Immigrazione e percezione della sicurezza a Vicenza, la denuncia di una cittadina: "una tv locale tenta di 'estorcere' una risposta falsa ad una anziana, non la ottiene e non registra"
“Spray urticante per la rapina al cliente del bar†è il titolo di un articolo a tutta pagina sul quotidiano locale, con sottotitolo: “Il giovane, 24 anni, è stato pure colpito con un pugno dallo sconosciuto che lo ha poi derubato del cellulare. I carabinieri stanno cercando di far luce sulla vicendaâ€. Eh sì, perché all'interno del pezzo viene specificato che “il giovane, che secondo i militari aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, ha fornito una versione con alcuni punti ancora da chiarireâ€.
Continua a leggereShopping da Vip di Zonin e contratto segreto tra Governo e Intesa. Il Giornale di Vicenza è il Giornale dei Vincitori e il web "scopre" documenti scaricabili da Cerved. VicenzaPiù ... concreta: Baretta ha la nostra proposta
Per anni Il Giornale di Vicenza, quotidiano di Confindustria Vicenza, dove allignava Giuseppe Zigliotto fedele "servitore" in Cda del presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin, ha esaltato le imprese eroiche e i rendimenti sicuri delle azioni della BPVi anche quando segnali contrari, fin dal 13 agosto 2010 (cfr. "Vicenza. La città sbancata"), venivano colti e segnalati come warning non solo dai maggiori quotidiani nazionali ma anche dall'umile VicenzaPiù. Ma se allora il GdV pubbicava foto epiche, al limite della pubblicità , poco, occulta, come quella in copertina, ora il foglio di Luca Ancetti rincorre le copie e la fiducia perdute dei lettori pubblicando per primo (o giù di lì) la foto di Gianni Zonin in Via Montenapoleone, la strada dei Vip a Milano, a fare shopping con la moglie, dice il giornale riportando il biasimo del lettore causuale fotografo.
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Nuovi sindaci: tutti eletti prima delle 24 per il GdV, per qualche copia in più
Lezione di rudimenti di giornalismo, il titolo: "Susanna, Irene e Mauro Gemmo indagati per truffa a Latina"
Supponete di leggere su un nostro giornale locale nella terza pagina di cronaca, e quindi a pagina 14 e con taglio "basso", questo titolo: "«Beffa con la metropolitana». Sigilli a case e conti in banca"». La prima tentazione, ne siamo certi, sarebbe saltare il pezzo a piè pari pensando magari a un errore del "proto" (ai vecchi tempi era il capotecnico della tipografia che consegnava le pagine "modello" al compositore e che sorvegliava l'esecuzione corretta del lavoro) ed essendo, poi, convinti, visti i fatti "vitivininculi", sorry, berici, che da queste parti i sigilli bisognerebbe porli alle banche e lasciare i conti a casa... Ma se foste proprio dei curiosoni incalliti e aveste letto, sotto il titolo, anche il sommario "Lazio, il progetto della monorotaia avrebbe celato una truffa allo Stato", probabilmente dareste dell'incompetente al proto.
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Letti e riletti per voi dell'8 giugno, c'è fretta per il matrimonio Aim-Agsm ma è bufera sulla giunta Tosi, Diesel investe negli occhiali
Il 20 settembre 2016 Belpietro denunciava "interessamenti" di Renzi per Etruria dal 19 febbraio 2014, ora Del Rio racconta i suoi con BPER ma tutti si scandalizzano solo per Maria Elena Boschi. Per la gioia di Bankitalia
Il Fatto Quotidiano il 20 settembre 2016 pubblicava un articolo, che viene ricordato da Marco Travaglio (qui nell'allegato), in cui Carlo Di Foggia citava il libro "I segreti di Renzi. Affari, clan, banche, trame" scritto da Maurizio Belpietro. Di Foggia, il cui "approfondiemnto" riportiamo integralmente a seguire*, scriveva: «È il 19 febbraio 2014, Renzi, poco dopo aver ricevuto il mandato di formare il nuovo governo, incontra Visco e, tra l'altro, gli chiede informazioni sulla banca aretina. A Belpietro lo ha confermato "una fonte autorevole". Non è nota la risposta del governatore. Il Fatto ha chiesto un commento a Bankitalia, che non ha risposto...». Belpietro confermava, quindi, basandosi su "una fonte autorevole", come fa oggi Ferruccio De Bortoli per l'interesamento di Maria Elena Boschi a Banca Etruria, di cui era vice presidente il padre, «da premier incaricato, Matteo Renzi chiese informazioni sulla Banca Popolare dell'Etruria al governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco».
