Crac BPVi e Veneto Banca: un protocollo di intesa del 2007 disatteso e ora confermato prevedeva già lo scambio di informazioni tra Bankitalia e Consob
Domenica 18 Febbraio 2018 alle 20:12 Dopo le nefandezze emerse durante le audizioni in Commissione Bicamerale di Inchiesta sulle banche, Banca d'Italia e Consob, le Authority sul sistema bancario e sul mercato, rispolverano,  a buoi scappati, un protocollo di intesa del 2007 in cui già era oltremodo previsto lo scambio di informazioni che è risultato essere stato assai carente per non dire assente nei vari crac bancari conclamati negli ultimi anni, con evidenza assoluta soprattutto in Veneto con le vicende di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca finite entrambe in LCA (leggasi fallimento) lo scorso giugno 2017.			
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			Dopo le nefandezze emerse durante le audizioni in Commissione Bicamerale di Inchiesta sulle banche, Banca d'Italia e Consob, le Authority sul sistema bancario e sul mercato, rispolverano,  a buoi scappati, un protocollo di intesa del 2007 in cui già era oltremodo previsto lo scambio di informazioni che è risultato essere stato assai carente per non dire assente nei vari crac bancari conclamati negli ultimi anni, con evidenza assoluta soprattutto in Veneto con le vicende di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca finite entrambe in LCA (leggasi fallimento) lo scorso giugno 2017.			
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			BPVi e Veneto Banca: truffe, veleni e "derivati" elettorali. Da Intesa Sanpaolo citata a Roma ma non a Vicenza a Cristina Rossello, "la Boschi" di Forza Italia
Sabato 17 Febbraio 2018 alle 01:15 Dopo il pirotecnico tour de force della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche a pochi giorni dall'indizione dei comizi elettorali, sembrava che il tema, sempre caldo e spinoso nella sensibilità dei cittadini-elettori - anche quando non direttamente toccati, né parenti o amici delle centinaia di migliaia di vittime - fosse passato in secondo piano. Su Maria Elena Boschi, figura simbolo del presunto aiuto dato dal  governo ai banchieri responsabili dei crac miliardari, o quanto meno  della contiguità anche fisica di interessi in conflitto (quello dei  banchieri appunto e quello della cosa pubblica da amministrare  nell'interesse di tutti), si era già detto di tutto, anche se, nei tanti  collegi dello stivale, da Bolzano a Ragusa, in cui l'ex ministra è  candidata, ogni giorno c'è sempre qualcuno a ricordarglielo.			
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			Dopo il pirotecnico tour de force della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche a pochi giorni dall'indizione dei comizi elettorali, sembrava che il tema, sempre caldo e spinoso nella sensibilità dei cittadini-elettori - anche quando non direttamente toccati, né parenti o amici delle centinaia di migliaia di vittime - fosse passato in secondo piano. Su Maria Elena Boschi, figura simbolo del presunto aiuto dato dal  governo ai banchieri responsabili dei crac miliardari, o quanto meno  della contiguità anche fisica di interessi in conflitto (quello dei  banchieri appunto e quello della cosa pubblica da amministrare  nell'interesse di tutti), si era già detto di tutto, anche se, nei tanti  collegi dello stivale, da Bolzano a Ragusa, in cui l'ex ministra è  candidata, ogni giorno c'è sempre qualcuno a ricordarglielo.			
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			Codacons su BPVi: Gup esclude Intesa, decisione incomprensibile
Giovedi 8 Febbraio 2018 alle 14:42 Una decisione incomprensibile che non va nella direzione di tutelare i risparmiatori truffati. Lo afferma il Codacons, commentando la scelta del gup di Vicenza di escludere come responsabili civili Intesa, Bce, Consob e Bankitalia dal procedimento a carico degli ex vertici di Banca Popolare di Vicenza. Si tratta di una decisione che contraddice nettamente la recente pronuncia del Gup del Tribunale di Roma, che sul caso di Veneto Banca ha accolto la richiesta di valutare la responsabilità civile di Intesa - spiega il Codacons -.			
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			Una decisione incomprensibile che non va nella direzione di tutelare i risparmiatori truffati. Lo afferma il Codacons, commentando la scelta del gup di Vicenza di escludere come responsabili civili Intesa, Bce, Consob e Bankitalia dal procedimento a carico degli ex vertici di Banca Popolare di Vicenza. Si tratta di una decisione che contraddice nettamente la recente pronuncia del Gup del Tribunale di Roma, che sul caso di Veneto Banca ha accolto la richiesta di valutare la responsabilità civile di Intesa - spiega il Codacons -.			
