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Lavoro, la paccata non sia sberla per le Pmi

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Marzo 2012 alle 22:43 | non commentabile

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Fipe  -  Il settore della ristorazione, assoggettato al contratto collettivo di lavoro del turismo, plaude all'iniziativa di Rete Imprese Italia di mettere in discussione la firma dell'accordo sulla riforma illustrata dal ministro Fornero per protestare contro l'innalzamento dei costi degli ammortizzatori sociali per le piccole e medie imprese. E invita Rete Imprese Italia a non abbassare la guardia nei prossimi incontri e a minacciare semmai una vera e propria rottura delle trattative.

«La ristorazione - dice Lino Stoppani presidente Fipe-Confcommercio - deve necessariamente fare ricorso a forme di flessibilità contrattuale. Chiunque comprende che, per esempio, c'è bisogno di maggior personale in sala e in cucina durante i due, tre mesi, delle cerimonie. Rendere più costoso il tempo determinato significa far lievitare i prezzi di un banchetto (tanto per restare sull'esempio di prima) e deprimere ancora di più l'economia italiana. C'è il rischio che la "paccata" di cui ha parlato il ministro Fornero sia in realtà una sonora sberla a imprese e consumatori costrette a tirar fuori i soldi che lo Stato non riesce a reperire».
Fipe ricorda che il mercato del lavoro nel turismo, nonostante la crisi abbia interessato anche questo settore, è l'unico che continua ad assumere.
«Rendere la flessibilità più costosa per le centinaia di migliaia di imprese che lavorano nel turismo - conclude Stoppani - significa vanificare tutti gli sforzi finora sostenuti per tenere in perfetto equilibrio un sistema che si è così consolidato e far pagare a chi ne ha veramente bisogno le colpe di alcuni "furbetti" che hanno abusato della flessibilità solo per aggirare degli ostacoli».






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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