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Un piano per le piste ciclabili

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 21 Ottobre 2009 alle 19:05 | non commentabile

Provincia di Vicenza

Un piano provinciale delle piste ciclabili per promuovere la mobilità lenta


La mobilità ciclabile come tema strategico per il territorio vicentino. La Provincia ha approvato la realizzazione di un Piano che ha come obiettivo il collegamento di tutte le realtà comunali tramite una rete dedicata alla ciclabilità.
Un piano di programmazione a media e lunga scadenza, che metta in grado le Amministrazioni di pianificare con maggiore efficacia gli interventi e distribuirli in maniera coerente e coordinata sul territorio, tenendo presente sia la necessità di raccordi e completamenti, sia l'esigenza di inserire la rete provinciale in un contesto regionale, nazionale ed europeo per ottimizzarne gli effetti.

Una recente analisi di Arpa Veneto ha messo in luce un Veneto che, quanto a piste ciclabili, è quattro volte sotto il livello della media europea, nonostante in 5 anni le piste a livello regionale siano aumentate del 100 per cento.
La stessa Regione sta cercando da un lato di stendere un piano per il potenziamento della rete ciclabile, dall'altro di finanziare nuovi percorsi. E la Provincia di Vicenza fa la sua parte. Nel programma del corrente mandato amministrativo, iniziato nel 2007, la ciclabilità costituisce un punto in evidenza all'interno dei cosiddetti assi di sviluppi per il quinquennio di governo. E oggi si pensa a un vero e proprio piano di sviluppo strategico. Per valorizzare e potenziare una rete che i cittadini potrebbero utilizzare non solo per gli spostamenti quotidiani, ma anche per riscoprire le bellezze naturalistiche del territorio e visitare i beni culturali attraverso percorsi adatti alle due ruote, attirando nel nostro territorio quel turismo alternativo in espansione in Europa e che prevede tour culturali attraverso le reti ciclabili. Senza dimenticare i benefici per l'ambiente derivanti da un maggiore utilizzo delle ciclabili al posto dei veicoli a motore, con riduzione dell'inquinamento e salvaguardia delle fonti energetiche tradizionali.

" Abbiamo preso atto di un'esigenza del territorio- spiega l'Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo- considerando anche che la politica della cosiddetta mobilità lenta ha portato benefici in molti Paesi alle prese con l'inquinamento e il traffico soprattutto all'interno dei complessi urbani. Certo c'è da lavorarci. Le piste ciclabili vanno costruite e potenziate, ma parallelamente va creata una cultura della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Anche in questo caso quindi ci vogliono azioni integrate e durevoli nel tempo. Penso comunque che soprattutto nella nostra realtà provinciale, fatta di tanti comuni e quindi centri abitati che distano pochi chilometri l'uno dall'altro, non possa che essere interessante realizzare una rete globale di piste ciclabili".

Il Piano Provinciale delle Piste Ciclabili si prefigge di mappare la geografia dell'attuale ciclabilità in modo da programmare i raccordi fra le diverse piste e verificare quali zone sono carenti, agevolando la pianificazione degli interventi per i prossimi anni evitando sprechi di risorse o interventi multipli in un'unica zona.
A proposito, poi, della situazione dei comuni vicentini, è la stessa indagine Arpa a fare numeri e confronti: i maggiori miglioramenti sono stati registrati ad Arzignano, il trend è generalmente in crescita, anche se i margini di miglioramento sono ancora amplissimi. Con un fenomeno interessante: il boom di vendita delle biciclette registrato in occasione degli incentivi per l'acquisto delle due ruote, che stabilivano il 30 per cento di sconto sui prezzi di acquisto. Insomma non sembra che i Vicentini si tirino indietro quando si tratta di pedalare, purchè si creino le condizioni per farlo.
"Mi sento di sostenere l'utilizzo della bicicletta - afferma Toniolo- ma sono consapevole che questo comporti da parte degli Enti l'obbligo di garantire la sicurezza della circolazione con adeguate infrastrutture. E' un processo graduale certo. Dobbiamo fare letteralmente i conti con i bilanci e con la destinazione delle risorse. Credo che un piano, anche in questo senso, possa indicare però un impegno e degli obiettivi concreti da perseguire anche a medio e lungo termine. A questo proposito l'interesse dei Comuni è forte e significativo".

E proprio insieme ai Comuni la Provincia vuole portare avanti la sua idea di un piano strategico, a partire da una serie di accordi e iniziative già in essere, come, ad esempio, l'anello delle risorgive che comprende ben 16 amministrazioni comunali, il tratto vicentino della Treviso-Ostiglia, il percorso lungo il Bacchiglione e quello lungo il Brenta, la pista di collegamento tra Schio e Vicenza, la pista da Recoaro a Montebello e molti altri. Sono solo esempi di un elenco molto lungo, che dimostra l'attenzione dei Comuni vicentini alla mobilità alternativa, in un'ottica di riqualificazione globale del territorio.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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