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			Per gup Vicenza Bce, Intesa, Consob e Bankitalia non aggredibili per danni BPVi, UNC: sconfitta per risparmiatori, ma aperte altre strade
Giovedi 8 Febbraio 2018 alle 14:19 Il gup di Vicenza ha escluso che Bce, Intesa, Consob e Bankitalia possano essere considerate responsabili civili nel procedimento a carico degli ex vertici di Banca Popolare di Vicenza, respingendo le richieste delle parti civili e dell'Unione Nazionale Consumatori. "La decisione del Gup è una sconfitta per i risparmiatori. Esprimiamo amarezza, ma abbiamo già valutato altri tipi di azioni per ottenere un giusto risarcimento per i consumatori, ad esempio attraverso l'Arbitro delle Controversie Finanziarie. Inoltre abbiamo richiesto il sequestro di tutti i crediti e del patrimonio della Banca popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa" afferma l'avv. Corrado Canafoglia (in foto), che sta patrocinando vari associati che si sono rivolti all'Unione Nazionale Consumatori.			
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			Il gup di Vicenza ha escluso che Bce, Intesa, Consob e Bankitalia possano essere considerate responsabili civili nel procedimento a carico degli ex vertici di Banca Popolare di Vicenza, respingendo le richieste delle parti civili e dell'Unione Nazionale Consumatori. "La decisione del Gup è una sconfitta per i risparmiatori. Esprimiamo amarezza, ma abbiamo già valutato altri tipi di azioni per ottenere un giusto risarcimento per i consumatori, ad esempio attraverso l'Arbitro delle Controversie Finanziarie. Inoltre abbiamo richiesto il sequestro di tutti i crediti e del patrimonio della Banca popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa" afferma l'avv. Corrado Canafoglia (in foto), che sta patrocinando vari associati che si sono rivolti all'Unione Nazionale Consumatori.			
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			Processo BPVi, Il Mattino di Padova: il giudice oggi decide sui responsabili civili
Giovedi 8 Febbraio 2018 alle 09:23 
				
			
			
			Si torna in aula oggi per il processo Banca Popolare di Vicenza dove, scrive Il Mattino di Padova, è attesa la decisione del giudice in riferimento alla chiamata in causa come responsabile civile di Bankitalia e Intesa Sanpaolo. A Roma, nel procedimento fotocopia per Veneto Banca, la chiamata in causa è già stata decisa. Numerosi i legali dei risparmiatori che hanno chiesto l'esclusione come parte civile di Bankitalia: «Lasciare Banca d'Italia fra le vittime del reato è come dire che la guardia, incaricata di vigilare sul detenuto che scappa dalla porta, merita di essere risarcita», è scritto in un'istanza.
Continua a leggereIl micidiale assist dell'ex Bankitalia Mariano Sommella, La Verità: così la Banca Popolare di Vicenza buttò 170 milioni
Lunedi 29 Gennaio 2018 alle 10:38 Un'informativa della Gdf ricostruisce lo scandalo dei fondi offshore per finanziare di nascosto i clienti vip. A presentare gli uomini della lussemburghese Optimum fu Mariano Sommella, ex ispettore di Via Nazionale
				
			
			
			Un'informativa della Gdf ricostruisce lo scandalo dei fondi offshore per finanziare di nascosto i clienti vip. A presentare gli uomini della lussemburghese Optimum fu Mariano Sommella, ex ispettore di Via NazionaleI magistrati indagano sullo stralcio che riguarda proprio i fondi maltesi e lussemburghesi della banca, serviti anche a finanziare di nascosto «gli amici degli amici» che non avevano merito di credito. L'intervista di Sommella è del 14 novembre 2017, ovvero poco dopo che La Verità aveva puntato il dito contro il fenomeno delle «porte girevoli» tra vigilante e vigilati andato in scena a Vicenza.
Continua a leggereProcesso Veneto Banca e citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo, Codacons Veneto: è stata confermata la nostra posizione
Domenica 28 Gennaio 2018 alle 09:52 La decisione del Gup di Roma, Lorenzo Ferri, che, nel processo Veneto Banca  ha autorizzato la citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo come responsabile civile per i danni, ove accertati, correlati ai reati di ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio, di cui sono accusati gli ex vertici dell'istituto e le figure preposte al controllo, è una buona notizia, anzi ottima, anche se deve consolidarsi.  Nelle udienza preliminare di venerdì (qui la nostra anticipazione, ndr) per il Processo penale a Roma per Veneto Banca il  gup ha, infatti, accolto la richiesta dei legali degli ex soci di chiedere i danni anche a Intesa.			
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			La decisione del Gup di Roma, Lorenzo Ferri, che, nel processo Veneto Banca  ha autorizzato la citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo come responsabile civile per i danni, ove accertati, correlati ai reati di ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio, di cui sono accusati gli ex vertici dell'istituto e le figure preposte al controllo, è una buona notizia, anzi ottima, anche se deve consolidarsi.  Nelle udienza preliminare di venerdì (qui la nostra anticipazione, ndr) per il Processo penale a Roma per Veneto Banca il  gup ha, infatti, accolto la richiesta dei legali degli ex soci di chiedere i danni anche a Intesa.			
