carrus per Veneto Banca) col consenso di fatto del fondo Atlante, il nuovo socio di controllo assoluto della banca vicentina e della cugina, ora promessa sposa, montebellunese, ai cui azionisti andrebbe, analogamente a quelli di Vicenza e se lo accetteranno, il 15% del prezzo di acquisto o sottoscrizione delle loro quote, che hanno avuto un range più ampio di variazione a partire da 20 euro fino alla quotazione massima sopra i 40 euro.
Continua a leggereIacopo De Francisco lascia BPVi
Martedi 17 Gennaio 2017 alle 15:59
Era prevedibile, l'avevamo previsto ed oggi 17 gennaio Jacopo De Francisco, vice direttore generale vicario della Banca Popolare di Vicenza, scelto da Francesco Iorio, ha mollato gli ormeggi e ha rivolto la prua lontano da Vicenza dopo l'arrivo dei primi "uomini" di Fabrizio Viola, non a caso già al lavoro col ruolo di vice direttori generali. All'epoca dell'annuncio dei due nuovi arrivi titolammo "Enrico Maria Fagioli Marzocchi e Gabriele Piccini vice dg in BPVi. Iacopo De Francisco al bivio: dg di BPVi e Veneto Banca oppure fuori" e delle due ipotesi si è realizzata la più probabile. Allora assume un particolare significato la foto dell'ormai ex vice dg tutto solo in occasione dell'assemblea semivuota sulla BPVi organizzata il 3 dicembre dall'infelice accoppiata tra Achille Variati e Renato Bertelle.
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Transazione, azione di responsabilità e capacità di Fabrizio Viola si incrociano nel salvataggio di BPVi e Veneto Banca
Martedi 17 Gennaio 2017 alle 13:28
In questo periodo è massima l'attenzione sul salvataggio delle due ex Popolari venete intrapreso dal suo nuovo management che ruota intorno a Fabrizio Viola, scelto dal socio di fatto unico, il Fondo Atlante, che lo ha nominato ad di Banca Popolare di Vicenza e presidente del comitato esecutivo di Veneto Banca, salvataggio per il quale è preliminare ai previsti consistenti tagli dei costi e all'immissione altrettanto pesante di nuovi capitali, almeno 3.5 miliardi, il successo della proposta di transazione avanzata a 94.000 soci della banca vicentina e a 75.000 di quella montebellunese. Ci arrivano in quest'ambito due note, una da Riccardo Federico Rocca dell'omonimo studio milanese e l'altra da un lettore affidabile che preferisce mantenere pubblicamente l'anonimato ma che ci gira, facendolo suo, il commento che circola in ambienti vicentini qualificati su un articolo di Lettera 43.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca, Il Sole 24: rimborsi fino a 600 mln. VicenzaPiù: giallo sulla situation room di cui Gianni Mion non sa nulla: troppi dirigenti vecchi e nuovi, tutti strapagati?
Venerdi 6 Gennaio 2017 alle 22:48
Col titolo "Veneto Banca e Vicenza: rimborsi per 175mila soci" e il sommario "Stanziati 600 milioni, pari al 15% del valore di carico - Lunedì i due cda", Katy Mandurino su Il Sole 24 Ore conferma le ipotesi sui dati del possibile ristoro ai soci della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca a cui ci siamo permessi ieri di aggiungere una nostra, non secondaria, considerazione sulla possibile adesione di gran parte dei singoli soci (i due Istituti puntano all'80%) ma di un realistico e realizzabile rilancio al rialzo di quelli che si sono già attivati legalmente e degli altri rappresentati dalle associazioni più combattive sintetizzata dal nostro titolo di ieri notte: "Il 9 gennaio BPVi e Veneto Banca fissano tetto per transazioni per soci "traditi". I legali e le associazioni contano sul principio di Pareto: se l'80% accetta, il 20% avrà vantaggi maggiori". Vi proponiamo, comunque, a seguire la "fotografia" fatta da Il Sole 24 Ore sulla situazione anche per evidenziare un fatto curioso.
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Enrico Maria Fagioli Marzocchi e Gabriele Piccini vice dg in BPVi. Iacopo De Francisco al bivio: dg di BPVi e Veneto Banca oppure fuori
Venerdi 6 Gennaio 2017 alle 11:02
Pubblicato il 5 gennaio 2016 alle 23.30, aggiornato il 6 alle 11.02. La nomina di Gabriele Piccini e Enrico Maria Fagioli Marzocchi, annunciati nella nota ufficiale che segue come neo top manager di Banca Popolare di Vicenza, a vice direttori generali dell'istituto di via Btg. Framarin rafforza le voci che vogliono come suo prossimo direttore generale Iacopo De Francisco (nella nostra foto durante il convegno al Teatro di Vicenza del 3 dicembre 2016, ndr), vice direttore generale vicario scelto proprio da Francesco Iorio e appena entrato nel cda di Banca Nuova, la controllata siciliana di BPVi, in cui tuttora siede come dg Adriano Cauduro, che ha avuto come presidente Marino Breganze, storico braccio destro di Gianni Zonin, e a luglio, come rivelato su l'Espresso da Vittorio Malagutti, ha ricevuto nella sede di Palermo con i massimi onori proprio l'ex presidente della Popolare vicentina.
Continua a leggereIl Sole 24 Ore: Fabrizio Viola, «La fusione Bpvi e Veneto va avanti»
Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 09:09
Prima di tutto, un piano industriale. Poi una accelerazione, in modo da rientrare nei tempi previsti per la fusione. Senza perdere mai di vista che la chiave di volta per la rinascita resta la riconquista della fiducia dei risparmiatori. Fabrizio Viola riordina i pochi tasselli che, dopo appena una settimana di nomina, può mettere in fila per ristabilire un clima di operatività e propositività . Il “battesimo†come nuovo amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza - al posto del dimissionario Francesco Iorio - non è stato dei migliori: l’assemblea dei soci di ieri, che ha approvato la tanto attesa azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori (in primis, il presidente Gianni Zonin e il dg Samuele Sorato) colpevoli della malagestio che in decenni ha portato al quasi default, si è svolta in un clima tesissimo, dominato da proteste, fischi, frasi poco ortodosse ed altrettante poco ortodosse e addirittura irrispettose risposte dal palco.
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Francesco Iorio ex Ad della BPVi solo ora ha rinunciato alla buonuscita incassando però 1,5 mln per l'anno di preavviso. I chiarimenti dati alla Consob rivelano la bugia del "new deal". A Fabrizio Viola per Vicenza andranno 700.000 euro
Martedi 13 Dicembre 2016 alle 19:01
Pubblichiamo il comunicato stampa che la Banca Popolare di Vicenza ha "diffuso su richiesta della Consob ex art. 114 comma 5 e 116 comma 1 D.Lgs. 58/98" riguardo alla risoluzione del rapporto contrattuale con l'ex Ad Francesco Iorio, che, dalla lettura di quanto scritto, non avrebbe rinunciato, in occasione della sua conferma come Ad da parte del Fondo Atlante, alla sua buonuscita, come dichiarato in precedenza dalla BPVi del presidente Gianni Mion, ma avrebbe acconsentito solo ad una sua graduale riduzione con azzeramento in due anni. No comment al momento attendo una chiarimento da parte di Mion e sperando che almeno la cifra del compenso del nuovo Ad, Fabrizio Viola, sarà in futuro confermata, come appena comunicato, in 700.000 euro più premi di risultato senza nuove, spiacevoli scoperte magari legate a chiarimenti chiesti da Consob.
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