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"Prospetti falsi" di BPVi e Veneto Banca: la denuncia di Giuseppe Guzzetti dispersa tra i... Boschi
Giovedì 11 maggio avevamo commentanto e messo in copertina un lancio Ansa sulle accuse di estrema gravità che Giuseppe Guzzetti aveva fatto a chi, a cavallo del primo trimestre 2016, aveva autorizzato (Consob e Banca d'Italia) e, di conseguenza, a chi, a suo dire, aveva elaborato e/o presentato (Francesco Iorio, Cristiano Carrus & c.) "prospetti falsi" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca per le loro due progettate quotazioni in Borsa che, poi, a metà 2016 non si concretizzarono. Fu quel fatt(acci)o che spalancò definitivamente le porte alle valorizzazione "miserabile" da 10 centesimi per azioni pagate decine di euro ognuna dai poveri soci fino al 2014 (e anche nel 2015 dai più "disgraziati") e all'ingresso di fatto "totalitario" nelle due ex Popolari venete del Fondo Atlante.Â
È un onore per VicenzaPiù aver "collaborato" con Giorgio Meletti de Il Fatto per lo scoop di oggi su Boschi, Consoli, Umbrella e non solo
Nella settimana che termina oggi il collega de Il Fatto Quotidiano, Giorgio Meletti, che è venuto alla nostra prima presentazione di "Roi. La Fondazione demolita" il 26 aprile scorso a Bassano (Meletti è a destra nella foto tratta dal video del suo intervento e chi scrive è a sx) per poi dedicare un giorno intero, il 27, a raccogliere con me a Vicenza documenti su alcuni "casi bancari" di rilievo, ha pubblicato vari pezzi grazie anche alla collaborazione nata proprio in questo periodo dopo che molti anni fa, tra la fine degli anni '80 e gli inizi dei '90 , come ho già raccontato, più volte lo stesso Meletti o suoi collaboratori de Il Mondo mi avevano intervistato quando operavo a livelo nazionale e non solo nel mondo dell'informatica. Oggi, quindi, ho il piacere di proporvi l'articolo odierno sul Fatto che apre altri squarci sui contatti, realizzati o tentati, tra alcuni componenti del Giglio Magico di Matteo Renzi con al centro Maria Elena Boschi e alcune banche, tra cui Etruria, Veneto Banca e, di riflesso, Banca Popolare di Vicenza.
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GdV insegue VicenzaPiù e Vvox in... Albania, scuda BPVi e Fondazione Roi by Gianni Zonin e abbandona Matteo Bernardini alle ire di Cappelleri: e l'Italia sarebbe al 52° posto per libertà di stampa per colpa di Beppe Grillo?
Dopo che la testata online Vvox ha aperto il caso "Serenissima - A4 Holding. Albania" il 7 aprile con un articolo a firma del nostro ex Marco Milioni ("Da Verona all'Albania: A4 vende Serenissima Costruzioni. La stampa albanese scatenata, mentre in Veneto tutto tace")Â e dopo i due approfondimenti di Pietro Zanella su VicenzaPiu.com (il 22 aprile "A4 vende Serenissima Costruzioni alla Lci srl, ma a pagare sono 650 lavoratori... albanesi: export di malaffari da Verona via Puglia?" e il 24 aprile "Serenissima Spa, Tirana stacca la spina: pronte cause milionarie da entrambi i lati dell'Adriatico") oggi rilanciano finalmente l'affaire sul cartaceo anche il Corriere del Veneto edizione di Verona e Il Giornale di Vicenza.
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Mentana vs Grillo, lo scontro che sta creando bufera sui social
Una vera e propria civil war quella che si sta scatenando sui social in questi giorni tra il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e il direttore giornalista di La7 Enrico Mentana. Il "casus belli" della vicenda è un post pubblicato sul blog del pentastellato contro i telegiornali e la stampa italiana. Secondo Grillo, infatti, i media sarebbero "i primi fabbricatori di notizie false nel Paese con lo scopo di far mantenere il potere a chi lo detiene". L'affermazione è accompagnata anche da una proposta per la creazione di una giuria popolare che determini la veridicità delle affermazioni riportate dai giornalisti e dalle pubblicazioni. "Se una notizia viene dichiarata falsa - si legge inoltre all'interno del contenuto - il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo".
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