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			Processo BPVi: esaminate altre costituzioni di parte civile, attesa per richiesta di citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo per i danni
Sabato 27 Gennaio 2018 alle 18:07 Nuova tappa di avvicinamento oggi, in un nuovo sabato di lavoro straordinario in Tribunale, verso l'avvio di un processo molto atteso sul crac della Banca Popolare di Vicenza per via del devastante impatto sociale che la vicenda ha avuto sul territorio. Il giudice dell'udienza preliminare Roberto Venditti ha passato in rassegna la restante metà di richieste di costituzione di parte civile riservandosi la decisione nella prossima udienza di sabato 3 febbraio. Nel frattempo è stata chiusa la possibilità per nuove richieste, sempre possibili comunque successivamente dopo l'eventuale rinvio a giudizio, sicché sabato prossimo sarà ben definita la platea delle parti civili.			
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			Nuova tappa di avvicinamento oggi, in un nuovo sabato di lavoro straordinario in Tribunale, verso l'avvio di un processo molto atteso sul crac della Banca Popolare di Vicenza per via del devastante impatto sociale che la vicenda ha avuto sul territorio. Il giudice dell'udienza preliminare Roberto Venditti ha passato in rassegna la restante metà di richieste di costituzione di parte civile riservandosi la decisione nella prossima udienza di sabato 3 febbraio. Nel frattempo è stata chiusa la possibilità per nuove richieste, sempre possibili comunque successivamente dopo l'eventuale rinvio a giudizio, sicché sabato prossimo sarà ben definita la platea delle parti civili.			
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			Processo Veneto Banca, seconda svolta giurisprudenziale: autorizzata la citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo per i danni dopo ammissione parti civili
Sabato 27 Gennaio 2018 alle 11:08 Roma, nostro servizio - Dopo la svolta giurisprudenziale dell'ammissione alla costituzione di parte civile delle migliaia di risparmiatori danneggiati dalla malagestio delle banche fallite e liquidate con il totale azzeramento del capitale, un'altra pagina importante è stata scritta dal giudice dell'udienza preliminare in corso a Roma sul crac di Veneto Banca. Accogliendo la richiesta delle organizzazioni dei consumatori, il gup Lorenzo Ferri ha autorizzato la citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo come responsabile civile per i reati di ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio di cui sono accusati gli ex vertici dell'istituto e le figure preposte al controllo (qui la nostra anticipazione, ndr).			
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			Roma, nostro servizio - Dopo la svolta giurisprudenziale dell'ammissione alla costituzione di parte civile delle migliaia di risparmiatori danneggiati dalla malagestio delle banche fallite e liquidate con il totale azzeramento del capitale, un'altra pagina importante è stata scritta dal giudice dell'udienza preliminare in corso a Roma sul crac di Veneto Banca. Accogliendo la richiesta delle organizzazioni dei consumatori, il gup Lorenzo Ferri ha autorizzato la citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo come responsabile civile per i reati di ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio di cui sono accusati gli ex vertici dell'istituto e le figure preposte al controllo (qui la nostra anticipazione, ndr).			
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			Gianni Zonin nulla sapeva delle baciate in BPVi ma ne "ufficializzava" al GdV ben 6.400 a dicembre 2013
Domenica 21 Gennaio 2018 alle 19:14 Gianni Zonin, il banchiere più smemorato del mondo, nulla ha mai saputo della banca che ha gestito per 36 anni, di cui 16 da membro del cda e quasi 20 da suo presidente, sempre con ottimi gettoni... Mai, soprattutto, l'ex presidente ottantenne della Banca Popoalre di Vicenza aveva saputo delle baciate fino a quando a scoprirle, nella parallela e precoce amnesia di Bankitalia, fu la BCE. La scoperta, anzi, lo portò subito e sdegnato a liberarsi di quell'infingardo di Samuele Sorato, direttore generale per anni e  Ad per pochi mesi, giusto per scaricargli più responsabilità di quante ne avesse. Peccato che nelle sue "dimenticanze" Gianni Zonin abbia cancellato anche una sua intervista a Matteo Bernardini apparsa sull'amico Giornale di Vicenza di sabato 28 dicembre 2013.			
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			Gianni Zonin, il banchiere più smemorato del mondo, nulla ha mai saputo della banca che ha gestito per 36 anni, di cui 16 da membro del cda e quasi 20 da suo presidente, sempre con ottimi gettoni... Mai, soprattutto, l'ex presidente ottantenne della Banca Popoalre di Vicenza aveva saputo delle baciate fino a quando a scoprirle, nella parallela e precoce amnesia di Bankitalia, fu la BCE. La scoperta, anzi, lo portò subito e sdegnato a liberarsi di quell'infingardo di Samuele Sorato, direttore generale per anni e  Ad per pochi mesi, giusto per scaricargli più responsabilità di quante ne avesse. Peccato che nelle sue "dimenticanze" Gianni Zonin abbia cancellato anche una sua intervista a Matteo Bernardini apparsa sull'amico Giornale di Vicenza di sabato 28 dicembre 2013.			
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