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Ciambetti sul Palio dei Sette Comuni

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 14 Novembre 2009 alle 09:54 | non commentabile

Roberto Ciambetti     

 

«Una proposta importante per la riscoperta della storia dell'Altopiano . Si punta anche a un ritorno d'immagine turistica»


«La proposta di reintrodurre la tradizione del palio da un lato punta a riscoprire la tradizione locale, dall'altro consente anche il recupero di un bene culturale con ritorno d'immagine turistica e conseguenti benefici effetti per l'economia». Così il Capogruppo leghista in Regione, Roberto Ciambetti, commenta la proposta di legge presentata il 10 novembre 2009 alla Presidenza del Consiglio, insieme a tutti i consiglieri vicentini (Berlato Sella, Donazzan, Meggiolaro Fontanella, Rizzato, Finozzi, Grazia De Boni), per la richiesta di un finanziamento regionale volto alla ricostituzione dell'antico Palio e delle Rassegne della 'Milizia de' Sette Comuni.

«Dopo la sconfitta veneziana per mano della Lega di Cambrais, - ha spiegato Ciambetti, primo firmatario della proposta di legge - il conte Francesco Caldogno, Capitano dell'Altopiano per la Repubblica di Venezia, propose alla Serenissima di allestire la milizia altopianese. La proposta di Caldogno prevedeva la costituzione di una forza territoriale armata, basata su partecipazione volontaria e costituita da uomini del posto, detta Milizia volontaria. Obiettivo di questa nuova formazione militare era da un lato di fornire una truppa armata e addestrata al territorio per fronteggiare le future invasioni, dall'altro di rallentare dette invasioni per dare tempo prezioso alla stessa Venezia di dislocare il grosso dell'esercito a protezione della pianura vicentina sottostante». «Si tratta - ha concluso Ciambetti - di un'idea importante per la riscoperta della storia dell'Altopiano, in molti casi dimenticata ma in passato molto sentita».

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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